Uno si è presentato con grandi aspettative che finora non è riuscito a soddisfare; l'altro è stato accolto con scetticismo - pur riconoscendone le grandi qualità tecniche - da una piazza che aspettava il grande colpo, che poi si sarebbe concretizzato con l'arrivo di Lukaku, scrive Gianluca Piacentini su Il Corriere della Sera. Houssem Aouar e Sardar Azmoun vivono stati d'animo contrapposti: dopo la «riabilitazione» di Kristensen, «eroe» di Reggio Emilia contro il Sassuolo, Aouar finora è stato un flop (come rendimento) del mercato, visto che il giudizio su Sanches resta sospeso a causa dei troppi infortuni. "Non saremo noi ad andare nella direzione di Aouar, dovra essere lui a venire nella nostra", ha detto di lui Mourinho recentemente. Ma le cose non sono migliorate, anzi: tra i calciatori che col Servette hanno perso un'occasione c'è sicuramente lui, che tra circa un mese partirà per la Coppa d'Africa. Ha poco tempo, insomma, per convincere l'allenatore.
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Il Corriere della Sera
Azmoun in ascesa dopo dubbi e timori. Aouar è un mistero
L'iraniano ha superato Belotti ed El Shaarawy nelle gerarchie di Mourinho in attacco
Chi sembra aver conquistato lo Special One, invece, è Azmoun. L'iraniano è diventato a tutti gli effetti il primo cambio nel reparto offensivo, superando Belotti ed El Shaarawy nelle gerarchie. Quando c'è da recuperare un risultato o provare a vincere una partita, Azmoun è il primo calciatore ad entrare, perché grazie alla sua duttilità tattica e alla sua qualità può integrarsi alla perfezione con Lukaku e Dybala.
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