Artur Guilherme Moraes Gusmão, 31 anni, portiere, ha giocato due stagioni con la Roma tra il 2008 e il 2010. Oggi difende i pali della Chapecoense, la squadra brasiliana della tragedia aerea del 28 novembre 2016, che ieri è stata ricevuta da Papa Francesco e domani sera giocherà in amichevole contro la Romaall’Olimpico. Questo uno stralcio dell'intervista del quotidiano "Il Corriere della Sera" al portiere brasiliano.
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Artur: “Totti portava sempre la pizza a fine allenamento. È strano non vederlo in campo”
Il portiere della Chapecoense ed ex giocatore giallorosso: "Francesco è la Roma, la sua maglia numero 10 è stata il simbolo della squadra in tutti questi anni"
Una partita che per lei ha un significato particolare: che emozioni sta vivendo?
"È un momento speciale, pieno di emozioni concentrate in pochi giorni: tornare nella città dove ho imparato tanto come calciatore, ritrovare gli amici e giocare contro la Roma. Ci teniamo molto a presentarci al meglio, io e tutta la squadra".
Il suo ricordo giallorosso?
"La vittoria 3-2 contro il Milan nell’ultima gara di Paolo Maldini. Ho viva l’immagine degli spogliatoi in cui parlavamo con Spalletti, in cui mi trovavo fianco a fianco con grandi campioni e grandi amici".
Che effetto le farà non vedere in campo Francesco Totti?
"Sarà strano. Quando guardi la Roma scendere in campo, immagini sempre di vederlo spuntare dal sottopassaggio. Totti è la Roma, la sua maglia numero 10 è stata il simbolo della Roma in tutti questi anni. Ricordo che il venerdì o il sabato, dopo l’allenamento, portava sempre la pizza per tutti nello spogliatoio. Ci divertivamo tanto in quei momenti insieme. Ha carisma indimenticabile".
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