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RIO DE JANEIRO, BRAZIL - JUNE 13: Wesley of Flamengo controls the ball during the match between Flamengo and Gremio as part of Brasileirao 2024 at Maracana Stadium on June 13, 2024 in Rio de Janeiro, Brazil. (Photo by Buda Mendes/Getty Images)
Dal Brasile arrivano segnali inequivocabili: Wesley è destinato a diventare un nuovo calciatore della Roma. Il Flamen-go ha accettato l'offerta da 25 milioni di euro più bonus e attende soltanto di chiudere l'operazione in entrata con Vinícius Tobias, individuato come il sostituto ideale, scrive Gianluca Piacentini su Il Corriere della Sera. L'accordo con i giallorossi è vicino, manca solo il passaggio finale. Il club di Rio de Janeiro ha inserito il terzino nella lista dei convocati per la sfida contro il Bragantino, ma si tratta ormai di un ultimo atto formale. La partenza per l'Europa è dietro l'angolo e da oggi ogni momento può essere quello buono. Classe 2003, Wesley arriva alla Roma con un carico di aspettative ma anche con una storia che racconta molto di più di un semplice talento. Solo quattro anni fa, di giorno si allenava e di sera faceva il parcheggiatore nel ristorante dove lavorava la madre come cameriera, per contribuire alle spese di casa. A Roma guadagnerà oltre un milione e mezzo a stagione, a salire per i prossimi cinque anni. Ha sposato Amanda, è diventato padre di Alice e ha costruito un rapporto forte con Gerson, ex Roma, che ha fatto da padrino alla bambina. I tifosi della Roma sognano un nuovo Cafu, il Pendolino che ha fatto la storia sulla fascia destra.
I numeri parlano da soli. In media riceve 9.56 passaggi progressivi ogni go minuti, tocca 36 palloni nella trequarti avversaria e genera oltre tre azioni da tiro a partita. Non è un esteta del dribbling, ma uno che salta l'uomo in modo diretto e concreto. In campo si muove con continuità, sia dentro che fuori linea, sfruttando soprattutto la sua intelligenza tattica. E un terzino moderno, verticale, che crea superiorità. E che sa attaccare lo spazio. Alto 1.78 cm, con Angeliño (1.71) andrà a comporre una coppia di esterni diversa rispetto a quella cui Gasperini era abituato a Bergamo. Niente giganti alla Gosens, Maehle o Zappacosta - tutti oltre i 180 cm — ma giocatori agili, tecnici, capaci di cucire gioco e aggredire le mezze linee. A Roma, invece, si punta su leggerezza, tecnica, letture. La società non aveva mai investito così tanto su un esterno destro.
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