"I cori antisemiti sono un problema trentennale della tifoseria organizzata della Lazio. Non c'è stato un derby dalla metà degli anni 8o fino ad oggi in cui la Nord, compatta, non abbia intonato giallorosso ebreo". A scatenare una 'guerra fredda' tra Roma e Lazio, il Daspo comminato ad un tifoso romanista che durante il derby aveva mostrato una bandiera raffigurante due militanti delle SS naziste con i colori giallorossi. Un episodio - scrive Gianluca Piacentini su 'Il Corriere della Sera' - che la Lazio ha utilizzato per denunciare una presunta disparità di trattamento da parte dell'opinione pubblica usata nei confronti della propria tifoseria a vantaggio di quella romanista.
Il Corriere della Sera
Antisemitismo, la Roma furiosa con la Lazio
Una presa di posizione che ha fatto imbufalire prima il club giallorosso e poi la Comunità ebraica. A Trigoria fanno notare che i tifosi giallorossi sono sistematicamente oggetto di cori e scritte antisemite. Tutte vicende che coinvolgono migliaia di sostenitori biancocelesti e che, di conseguenza, non possono essere paragonate al gesto isolato di un tifoso della curva Sud, peraltro già individuato e punito. "Un solo tifoso della Roma ha portato uno stendardo in Monte Mario e la Lazio invoca il doppiopesismo? Con decine di migliaia di persone che gridano 'In sinagoga vai a pregare' come fosse un insulto e con decine di video postati orgogliosamente dai loro tifosi in rete?" - sottolineano ancora a Trigoria.
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