«Potevo tornare alla Roma ma ho scelto di restare a Genoa. Melo avevano chiesto società e mister, io ne sono felice.Sono giovane, ho bisogno di crescere ancora e Genova ormai è diventata la mia seconda casa».Andrea Bertolacci è tornato alla sua prima casa, a Roma, per qualche giorno in famiglia. A Roma, non alla Roma. Per quella, chissà, ci sarà tempo, anche se la tentazione c’è stata e il tentativo del ds Sabatini pure. Però poi il centrocampista di Spinaceto ha scelto di iniziare la sua terza stagione con la maglia del Genoa. Anche per continuare a cullare il sogno di far parte della Nazionale post Mondiale.
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Fiducia Bertolacci. ”Restare al Genoa la mia scelta migliore”
Andrea Bertolacci è molto felicile di rimanere un altro anno a Genova: "Ho bisogno di giocare e il #Genoa è il posto migliore per farlo"
Roma, Genoa, comproprietà in ballo e telenovela risolta solo all’ultimo, con il rinnovo e la conferma in rossoblù. È andata come voleva?
«Sì, è la scelta migliore per me. Era quello che desideravo anche se c’è stata la possibilità di tornare alla Roma.Avevo parlato con il ds Sabatini, mi aveva detto che potevo far parte del progetto giallorosso. Però io gli ho detto che un ragazzo della mia età ha bisogno di giocare con continuità. E il posto migliore per farlo è il Genoa, la mia seconda casa. Qui sto bene, indossare questa maglia mi rende orgoglioso».
Cosa le ha detto Gasperini?
«Mi ha fatto capire di avere grande fiducia in me, che voleva che restassi. E che vuole costruire con la società una rosa ancora più valida per raggiungere quell’obiettivo che l’anno scorso, prima delle sconfitte con Juventus e Verona, sembrava possibile».
A cosa può puntare il Genoa?
«Penso che arrivare dove quest’anno si sono piazzate Parma e Torino, zona Europa, possa essere alla nostra portata. Il nostro obiettivo deve essere quello di alzare il livello, l’anno scorso abbiamo fatto ottime prestazioni contro le grandi, però ci sono mancati i risultati nel momento decisivo. Ad esempio con Juve e Milan, ma penso anche alla partita con Torino. Lì abbiamo capito che qualcosa non andava e che non saremmo riusciti a fare il salto in avanti».
Più di 50 presenze in maglia Genoa,terza stagione che sta per iniziare: a 23 anni è uno dei veterani della squadra.
«È un altro dei motivi che mi hanno spinto a restare. Quando sono arrivato qui avevo 21 anni e non pensavo di fermarmi così a lungo. Invece mi sono trovato bene,quella genoana è una piazza prestigiosa e difficile. Ed essere riuscito a fare bene qui per me è già una vittoria».
Quanto ha contato Gasperini nella sua conferma?
«Con lui ho vissuto la mia stagione più importante. Mi ha dato grande fiducia, mi ha fatto giocare nel ruolo in cui ho sempre giocato fin da quando ero ragazzino. In mezzo, è il ruolo che più mi si addice, sono in grado di fare entrambe le fasi e l’ho dimostrato. Ci prepara sempre al massimo sia dal punto di vista mentale sia dal punto di vista fisico ».
La Nazionale post Mondiale è un sogno o un obiettivo possibile?
«Nella scelta di restare al Genoa c’è anche il fatto che qui posso mettere in mostra le mie qualità e quindi convincere Prandelli a convocarmi. Ero nei 40 chiamati prima del Mondiale,èunsegnalecheil ct aveva dato. Sta a me sfruttare l’opportunità ».
Impressioni dal Mondiale?
«Ho sentito alcuni che sono in Brasile con la Nazionale. Mi hanno raccontatodelgrancaldo,nonèuna scusa ma giocare con 30 gradi è veramente dura. Con il Costa Rica è andata male, sono sicuro che contro l’Uruguay riusciremo a centrare la qualificazione».
Perin ha esordito con un errore in amichevole ma la sua storia insegna che sa subito riprendersi.
«Lo ha dimostrato l’anno scorso dopo l’errore con la Fiorentina, ha fatto un grande campionato ed è andato al Mondiale.Un po’ di emozione all’esordio ci sta, so bene quanto vale Mattia».
A proposito di Perin, giocherete ancora insieme?
«Intanto spero di non vederlo in ritiro, perché vorrebbe dire che con la Nazionale è arrivato fino in fondo… Battute a parte, spero di poter giocare un anno con lui. Vediamo cosa succede, gli auguro il meglio per la sua carriera».
Sorpreso da Immobile capocannoniere e in azzurro?
«Sì,anche se so cosa sa fare.ATorino ha trovato l’ambiente giusto e l’allenatore che gli ha dato fiducia. Sono contento per lui, è un bravo ragazzo».
Tre settimane al ritiro, cosa fa nel frattempo?
«Sono stato in vacanza all’estero, ora sto qualche giorno a Roma a casa mia poi magari farò quattro cinque giorni in Sardegna. Intanto però ho già iniziato ad allenarmi. Alla mattina vado in palestra, voglio arrivare in ritiro già a buon punto».
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