"L’assessore all’Urbanistica Paolo Berdini potrebbe presto lasciare la giunta Raggi", scrive l'Adnkronos ieri . Un’indiscrezione che non ha fonte e firma ma con una provenienza certa: il Campidoglio. "La decisione sarebbe stata presa" — prosegue il lancio — "nel corso di una riunione tenuta lunedì sera, alla quale hanno partecipato la sindaca e i suoi più stretti collaboratori". La notizia è stata poi rilanciata dall'Ansa. Quella di ieri è sembrato un avvertimento chiaro, che suona come un aut aut: o l’esponente più indipendente dell’esecutivo grillino la pianta di far sempre di testa sua e si adegua alle indicazioni del Movimento, oppure può già considerarsi un ex. L'assessore all'urbanistica, raggiunto dall notizia, cade dalle nuvole: "Non ne so niente e non me ne vado. Sì, ci sono stati dei dissidi, ma nulla che non si possa risolvere". Butta giù, furibondo: "Smentite subito o vi sputtano", intima al capo ufficio stampa della Raggi. La sindaca capisce che butta male, si consulta coi fedelissimi e frena. Il putsch fallisce. Ma non tramonta.
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E il “caso Berdini” scuote la giunta: “Troppe divergenze, pronti alla revoca”
La sindaca Raggi avoca a sé il dossier sullo stadio della Roma: tratterà direttamente con la società giallorossa
La crisi di Giunta, la seconda in pochi mesi, sarebbe solo rimandata. Virginia Raggi, e tutti i suoi uomini di fiducia, sono irritati con Berdini e lo accusano di essere troppo autonomo, «decide sempre tutto da solo». Dallo stop alla riqualificazione delle torri dell’Eur alla prosecuzione della metro C ma soprattutto di voler imporre la sua idea sull’impianto giallorosso. Che ha finito per spaccare in due la maggioranza. Da un lato ci sono i supporter dell’assessore, che vorrebbero stravolgere il progetto, dall’altro, Frongia e i suoi seguaci che, temendo penali, suggeriscono di apportare solo qualche modifica, lasciando sostanzialmente tutto com’è. Nel corso di una riunione nella Protomoteca del Campidoglio alla quale, nella notte tra lunedì e martedì, hanno partecipato oltre a Virginia, il vice Frongia, il caposegreteria Romeo, il responsabile del Bilancio Mazzillo, si è discusso dello Stadio di Tor di Valle. Al vertice, al quale era assente Berdini perché non invitato, hanno partecipato anche due avvocati esterni, presentati come amici di Mazzillo: in punto di diritto — spiegano — il via libera dato a suo tempo dall’amministrazione Marino si può revocare. Lo stesso film delle Olimpiadi. La sindaca ascolta, poi sollecita ai legali un parere scritto, chiedendo di raccordarsi con l’avvocatura capitolina. La quale però ha finora sostenuto il contrario: sullo stadio non si può più tornare indietro. La Raggi si ritira coi fedelissimi e decide di avocare a sé il dossier: tratterà personalmente con la Roma. Il risultato è il tentativo di far fuori l'assessore, ad oggi evitato.
(G. Vitale)
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