rassegna stampa roma

De Rossi il numero 1 tra le stelle

(Il Romanista – B.Devecchi) Francesco Totti, ultimo ad essere chiamato sul palco, è stato il più applaudito. Dopo di lui, Daniele De Rossi. Coccolato, quasi, dalla società e da tutti quelli che lavorano a Trigoria ogni giorno.

Redazione

(Il Romanista - B.Devecchi) Francesco Totti, ultimo ad essere chiamato sul palco, è stato il più applaudito. Dopo di lui, Daniele De Rossi. Coccolato, quasi, dalla società e da tutti quelli che lavorano a Trigoria ogni giorno.

Daniele, d’altronde, è uno di loro. Uno che è della Roma e ci resterà, almeno stando a sentire le parole del presidente Pallotta e di Franco Baldini. «Non è in vendita», hanno assicurato tutti nel giorno di festa che la Roma si è voluta regalare. Una cena in piedi al Capitol Club, una serata, dicono dal Bernardini, in cui «si è voluto celebrare la società, la squadra e Zeman». I giocatori, arrivati tutti senza mogli (solo Piris aveva compagna e figlio piccolo al seguito), si sono visti nei pressi dello stadio Olimpico e poi, a bordo di alcune navette, sono arrivati nel locale qualche minuto prima delle 21.

Eleganti, nella loro divisa sociale, qualcuno con scarpe eleganti qualcun altro con scarpe sportive, sono stati chiamati uno ad uno sul palco. Poi è stato il turno dei dirigenti e del presidente. A seguire, è iniziata la parte teatrale: la musica di De Gregori, il numero di cabaret di Maurizio Battista e la lettura di Roma-Fiorentina ad opera di Kansas City, al secolo Simone Conte e Diego Bianchi (Zoro). I due sono stati sul palco per un quarto d’ora, i romani della squadra e quelli più abituati a parlare italiano (cioè romanesco) hanno capito tutto e riso - Osvaldo, Lobont e Taddei - mentre gli altri... Ci penseranno più avanti. Subito dopo la fine dello spettacolo, i giocatori sono scesi dal palco, si sono intrattenuti per le chiacchiere di rito e poi intorno alle 22.30 hanno ripreso posto sulle navette per essere riaccompagnati alle rispettive automobili. Qualcuno è tornato a casa, qualcun altro invece è andato a cena fuori: i brasiliani tutti insieme, come raccontato da Marquinhos su Twitter, mentre altri, tra cui gli inseparabili Lamela e Nico Lopez, si sono dati appuntamento in un ristorante sulla Laurentina poco lontano da Trigoria.

Per tutti il divieto di fare tardi visto che ieri Zeman aveva fissato una doppia seduta. Doppia seduta a cui non ha partecipato Marquinhos ma il brasiliano, alla festa, è apparso sorridente, rilassato e fiducioso sul suo recupero per la partita contro il Milan. Chi contro i rossoneri ci sarà senza dubbio è Alessandro Florenzi. È stato lui, a nome della squadra, a parlare coi giornalisti presenti, che sfidavano il freddo insieme a qualche tifoso davanti l’ingresso del locale (la squadra è però entrata dal retro): «Mi aspettavo di poter dire la mia - ha detto il centrocampista - anche se forse non credevo di fare un minutaggio così alto. Sono felice, ma ho ancora tanto da dare e da dimostrare. Qualcuno mi vede stanco, ma io non mi ci sento. De Rossi? Daniele è grande e speriamo che anche Totti giochi altri dieci anni, è incredibile». Incredibile, per Florenzi, è anche Marquinhos: «Sembra che abbia già 30 anni, mi ha stupito». Sabato all’Olimpico, a chiudere l’anno solare, arriva il Milan: «Partita difficile, ma dobbiamo riprendere la corsa interrotta a Verona, anche perché se perdiamo ci supera».