(Il Tempo - M.De Santis) Dentro e fuori dal campo. C'è almeno un difensore centrale da comprare per dare a Zeman una macchina con tutti gli optional, ci sono ancora un bel po' di giocatori da sistemare da qualche altra parte, c'è un monte ingaggi da abbassare e c'è anche da decidere dove costruire il nuovo stadio.
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E la chiamano estate
(Il Tempo – M.De Santis) Dentro e fuori dal campo. C’è almeno un difensore centrale da comprare
Alla faccia delle ferie, insomma. Tutto agosto, infatti, sarà un mese molto intenso per quanto riguarda il discorso stadio. Anzi, sarà il momento della verità. «Entro settembre comunicheremo l'area in cui costruiremo l'impianto», ha detto, non a caso, l'ad Claudio Fenucci non più tardi di due giorni fa.
E ieri, a dimostrazione di quanto il tema sia effettivamente molto caldo in questo momento, ne ha parlato anche il sindaco Gianni Alemanno. «Le aree selezionate sono quattro - ha dichiarato il primo cittadino a Rete Sport - tre sono state visionate, giudicate e ritenute migliori delle altre mentre la quarta non è stata visionata nel merito. Inzialmente erano in ballo 10-12 siti che poi sono stati ridotti a tre. Dopo, però, è stata aggiunta una quarta area su una trattativa privata, che il Comune non ha ancora visionato, fra la Roma e una grande società pubblica. Noi stiamo sollecitando quasi quotidianamente la Roma a concludere questa vicenda e contiamo che nelle prossime settimane si possa arrivare a una scelta definitiva».
La quarta area, quella che è spuntata un pò a sorpresa e forse ha anche rallentato l'iter, è quella, sull'Ostiense, del Gazometro, proposta direttamente dall'Eni alla Roma senza passare per l'advisor Cushman & Wakefield.
La soluzione, per la centralità della zona e la vicinanza con il vecchio Campo Testaccio, è piaciuta molto sia a Trigoria che dall'altra parte dell'Oceano. C'è una variabile che però non aiuta: non è la metratura (più che sufficiente) ma l'opera di bonifica, sia in termini di spazio che di tempi, da compiere. Un'incognita che sarà oggetto di valutazioni più approfondite nei prossimi giorni. Per il momento, quindi, la soluzione Tor di Valle continua a restare comodamente in pole position: Anche su Tor Vergata e Aurelia, le altre due aree selezionate, visionate e giudicate nel merito. Sul mercato, invece, Sabatini è riuscito nell'impresa di liberarsi di Josè Angel.
Tutto vero: se lo è preso, in prestito gratuito con diritto di riscatto tra un anno fissato a 3 milioni più un bel 30% su un'eventuale cessione futura riservato alla Roma, la Real Sociedad. Dopo il terzino sinistro spagnolo, dovrebbe essere il turno di Aleandro Rosi (prestito gratuito e riscatto a 2 milioni) e Okaka al Parma. Poi dovrebbe essere la volta di Heinze, seguito da un paio di club londinesi, e infine (si spera) quella di Perrotta, Borriello e Pizarro, attualmente a corto di ipotesi percorribili. Per Osvaldo deciderà il mercato: un'offerta intorno ai 20 milioni potrebbe togliergli l'etichetta di incedibile. In entrata, nonostante radiomercato continui a rilanciare il nome di Torosidis, tutte le attenzioni sono rivolte al centrale.
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