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‘RADIO PENSIERI’, SCONCERTI: “Il vero Zaniolo lo vedremo a dicembre-gennaio”

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Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Mario Sconcerti (Teleradiostereo 92.7): "Credo che Zaniolo vada lasciato correre, gli vada permesso di riprendersi il campo, sentirsi dentro il gioco. È anche un giocatore diverso, con una sensibilità diversa. Sente la necessità e il dovere di andare a correre quando la squadra è in difficoltà. La parte di costruzione, prepotente, non la perdi. Anche la roma è in costruzione, il fatto che si aiutino l’uno con l’altro mi è sembrata una bella cosa e non un limite. Il vero Zaniolo lo avremo a dicembre-gennaio. Qualcosa gli manca, sono convinto che non abbia tutta la sua muscolatura, è stato due anni fermo. La Roma mi è piaciuta molto, ho visto un avversario importante".

Federico Nisii (Teleradiostereo – 92,7): “Vedo una differenza in questo momento tra la Roma e le altre squadre, sia a livello mentale che organizzativo. La stagione della Roma è iniziata il 4 maggio con l’annuncio di Mourinho, da quel giorno in tutti i tifosi romanisti è scattato qualcosa. È presto ancora per dire se cambierà la storia della Roma, la storia si cambia con i trofei. Per vincere serve ancora tanto, tra cui un centrocampista, che le avversarie arranchino e anche un po’ di fortuna".

Piero Torri (Teleradiostereo – 92,7): “Il coinvolgimento totale del gruppo al gol di El Shaarawy è un ottimo segnale. L’uomo partita è stato Rui Patricio, rispetto alla scorsa stagione abbiamo un portiere. La cosa che mi è piaciuta di più è stata la reazione di squadra al pareggio, la Roma è rimasta compatta e ha continuato ad attaccare. Per quello che ha detto Mourinho in conferenza, penso che dal mercato di gennaio arriverà un terzino destro".

Guido D’Ubaldo (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Mourinho è il valore aggiunto della Roma, al di là degli acquisti fatti. È un allenatore con mille idee e ieri ne abbiamo avuto la dimostrazione, tant’è che il gol è stato costruito da due giocatori entrati dopo. Quello che sta dando Mourinho a questa squadra è veramente un qualcosa in più, ha riportato entusiasmo anche tra i tifosi. In un campionato che al momento non vede teste di serie, la Roma può giocarsela. In cosa deve migliorare? Le occasioni concesse al Sassuolo sono state tante, deve trovare l’equilibrio dietro. Se la Roma dovesse arrivare al derby a punteggio pieno lo affronterebbe con una convinzione importante.”

Stefano Agresti (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “Gli scudetti non si vincono giocando sempre meglio dei diretti avversari. Mourinho lo vedo cambiato, è più equilibrato nei giudizi. Anche come interpreta la partita, ieri infatti ha inserito tutti giocatori offensivi per vincerla. La vittoria contro il Sassuolo è un segnale importante".

Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “La Roma è una squadra che può arrivare in fondo, è concentrata e non stacca mai la spina. Ha una forza d’animo unica, lotta sempre e trova rimedi agli episodi contrari, dimostrando di poter fare gol in qualsiasi momento. Sta inaugurando un modo nuovo di essere in alto in classifica, vincendo senza giocare sempre meglio degli avversari.”

Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “Mourinho ieri non ha avuto paura, ha messo in campo giocatori offensivi per vincerla. La Roma ha guadagno la vittoria, rispetto allo scorso anno ora ha anche un portiere. Dietro va rivisto qualcosa però, sono state concesse troppe palle gol. Per arrivare a determinati traguardi deve ancora migliorare diventando più squadra. Ha nelle corde questo miglioramento e Mourinho è l’uomo perfetto per questo lavoro. Una squadra con questa voglia che lotta fino alla fine non la vedevo da anni”.

Furio Focolari (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “Le parole di Mourinho ieri sintetizzano alla perfezione la partita di ieri. La Roma ha fase offensiva straordinaria, è carente ancora in difesa però. Vengono lasciati troppi spazi, sicuramente non un dettaglio”.

Tony Damascelli (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “Roma-Sassuolo è stato una bella partita. La Roma a me piace, sarà una squadra con cui bisognerà fare i conti, non ha preso Mourinho per arrivare quarti”.

Francesco Balzani (Centro Suono Sport – 101,5): “La Roma ha rischiato di perdere perché voleva vincere. Questi sono elementi decisivi in una squadra di calcio che vengono trasmessi alla perfezione da Mourinho. Il Sassuolo è una squadra che gioca, non era scontata una vittoria. In altre annate queste partite le perdevi, ieri la Roma ha vinto soprattutto grazie al fattore squadra. Pellegrini con Mourinho è un altro giocatore, ha un’altra mentalità. Mi sta stupendo anche Cristante. Zaniolo e Mkhitaryan ieri non hanno giocato al 100% ma hanno corso tantissimo, dimostrando un attaccamento alla maglia unico. Contro il CSKA Sofia penso ci sarà del turnover, con i vari Mayoral, Kumbulla e Calafiori impiegati. Mercato? Manca il centrocampista, ma l’attacco è già da grande squadra. Abraham è al livello di Vlahovic".

Antonio Felici (Centro Suono Sport – 101,5): “Il Sassuolo mi ha sorpreso ieri, di fronte ad una formazione così pericolosa però la Roma non è rimasta interdetta, ma ha accettato la partita. Questo per dire che Mourinho non è legato ad un modo di giocare, ma si adatta alle circostanze. La Roma ieri ha concesso dietro ma ha anche creato tanto. Finora abbiamo visto una Roma diversa per ogni partita. Mourinho poi ha questa capacità di tirare fuori il meglio dai giocatori, due su tutti Vina e Pellegrini. Rui Patricio? Non mi sarei aspettato tutte queste parate. Sapevamo che era un portiere d’esperienza, al momento sta andando oltre le aspettative. Nelle partite di girone di Conference League ci sarà del turnover, vedremo diverse rotazioni ma non un turnover massiccio".

Ugo Trani (Centro Suono Sport – 101,5): “Soprattutto il portiere della Roma è stato decisivo, dall'altra parte la differenza è che il Sassuolo ha concluso nello specchio e la Roma no. E' una squadra che ha per forza dei difetti perché sennò lo scorso anno non arrivava settima. Ma la mentalità fa la differenza e molti calciatori sono cambiati. Su Cristante potevi avere una certezza fisica ma non lo avevi più visto a centrocampo, solo con l'Italia altrimenti in difesa. Pellegrini aveva vissuto male l'ultimo periodo con Fonseca, addirittura con la piazza. Il merito è di Mourinho su Pellegrini, va premiata la condizione fisica ma ha fatto una svolta importante in due mesi: l'allenatore l'ha trasformato. Un titolare potrebbe diventare El Shaarawy ma non per ieri sera, ma perché Mkhitaryan non ha mai fatto grandi partite e perché deve ancora migliorare la fase difensiva. La corsa di Mourinho? Lui è un trascinatore, l’ho visto diverse volte fare questo gesto. Ha dato ancora più forza alla vittoria e dobbiamo solo che ringraziare i Friedkin per questo cambio di rotta. Le altre squadre? Il Napoli è pericoloso ma non è completo, la Juventus ora è costretta a rincorrere, l’Inter è la più completa ma se inizia a sbagliare con squadre inferiori. La Roma è l’outsider, il Milan ha una buona rosa, ha perso alcuni elementi ma li ha rimpiazzati molto bene".

Alessandro Austini (TeleRadioStereo 92,7): "A prescindere dalla corsa di Mourinho, è stato un momento emozionante. Sono quelle partite che ricorderai. La Roma in questo momento è bravissima a fare delle cose ma è anche fortunata, e la fortuna se la sta andando a cercare. Zaniolo l'ho visto poco ispirato, gli mancava lo spunto: ne ha avuto uno e gli hanno fischiato un fallo che non c'era. E' l'Eto'o dell'Inter di Mourinho, lo spirito di sacrificio. Anche Mkhitaryan poco ispirato. Abraham anche quando non segna fa tante cose utili per la squadra. La punizione del gol se la prende lui. Nel secondo tempo ha faticato molto, ha gomitato, ci provava. Non è stato impeccabile quando ha preso il palo, il primo controllo potrebbe farlo meglio, e ha avuto un'altra occasione poco prima del gol dove può fare meglio. Se devo trovare un difetto a uno dei migliori della Roma è che si sforza tanto di fare tante cose che pecca di lucidità negli ultimi metri. Si arrabbia con Pellegrini che non gli appoggia il pallone. Pellegrini poteva fare una partita da 10 se avesse passato 2 palloni. Il migliore finora è Rui Patricio, solido e coraggioso". 

Furio Focolari (Radio Radio Mattino - 104,5): "Le parole di Mourinho sono lo specchio della partita, è stato molto onesto. Poteva finire 6-6 e se avesse vinto il Sassuolo non avrebbe avuto niente da ridire. Significa che la Roma bene davanti e male dietro, perché se la partita finisce 6-6 significa questo. Rui Patricio è stato il migliore in campo. La Roma ha 9 punti anche con merito, ha subito ma ha avuto occasioni incredibili. Però non si può dare all'avversario tutte quelle occasioni a tu per tu col portiere". 

Stefano Agresti (Radio Radio Mattino - 104,5): "Credo che siano segnali questi, quando una squadra vince partite così. E' vero il Sassuolo poteva vincerla ma anche la Roma ha avuto occasioni con il palo di Abraham e Pellegrini che ha sfiorato il gol. E' stata una partita da uno schiaffo da una parte e uno schiaffo dall'altra. Veramente bella, senza tatticismi esasperati. In questi schiaffi è andata bene alla Roma perché Scamacca era in fuorigioco. Quello che mi stupisce di Mourinho è l'onestà, quando dice che la partita poteva finire 6-6 o che il Sassuolo avrebbe potuto vincere 2-1 e lui non avrebbe avuto niente da dire. E' un'analisi molto seria della partita. Quando vinci partite come questa o come quella con la Fiorentina che non si era messa bene sono segnali". 

Tony Damascelli (Radio Radio Mattino - 104,5): "Questo è l'anno di tutti e di nessuno. Col Sassuolo una partita bellissima per gli occhi e per il cuore e bruttissima per il cervello, le occasioni sono state mille dovute a distrazioni e a molta fortuna. Sei stato fino all'ultimo secondo a pensare che la partita potesse cambiare. A me piace molto la Roma perché ha varie soluzioni di gioco e ieri si è concessa moltissimo. Sembrava la Roma di Zeman da un certo punto di vista, ed è una smentita dell'etichetta che si porta appresso Mourinho, l'uomo che piazza sempre bus davanti alla porta".

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino - 104,5): "La millesima panchina di Mourinho è stata una vittoria ma poteva essere una sconfitta, il Sassuolo ha mancato tante occasioni, è una squadra di livello e di qualità. Ma l'ha portata a casa la Roma, 9 punti e 3 partite". 

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino - 104,5): "Complimenti al Sassuolo con quei tre davanti molto pericolosi, hanno perso una partita che potevano anche vincere. La Roma è stata brava a tamponare grazie ai cambi di Mourinho. Pellegrini e Mkhitaryan sotto tono, con Zaniolo che fatica a crescere. Gli ultimi 20 minuti è stata una grande emozione e alla fine è stata una bella vittoria. El Shaarawy ha fatto un gran bel gol; questo è un ragazzo che non si lamenta mai, sta lì e si fa trovare sempre pronto quando chiamato in causa". 

Nando Orsi (Radio Radio Mattino - 104,5): "Mourinho ha riequilibrato la gara con i cambi. Bravo il Sassuolo, ma le squadre di seconda fascia attaccano a testa bassa ma alla fine, poi, perdono".

Mario Mattioli (Radio Radio Mattino - 104,5): "La partita è girata tutta sul palo del Sassuolo che a differenza di quello di El Shaarawy, non è entrata dentro. Non mi aspettavo un Sassuolo così bravo. Mourinho si conferma un vero leader".