Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d'Italia. Una pluralità di stazioni che fungono da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le parole dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:
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‘RADIO PENSIERI’, TORRI: “La società deve rinnovare Pisilli il prima possibile”
Federico Nisi (Radio Mana' Mana' Sport - 90.9): ''Da Juric posso accettare che non riesca a compiere il miracolo di portare la Roma in Champions, ma non posso accettare una squadra spenta. Troppe volte ieri abbiamo visto il Venezia superare la difesa della Roma''
Piero Torri (Radio Mana' Mana' Sport - 90.9): ''Una società che ha visione fa il rinnovo di contratto a Pisilli il prima possibile, adesso costa di più il ragazzo dopo la notizia della convocazione in Nazionale''
Luigi Ferrajolo (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Di bello ieri c’è solo la vittoria, ma il resto è da buttare. Il Venezia poteva stare 3-0, ha sbagliato gol facili e c’è stato Svilar. La Roma non riusciva a giocare a pallone. Alcune scelte dell’allenatore hanno contribuito. Pisilli e Baldanzi sono più brillanti, ma non li ha messi dall’inizio e poi sono stati decisivi. Pisilli deve giocare sempre, gli altri fuori. L’allenatore deve prenderne atto. E Baldanzi ha una freschezza fondamentale. È una squadra al buio, prendeva contropiede come ciliegie, non si può giocare così. Mi chiedo cosa faccia Juric, anche se è presto per giudicarlo. In questo manicomio lui è arrivato da dieci giorni. Dovbyk stoppa la palla e va a 10 metri, mi chiedo quando riuscirà a tenere un pallone. Soulé ha fatto un mezzo campionato e poi nell’altro è sparito, in una squadra retrocessa. Per ora è un problema, non una risorsa, è in confusione. Non è il nuovo Dybala, bisogna metterselo in testa, è uno come tanti ora. Secondo voi la Juve l’avrebbe dato via così? C’è da prendersela con chi l’ha rincorso tutto quel tempo e l’ha pagato 30 milioni. Prezzo e durata della trattativa eccessivi. Non voglio bocciarlo, ma riportare tutti alla realtà”.
Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “La Roma ha una rosa ampia, può fare rotazioni. Alle note positive aggiungo Angelino, sa sempre cosa fare e rappresenta una certezza. Per ora non ci sono idee né gioco, questo è desolante ma anche incoraggiante. Perché se in questo modo sei comunque lì, aggrappato alla classifica, nel momento in cui la Roma inizierà a giocare è una squadra che ha margini enormi. Non può che crescere. Però Pisilli e Baldanzi ora non possono stare fuori".
Furio Focolari (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Juric due partite sei punti, ma la Roma non mi è piaciuta, è stato fortunato. Alcune scelte mi hanno colpito negativamente, il giudizio è sospeso. Nel complesso la Roma è un’ottima squadra e ha giocatori forti, non si capisce perché abbia avuto certi problemi. De Rossi una bandiera che è stata bruciata in mezzo a una piazza, come chi brucia le bandiere per motivi politici. La Roma però è forte, non ha ancora Hummels che ha 36 anni e ha fatto la finale di Champions da protagonista. Pisilli è una promessa meravigliosa, Mourinho l’aveva intuita e De Rossi l’ha imposta. La Roma però sta vincendo per forza di inerzia, ma i tifosi devono avere fiducia. Certe scelte ieri non le ho comunque capite”.
Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Male la Roma, se il Venezia avesse vinto 2 o 3-0 non avrebbe rubato nulla. Svilar è il vero fuoriclasse, salva una o due volte il risultato in ogni partita, inspiegabile perché Mourinho non lo facesse giocare. È il portiere più forte del campionato”.
Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio 104.5): "Bella storia quella di Pisilli, romano e romanista, che ha tolto un po’ dai fischi la Roma. Risultato miracoloso ieri, il Venezia ha giocato bene. Con l’Udinese sembrava che fosse partito bene Juric, ieri buio totale e mi chiedo se questi punti serviranno per trovare gioco e serenità. Ma se fossi un tifoso romanista sarei un po’ sconsolato”.
Ugo Trani (Te La Do Io Tokyo - Teleradiostereo 92.7): “Ieri Roma malissimo, c’è stata la reazione ma non puoi lasciare 4-5 occasioni grosse al Venezia. Ma ci metto un aspetto positivo. Alla luce di quello che ho visto mi prendo i 6 punti e una classifica migliore, penso ci sia bisogno di abitudine al metodo di Juric. Quello che abbiamo visto ieri non è il suo calcio, perché le squadre di Juric magari non tirano in porta ma non lasciano quei contropiedi e quelle occasioni. Il paragone è da fare con il Napoli e Conte, che non è venuto alla Roma perché non gli avrebbero fatto la squadra che gli hanno fatto al Napoli. I giocatori che gli servivano li hanno presi tutti, hanno dei cambi ottimi. Se vuoi lottare per i primi posti devi fare una squadra di livello. Kone lo hai pagato 20 milioni, ma in quel ruolo devi prendere McTominay che ne costa 30. E poi Conte ha voluto Buongiorno, pagato 35 milioni più 5 di bonus, la Roma per rinforzare la difesa ha preso due svincolati come Hermoso e Hummels. Loro come cambio hanno Neres, non Soulé che è un ragazzino. Questa è la differenza tra De Rossi, Juric e Conte. Lui va lì e fa la squadra per vincere. Vedo squadre più pronte della Roma, hanno delle certezze. Ieri il più pericoloso è stato Pisilli in mezz’ora, ma non puoi attaccarti a un ragazzino. La Roma voleva dare via Dybala e giocare con Soulé, ma non può fare il titolare della Roma adesso”.
Antonio Felici (Te La Do Io Tokyo - Teleradiostereo 92.7): “Soulé più che del cambio di allenatore sta risentendo del cambio di squadra. È molto indietro rispetto a quanto mi aspettassi. La Roma ha ripreso la partita solo perché davanti aveva il Venezia che individualmente è davvero scarso. Bastava avere Petagna e ne avrebbero fatti 2-3 di gol. E meno male che c’era Svilar. Per dare un giudizio sulla Roma di Juric è presto, serve tempo. Io ho la sensazione che lui stia cercando il suo 11 titolare. Il Napoli ormai da anni è la squadra più importante del centro-sud, si è messo su un binario di eccellenza. Dopo una stagione fallimentare ha preso il tecnico numero uno in Italia. La Roma è passata da Mourinho a Juric. Se non sta attento Soulé non potrà fare neanche il vice-Dybala, si deve dare una svegliata. Pellegrini? Ho l’impressione che ci sia un cordone sanitario per farlo giocare. Ma guardando le prestazioni dovrebbe stare in panchina. Fino a quando sarà possibile salvaguardare il suo ruolo da titolare? C’è un limite a tutto. Kone mi aspettavo che fosse più centrale, un pilastro, ma c’è qualcosa che non mi convince. Anche da lui mi aspettavo qualcosa in più".
Giampiero Maini (Radio Manà Manà Sport): “E’ una partita di cui si devono evidenziare ed analizzare i problemi che affliggono la Roma in questo momento più che pensare al risultato. Personalmente ho visto anche Koné e Cristante abbassarsi tanto per lasciare spazio ai due centrali ai lati di N’Dicka ma erano movimenti molto prevedibili. Nella ripresa la rimonti sfruttando più brio e freschezza dei nuovi riuscendo a gettare il cuore oltre l’ostacolo più per voglia che per organizzazione sennò diventava veramente dura. Ribadisco che per me Cristante è imprescendibile in questo club e giocherà tanto pure quest’anno: Koné rispetto a lui è molto anarchico. In assoluto io credo che Dybala giovedì sarà della partita e la rosa è abbastanza ampia, Juric potrà fare un buon lavoro nei prossimi impegni. Angelino non sta mostrando solo tecnica e dinamismo ma anche fisicità: è il migliore di questo inizio di anno assieme a Pisilli ma davanti a Svilar. La gara con l’Udinese aveva dato buoni segnali seguiti da un piccolo passo indietro con il Bilbao ma ieri è stato peggio che in coppa ad essere sinceri. Cristante e Paredes insieme non funzionano bene: Cristante è di posizione e ha bisogno di uno vicino che svaria di più per il campo dando maggior dinamismo”.
Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino): “Non sto capendo la campagna acquisti giallorossa ancora adesso e poi comunque ieri abbiamo avuto la conferma che con questa struttura societaria non si pensa al futuro della Roma. Soulé, per quanto sta facendo vedere in questo momento, non sa ancora reggere il confronto con una piazza come Roma, molto diversa da Frosinone. Vedendo come stava andando ieri ho ripensato a Roma-Empoli e in caso di mancata vittoria oggi avremmo avuto uno scenario impensabile di cui parlare. Si può vincere a Monza ma in questo momento non so come”.
Nando Orsi (Radio Radio Mattino): “La Roma, ieri deve ringraziare soprattutto Svilar, che è stato decisivo a più riprese perché sennò, in questo momento, i giallorossi prenderebbero almeno due gol a partita. La Roma non mi era sembrata stratosferica già giovedì col Bilbao: al momento la situazione non è buona per arrivare in Champions League, visto soprattutto che non si hanno dei ricambi all’altezza dei titolari”.
Luigi Salomone (Radio Radio Mattino): “Io penso che ci sta aver sentito la fatica dopo il pari col Bilbao anche se siamo ancora ad inizio stagione. Su Soulé si può dire che forse è più un problema di mentalità poiché non è un giocatore che scende in campo a mente libera com’era la scorsa stagione”.
Stefano Agresti (Radio Radio Mattino): “Penso che Juric si sia giustificando parlando delle fatiche di coppa. La Roma ha un organico che comunque può operare dei cambi: è la prima volta che si gioca ogni 3 giorni e non ci si può subito appellare a queste situazioni…specie in ottica futura e di un calendario ancora più fitto nei prossimi mesi. Soulé lo vedo come un giocatore che non è libero di testa: il suo problema non fisico o tecnico ma mentale. La Roma appare quasi legata su sé stessa in questo momento”.
Tony Damascelli (Radio Radio Mattino): “Ho visto una Roma impaurita contro un buon Venezia e, Soulé a parte, che comunque sta ancora cercando di imparare come comportarsi in una città come Roma e in questo Dybala lo può aiutare, la Roma ha dei problemi evidenti non a causa della coppa. Dybala manca e la luce si spegne ma questa è una problematica che la squadra si trascinava già dallo scorso anno e andava sistemata prima”.
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