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‘RADIO PENSIERI’, TORRI: “La Roma ha tutte le qualità per fare male al Siviglia”

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Le opinioni di giornalisti ed ex calciatori sulla Roma
Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d'Italia. Una pluralità di stazioni che fungono da piattaforma, una schiera di giornalistiex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:

Piero Torri (Teleradiostereo - 92.7): "Il Siviglia ha Lamela, Ocampos, Gomez, Suso. Non sono granché nella fase difensiva, in questo senso sono paragonabili al Bayer. L'unica differenza è che per loro l'Europa League è casa, hanno vinto sei finali su sei. La Roma comunque ha tutte le qualità per fare male al Siviglia".

Tony Damascelli (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "La Roma è finalista per il secondo anno consecutivo. È una squadra compatta, non gioca un gran calcio, ma contano i risultati. Onore al lavoro di Mourinho, ai ragazzi e al pubblico che è incredibile. Segue la squadra ovunque e viene ricambiato coi risultati"

Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "Quello della finale è un grande obiettivo raggiunto. Grande carattere, grande coesione ma assenza completa di calcio. Non ho mai visto una squadra qualificarsi dopo una partita a senso unico, ma il risultato è stato raggiunto e va bene cosi"

Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "Non è vero che la Roma è solo Mourinho, la squadra esisterebbe anche senza di lui. Se dovesse andare via ci sarebbe il dispiacere di aver perso un allenatore leggendario, ma non è che la Roma scomparirebbe. Dal punto di vista tecnico, Matic è l’anima della squadra. Ieri sono rimasto abbagliato dalla prestazione di Abraham, ha imparato il senso del sacrificio e ha fatto tantissimi scatti, anche a vuoto, per dare supporto alla squadra. La finale si gioca alla pari, sono due squadre che si equivalgono, forse la Roma al completo ha un valore di rosa maggiore. Dall’altra parte il Siviglia ha un grande curriculum internazionale, vediamo come arrivano. La partita si giocherà sul filo dell’equilibrio".

Roberto Pruzzo (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "Mourinho in un anno, un anno e mezzo è riuscito a creare un rapporto straordinario sia con la tifoseria che con i giocatori. Questo è un grande merito che la gente non gli riconosce, ha una parte dell’opinione pubblica contro. Secondo me ieri il simbolo della partita è stato Matic. I compagni gli devono molto, quando è padrone della situazione infonde calma e tranquillità alla squadra. Fa sentire alla squadra di potercela fare, è ciò che Mourinho vuole dai suoi giocatori. Il Siviglia ha vinto 6 finali, è una squadra chec conosciamo bene con calciatori che abbiamo visto e stravisti come Lamela, Suso e Rakitic. Ieri con la Juve ha sofferto, ma è riuscito comunque a trionfare. Non è un caso se siano alla settima finale".

Paolo Marcacci (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "Io come simbolo della partita di ieri eleggo Bryan Cristante. È un giocatore che quando andrà via dalla Roma sarà rivalutato. La finale sarà all’insegna dell’equilibrio, siamo a 50 e 50. La Roma affronta la maggiore conoscitrice della competizione e ha il maggior numero di finali vinte. La Roma potrebbe avere un vantaggio dal punto di vista caratteriale".

Ugo Trani (Centro Suono Sport/ Te la do io Tokyo - 101.5): "Secondo me Mourinho ha preso la gente dalle case, eravamo tutti sulla linea di porta, non stavamo sui divani. Gli vogliono bene tutti, lo hanno abbracciato tutti, anche i Primavera. È una persona di una sensibilità unica. Lui, unico straniero dei club italiani impegnati in Europa, è stato anche l'unico che, prima di festeggiare, ha rivolto un pensiero alla tragedia dell'Emilia Romagna. La finale? La Roma è una squadra che ha deciso di non far più segnare le altre. Secondo me in potremmo vincere ai rigori dopo aver terminato il match 0-0".

Francesco Balzani (Centro Suono Sport/ Te la do io Tokyo - 101.5): "La Roma ha resistito senza rischiare praticamente mai. È una Roma epica, ma ora c’è l’ultima fatica. In finale avrei preferito la Juventus perché il Siviglia ha una grandissima esperienza in questa competizione. Ma dalla tua parte hai un grande allenatore che certi campi sa affrontarli bene. Io gli farei firmare oggi il rinnovo, questa Roma non può fare a meno di Mourinho. Lui riesce a portare al massimo non solo i campioni, è un plus anche a livello economico"

Alessandro Austini (Teleradiostereo - 92.7): “Due finali in due anni consecutivi non me lo aspettavo, nemmeno dopo l'annuncio dell'arrivo di Mourinho. E' una cosa enorme per la storia della Roma. In poche lo hanno fatto nella loro storia, ci sono stati singoli casi, eccezionali. Se poi diventano due trofei di fila, per me valgono più di uno scudetto. La Roma a Budapest può scrivere la pagina più importante della sua storia. Non è un caso, è un merito, e Mourinho è il protagonista assoluto, perché la squadra vince in Europa alla sua maniera. Il Siviglia ha un'anima forte di squadra, una grande identità. Non sarà facile..."

Stefano Agresti (Radio Radio Mattina - 104,5): “Mou è un maestro nel creare unità di intenti tra lui, squadra, società e tifoseria. Gli è capitato anche all'Inter. Lui ottiene il massimo più nei momenti di difficoltà. Riesce ad abituare a fare cose a club che non avevano l'abitudine a farlo".

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattina - 104,5): “La Roma è Mourinho, per lui tutti danno la vita e danno il massimo. I nemici stanno fuori, gli amici dentro al gruppo. Due finali in due anni consecutivi, cosa gli vuoi dire?".

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattina - 104,5): “Sofferenza ragionata. La Roma ha fatto una gara di grande attenzione come l'avversario imponeva. Io pensavo che i giallorossi avrebbero fatto di più in attacco con due giocatori sin dall'inizio, ma poi in difesa si è sofferto ma non tantissimo. Quello che Mourinho ha fatto in due anni fa zittire tutti i suoi detrattori. In finale vedo un leggero vantaggio per il Siviglia".

Nando Orsi (Radio Radio Mattina - 104,5): “La Roma ieri ha atteso ed ha rischiato nemmeno tanto. Sono le partite che piacciono a Mourinho, di sofferenza. Giustamente va in finale, perché vedendo il percorso se l'è meritato. Non c'è niente da fare, questo allenatore inn Europa ha un'altra marcia. Roma-Siviglia partita equilibrata, se la vanno a giocare". 

Mario Mattioli (Radio Radio Mattina - 104,5): “Grande prestazione della Roma. Diranno che avrà giocato male, ma quello lo fai in base alle esigenze. In uno stadio infuocato la squadra ha interpretato benissimo la partita. Siviglia e Roma hanno il 50% per vincere il trofeo, gli spagnoli hanno qualcosina di più in attacco, ma Nourinho saprà trovare la giusta alchimia".