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‘RADIO PENSIERI’, BALZANI: “Bisognerà dare il 100%. È fondamentale segnare subito”

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Le opinioni di giornalisti ed ex calciatori sulla Roma

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d'Italia. Una pluralità di stazioni che fungono da piattaforma, una schiera di giornalistiex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:

Luigi Ferrajolo (Radio Radio pomeriggio 104.5): "Mi sembra ovvio che la Roma ce la possa fare, ma non è scontato. La grande incognita è Dybala, se c’è lui non dovrebbero esserci problemi, ma l’argentino ha avuto spesso questo genere di infortuni e la sua presenza coreografica non sarebbe di certo utile. Per quanto riguarda Mourinho, è lui ad aver creato i dubbi sulla sua permanenza a Roma e questo minaccia l’attenzione dei giocatori. Dovrebbe pensare alla Roma e alle partite".

Alessandro Vocalelli (Radio Radio pomeriggio 104.5): "Mourinho è un genio di comunicazione, non vuole parlare e fa in modo che ne parlino gli altri. Ci gioca sopra, è il suo classico gioco. Tende a far vedere che lui non è sotto esame, ma decide per il suo futuro. Credo sia sbagliato continuare a chiederglielo, non darà mai una risposta. Se la Roma non raggiunge obiettivi, vedrà il suo budget limitato e allora ci dovrà riflettere".

Ugo Trani (Centro Suono Sport - 101,5/Te la do io Tokyo): "Roma-Salisburgo? Secondo me è una partitaccia, soprattutto in funzione di quello che dice Mourinho sui tre giocatori che non stanno bene perché non ha fatto capire se li farà giocare tutti e tre. Io spero che giochino. Tutti diamo per scontato che il Salisburgo sia una squadra scarsa perché all’andata non ha giocato bene e che quindi dobbiamo stravincere, ma non è così. Il pallone è un’altra cosa, è un altro gioco. Io mi tengo un minimo di ansia perché non do per certa la qualificazione".

Francesco Balzani (Centro Suono Sport - 101,5/Te la do io Tokyo): "Il Salisburgo all’andata ha giocato male, ho paura che ikl vero Salisburgo esca oggi. Sarà una partita dura e lunga, si potrebbe andare ai supplementari. Un gol devi segnarlo subito per non rischiare e devi cercare di non farli segnare. Chiunque giocherà dovrà dare il 100%, Abraham se sta bene giocherà titolare mentre Dybala invece dovrà essere gestito".

Antonio Felici (Centro Suono Sport - 101,5/Te la do io Tokyo): "Ho una sensazione positiva, sono fiducioso. È una partitaccia, ci sono seri problemi di formazione, ma penso che Mourinho abbia lavorato molto bene nel compattare la squadra. È ovvio che non mi aspetto che vinca 4-0, ma penso che con qualche fatica e un po’ di palpitazioni possa portare a casa la partita"

Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): “Io ho il timore che non si percepisca fino in fondo da parte di tutti, pubblico compreso, che questa sia una partita determinante. Tanto quanto Roma-Vitesse. Perché senza quella partita non ci sarebbero state le altre successive, Tirana compresa. Sono delle tappe, come stasera. La speranza invece è che lo stadio crei un’atmosfera che faccia anche accorgere la squadra di questa importanza. Il Salisburgo non richiama chissà quale attenzione, però se guardiamo le altre squadre ditemi perché non dovremmo esaltarci per questa Europa League, che è una piccola Champions. E può essere allenante per quella che si spera sia la nostra competizione il prossimo anno".

Furio Focolari (Radio Radio Mattino - 104.5): “Mourinho non ammette ingerenze sul futuro. Lui vuole parlare con i Friedkin, ma ha un contratto e questi discorsi con un allenatore normale non si dovrebbero neanche fare. Lui però è Mourinho e non ammette ingerenze, neanche dal Ceo. E conoscendolo lo capisco anche. Si sente anche il tono un po’ seccato con cui ha risposto alla domanda. Mourinho vuole parlare con Friedkin, tutti gli altri per lui sono acqua che scorre".

Tony Damascelli (Radio Radio Mattino - 104.5): “Gli interventi di Mourinho sono come i monologhi di Sanremo, sono previsti dalla scaletta. Poi ci sarebbero le canzoni, ma sono più importanti i monologhi. Poi lui ha risposto a una domanda dove c’era già la risposta: è un’intuizione. Mourinho è quello. Poi c’è la partita e lui sa benissimo cosa deve dire a proposito della squadra. Noi diamo un’importanza tale a Mourinho come se fosse depositario della comunicazione e di tutto. Bisogna comunque dire che la Roma esisterà anche dopo Mourinho. Stiamo calmi. Si tratta di allenatori, importanti, professionisti, però anche lui passerà e la Roma continuerà a esistere".

Stefano Agresti (Radio Radio Mattino - 104.5): “Non mi sorprenderei se la Roma andasse fuori, è favorita ma deve fare due gol contro una squadra che all’andata ha giocato male ma che non è quella. Mourinho? Perché lui si permette di parlare così quando ha un contratto in essere? Se il proprietario della Roma avesse detto ‘Non so se Mourinho resterà il prossimo anno’ sarebbe scoppiato il finimondo. Invece Mourinho si permette di dire quelle cose. Dice che poteva andare via a dicembre, però non capisco. Sembra che abbia un contratto flessibile con una clausola che dice che può fare quello che vuole. Ancelotti ha risposto alle domande sul Brasile dicendo ‘Ho un contratto con Real’. Lui ha pensato al club e lo ha tutelato. Mourinho invece pensa a se stesso e a dare peso a quello che fa lui".

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino - 104.5): "La partita di stasera è difficile. Dybala, Abraham e Pellegrini forse non potranno giocare insieme dall'inizio, ma la squadra vista contro il Verona ha dato garanzie e quindi si può partire anche senza i big. Tutti questi ragionamenti e domande sul futuro di Mourinho non mi sembrano problematiche dei Friedkin che sono molto decisi perché c’è un contratto di tre anni. La cosa positiva è che la squadra mi sembra molto forte sotto l’aspetto proprio di squadra. Mi auguro che non escano all’Olimpico come in Coppa Italia. Per quello che abbiamo visto in questa stagione, non subire gol è nelle corde della Roma ma farne due può diventare un problema".

Francesca Ferrazza (Centro Suono Sport 101.5): "Mourinho vive le coppe europee come il suo vero habitat naturale, ha un’attenzione, una cura dei dettagli maniacale. È il suo vero palcoscenico e non vuole perderlo".

Mario Mattioli (Radio Radio Mattino - 104.5): "Ho sentito un Mourinho 'strano', non effervescente come il solito anche nei termini e nei modi. La Roma deve pensare anche al campionato perché sta con pieno merito nella corsa alla Champions League".