Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d'Italia. Una pluralità di stazioni che fungono da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:
radio pensieri 2
‘RADIO PENSIERI’, TORRI: “La Roma sta pagando eccessivamente i suoi errori”
Federico Nisii (Radio Manà Manà Sport – 90,9): “In questo inizio di stagione la Roma sta pagando molto a livello arbitrale e questo prescinde dai demeriti: se si vuole fare un rimprovero alla squadra si può parlare dei primi tempi con Cagliari ed Empoli oltre al secondo tempo di ieri, al contrario dei primi 45’ molto positivi. Sul fronte dei Friedkin mi auguro che il loro intervento a Trigoria oggi sia operativo ed efficace, se si rimane solo sul teorico non si sortiscono effetti. Molti giudizi e tante menzioni sono anche figlie del gol preso all’ultimo e degli episodi che in questo momento non stanno girando bene”.
Piero Torri (Radio Manà Manà Sport – 90,9): “Personalmente sto con De Rossi e sulla direzione di gara dico che pesano il mancato rigore e la mancata espulsione di De Winter. Detto questo ci sono dei giocatori che ancora sono in difficoltà a livello di condizione e a livello tattico: questi 2 mesi di ritardo li sta pagando oltremodo a livello di classifica. Inoltre non sono d’accordo con l’attacco ad alcuni giocatori fra cui Pellegrini a prescindere dai suoi demeriti. Credo che il mercato sia stato fatto consultando anche De Rossi e non lo ha fatto solo la società. Alcuni giocatori come Pellegrini non sono in condizione adesso mentre per esempio mi piacerebbe vedere almeno una volta Dahl”.
Luigi Ferrajolo (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “La Roma deve lottare per la Champions: se dovesse fallire arrivando un punto sotto sarebbe un discorso, sarebbe un fallimento se arrivasse molto dietro. Ora non serve parlare di Champions ma del momentaccio attuale. Molti tifosi stanno attaccando De Rossi: in questo momento anche lui è un’incognita…ieri Gilardino ha fatto meglio di lui e poi i numeri di De Rossi ora sono impietosi. Non deve crescere solo la squadra ma anche il tecnico. In questo momento le critiche a De Rossi sono doverose malgrado sia un tecnico che ottime qualità e la testa giusta per poter fare bene in carriera”.
Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Nella Roma si sta mettendo in evidenza non solo Dybala ma soprattutto Pisilli: in un mercato in cui viene speso tanto, il suo valore lo sta mostrando venendo dal vivaio. Io credo che la Roma dovrebbe andare in Champions e se non ci riesce è una stagione buttata: De Rossi e i suoi hanno il dovere di centrare l’obiettivo. La critica più grande che si può fare a De Rossi è che ha accettato una responsabilità troppo grande con un mercato simile. Se Zalewski venisse reintegrato ora che si è fatto male Saelemaekers sarebbe come ritornare indietro”.
Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Il gioco con De Rossi è rimasto uguale a quando c’era Mourinho e poi molti giocatori, tipo Pellegrini, sono fuori condizioni ma lui li continua a far giocare. I Friedkin sono a Trigoria perché saranno allarmati dai numeri di De Rossi: una vittoria sulle ultime 12 è un dato che fa riflettere”.
Ugo Trani (Tele Radio Stereo – 92,7): “L’arbitro ha sbagliato ma bisogna sottolineare che non hanno parlato neanche dopo Budapest: sarebbe stato sorprendente il contrario. Altra cosa: Mourinho chiese dopo Budapest un dirigente accanto e dopo quasi due anni ancora non ce l’hai…col risultato che adesso, dopo i risultati negativi, tutti si scagliano contro De Rossi. L’allenatore adatto poteva essere Conte, che però avrebbe avuto delle richieste precise e che si sarebbero scontrate con la strategia della società. Lo scorso anno è andato bene De Rossi all’inizio perché c’è stata una risposta dei giocatori dopo l’addio di Mourinho, solo perché hanno voluto dimostrare di comportarsi bene ma poi quando sono aumentate le partite sono riemersi i difetti. Al momento la confusione è totale sotto ogni aspetto. Bisogna essere coerenti: il gol della Roma era fuorigioco di Mancini. Se uno non sottolinea anche qui l’errore dell’arbitro, dopo rischia di non essere creduto”.
Antonio Felici (Tele Radio Stereo – 92,7): “La stagione è iniziata malissimo e speriamo non finisca peggio. Va detto che la Roma, al netto del mercato con tanti nomi nuovi, non ha migliorato nulla e sta al punto di prima: un tempo buono e un tempo cattivo. De Rossi è uno degli ultimi colpevoli: neanche lui sa che calcio vuole fare ed è chiaramente in confusione al pari della squadra. Sulla carta dovresti vincere con l’Udinese ma ormai non puoi avere certezze in merito”.
Lorenzo Pes (Tele Radio Stereo, 92,7): “E’ strano dirlo, ma se la Roma non riuscisse ad uscire dal pantano da qui a fine mese nel prossimo quartetto di partite, allora possiamo forse cominciare a parlare di rivoluzione e di cambiamento. Tutti sono sottomessi alla legge dei risultati. E’ prematuro parlarne oggi, aspettiamo di capire se De Rossi rimetterà le cose a posto. Altrimenti il 6 ottobre staremo qui a parlare di cambiamenti. Se ieri ha sbagliato i cambi? Sì. Per me inserire insieme Pellegrini e Baldanzi è stata una scelta sbagliata. Soprattutto se Pellegrini sta così, mandarlo in campo è inconcepibile”
Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino - 104,5): "La Roma ha giocato un buon primo tempo, ha fatto quello che doveva recriminando pure un rigore su Dybala. Per smuovere Dovbyk ce ne vuole, poteva fare almeno due gol e a quel punto sarebbe andata meglio. Appena escono Saelemaekers ed El Shaarawy la Roma ha rinunciato a giocare. Io non ho capito il cambio di Hermoso in quel momento, hai dato coraggio al Genoa. De Rossi era stato bravo nelle scelte iniziali, ma nei cambi non mi è piaciuto per niente. Perché non ha fatto entrare Soulé? Quando ha messo Pellegrini mi è scoppiato il telefono, tra lui e Shomurodov non hanno tenuto un pallone".
Nando Orsi (Radio Radio Mattino - 104,5): "Troppa differenza tra primo e secondo tempo. La Roma nel primo ha imposto la sua presenze, nel secondo non ho capito questo cambio atteggiamento. Il gol è su una disattenzione, ma questa squadra deve essere più continua e concentrata. Non puoi farti aggredire in quel modo. I cambi? Qualche discussione ci sta, ma è l'atteggiamento la variabile decisiva. Sento troppo disfattismo però"
© RIPRODUZIONE RISERVATA