Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d'Italia. Una pluralità di stazioni che fungono da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:
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‘RADIO PENSIERI’, NISII: “La vera delusione è il risultato di Praga, non il derby”
Piero Torri (Teleradiostereo - 92,7): "L'unico a parlare della situazione legata a Smalling è stato Mourinho nelle ultime settimane. Credo ci sia stato un confronto abbastanza acceso tra le parti. Sono tre mesi che non gioca e quando era in campo ha fatto errori non da lui".
Federico Nisii (Teleradiostereo - 92,7): "La vera delusione di queste ultime partite è la gara di Praga, più che il derby. Io vorrei dalla Roma non chissà quale gioco scintillante che non è semplice con una squadra in queste condizioni, ma una Roma con ambizione, la stessa Roma che ha affrontato i primi 20' del derby. Non si scopre di certo nella partita di domenica che la Roma non gioca bene. Penso che Smalling possa essere in panchina per i primi di dicembre per poi iniziare a fare un po' di minuti in campo".
Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "I giocatori positivi finora nella Roma sono Cristante e Lukaku. Cristante è un altro giocatore rispetto ad un anno fa. È molto più maturo. In quella posizione del campo servirebbe un altro tipo di giocatore, però sta crescendo molto. Di negativi ce ne sono troppi. Da Smalling che quelle poche partite che ha fatto le ha fatte in maniera vergognosa, oltre al suo atteggiamento. Zalewski bocciato. Paredes è molto inconsistente. Dybala può dare molto di più. Rimpiazzare Mourinho in corsa è impossibile. Farlo a fine stagione è molto difficile. Si può criticare il gioco, però i risultati li sta portando. La gente è innamorata di Mourinho perché è l'unico nella Roma a difendere la Roma. Questo lo ha permesso la società".
Ugo Trani (Teladoiotokyo - 101,5): "Non credo nel mercato di gennaio. Serve un terzino e uno o due centrali. Dalle parole di Totti si capisce che la Roma non ha nessuna intenzione di chiamarlo. Non so se la Roma è da Champions, secondo me no, però può diventarlo grazie alle altre. La Roma ha affrontato il Milan nel suo migliore momento. Anche il Napoli è una squadra in chiara difficoltà. Così puoi arrivare in Champions. Nel derby, nelle occasioni, la Roma è entrata in area in almeno 6-7 occasioni. In molti si ricordano solo le occasioni di Luis Alberto ma quelle che ha avuto la Roma non ha saputo concretizzarle".
Francesco Balzani (Teledaiotokyo - 101,5): "Con Mazzarri al Napoli e il Milan in queste condizioni, il quarto posto è una possibilità. Se non si contano le prime tre partite di campionato, la Roma ha fatto meglio di Napoli e Milan. La speranza è legittima se si fa un mercato decente a gennaio. Kiwior in prestito lo prenderei. Il mercato sarà fatto di prestiti o parametri zero. A centrocampo la Lazio è più forte della Roma".
Alessandro Austini (Teleradiostereo - 92,7): "Tra Totti e Mourinho c'è un certo feeling. Entrambi sono uniti dall'amore dei romanisti. Un altro punto interrogativo oltre al futuro di Mourinho è quello di Tiago Pinto. Lui non ha rinnovato il contratto e non sono sicuro che verrà confermato. Se la Roma ha già deciso di separarsi Mourinho, è arrivato il momento di scegliere il nuovo allenatore".
Stefano Agresti (Radio Radio Mattino – 104,5): “Dybala e Lukaku sono una coppia straordinaria, in pochi hanno due giocatori così. Credo che il problema della Roma sia di gioco. Anche le altre hanno tanti infortuni, ma i giallorossi non giocano bene”.
Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “I grandi giocatori devono inventarsi la giocata e andare oltre agli schemi. I calciatori della Roma chiedono solo la palla sui piedi e non fanno movimenti. Nel calcio serve un 'dai e vai'. Alla Roma è mancata un po’ d’identità in alcune partite".
Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “Con Pellegrini la Roma ha avuto gli stessi problemi. In tre partite ha battuto un solo calcio d’angolo, è un dato allarmante perché significa che arrivi poco in attacco. La Roma è prevedibile perché fanno pochi movimenti senza palla. I giocatori non sono fortissimi però l’allenatore deve fare di più".
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