‘RADIO PENSIERI’, LENGUA: “Vedo giocatori che danno di più con De Rossi”

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d'Italia. Una pluralità di stazioni che fungono da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:

Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “Mourinho ha sempre smesso di seguire le squadre che ha allenato, una volta lasciate. Credo che i punti nelle prossime partite, se dovevano essere 9 con Mourinho dovranno essere 9 anche con De Rossi. La squadra è fragile in difesa e penso che si butterà a capofitto sulla difesa a 4 quando tornerà Smalling. Ho visto dei giocatori che hanno dato molto di più, Pellegrini che ha fatto finalmente il Pellegrini, Zalewski che ieri ha fatto un dribbling e contro dribbling e ha fatto un assist, alcuni giocatori hanno cambiato marcia”.

Furio Focolari (Radio Radio pomeriggio 104,5): “Il vero limite della Roma è che si è mossa sempre per fare un instant team, adesso devi rifare la squadra da 0. Trovare un portiere sicuramente. Spendere 50 milioni per Lukaku che compierà 31 anni mi sembra una spesa importante. Bisognerebbe capire cosa vogliono fare con Abraham”.

Fabrizio Aspri (Radio Radio pomeriggio 104,5): “Nel secondo tempo della partita con il Verona la Roma è evaporata completamente. Un’ora di gioco diversa, all’inizio, non è un semaforo verde, è arancione. Se ripropone la difesa a 4 mi sembra già un atteggiamento interessante per far capire che ci sono alternative rispetto a quando c’era Mourinho”.

Luigi Ferrajolo (Radio Radio pomeriggio - 104,5): “Angelino non lo conosco. Baldanzi è un talento, sarei meno entusiasta, perché il ragazzo è in quella fase di carriera in cui può esplodere e può rimanere una ex promessa, non ha continuità e neanche un contesto che può aiutarlo perché l’Empoli non è una squadra fortissima. È una scommessa da fare”.

Ugo Trani (TeleRadioStereo - Te la do io Tokyo 92,7): “Le note sulla trattativa Baldanzi sono due, una buona e una un po’ meno. Inizio da quella buona: secondo me sono molto avanti, è praticamente fatta in prestito oneroso anche perché la Roma non può fare operazioni se prima non da via dei giocatori. La Roma sembra che abbia portato il prezzo da 15 a 12-13 come riscatto, cioè come obbligo. La cattiva è tutto quel che ho sentito dire sull’iscrizione di un giovane alla lista perché under 21. Non è vero e spiego perché: i calciatori come Baldanzi o Huijsen possono essere messi nella lista della Serie A perché non c’è limite, in UEFA Baldanzi non può essere iscritto. Per segnare Huijsen o Baldanzi in UEFA devi vedere”. 

Francesco Balzani (TeleRadioStereo - Te la do io Tokyo 92,7): “Pinto è a Milano per trattare Baldanzi, c’è l’intesa con il giocatore ora bisogna vedere come arrivare alla cifra richiesta dall’Empoli che supra i 15 milioni, oggi pomeriggio si sarà qualcosa di più. L’acquisto dei giovani è sempre ben accetto, ma solo se vengono accostati a grandi giocatori, sennò stiamo da campo a dodici e torniamo con il progetto giovani”. 

Antonio Felici (TeleRadioStereo - Te la do io Tokyo 92,7): “Da un punto di vista tecnico Baldanzi è un ragazzo interessante, sarebbe un acquisito che a me non dispiacerebbe, come operazione di mercato invece il cartellino costa parecchio e non vorrei che venisse stanziato tutto per prendere questo calciatore. Una cosa è sicura, il progetto iniziale dei Friedkin è fallito con l’esonero di Mourinho”.

Sandro Sabatini (Radio Radio 104,5): "Non capisco il mercato della Roma, prima si diceva che non poteva spendere ora si parla di Baldanzi. Il giocatore dell'Empoli lo paragono a Ortega, non tanto a Dybala che mi pare troppo. Angelino invece non so quanto possa dare alla Roma"

Roberto Pruzzo (Radio Radio 104,5): "Baldanzi lo voleva con forza la Fiorentina in estate, ma non lo volevano cedere. Secondo me ha prospettive importanti e la Roma fa bene a farci un pensiero. Ma non capisco il mercato giallorosso, a gennaio vanno evitate le incognite.  Anche lo scambio Belotti-Ikonè di cui si parlava era una sorta di 0-0 che non cambiava le sorti di nessuno"

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