Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d'Italia. Una pluralità di stazioni che fungono da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:

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RADIO PENSIERI, MELLI: “Juric criticato eccessivamente, fa quello che può”
Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio - 104.5): "Juric mi sembra il Cristo di Trigoria, gli manca la croce ma io la vedo dietro le spalle. Bisogna fare profonde riflessioni, vedo una critica eccessiva rispetto anche ai predecessori. In questo momento l'interesse superiore è quello della Roma, qualsiasi cosa sia accaduta. Qualsiasi tifoso farebbe carte false affinché possa cambiare questa situazione, Juric fa quello che può: lasciamogli questa partita, poi vediamo".
Stefano Agresti (Radio Radio Pomeriggio - 104.5): "Credo che la rosa della Roma non sia povera come si dice, soprattutto in alcuni ruoli. La Roma ha delle lacune, ma forse meno nei ruoli che riguardano calciatori che hanno litigato con Juric. Se poi si parla degli esterni è un altro discorso. Comportamenti sbagliati ci sono stati, l'allenatore deve essere rispettato all'interno dello spogliatoio".
Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio - 104.5): "Fatico a ricordare un allenatore che ammette che ci siano stati litigi anche violenti. Juric non ha paura di portare in piazza i problemi che ci sono stati e che sono parte importante del problema della Roma. Paradossalmente Juric ha fatto anche il dirigente, visto che la società non c'è. Si è preso responsabilità da allenatore, oggi: domani si vedrà".
Luigi Ferrajolo (Radio Radio Pomeriggio - 104.5): "Juric ha onestà nell'ammettere che ci sono stati scontri e contrarietà all'interno dello spogliatoio, ma si era saputo. Non me la prendo con Juric, ma con la società. Che credibilità può avere quello che dice Juric? E' nell'angolo ed è in difficoltà, ha tutta la mia solidarietà perché ha una patata bollente in mano. Mi ero illuso che gli americani dopo il 5-1 volassero a Trigoria. Il problema non è Juric ma vedere la squadra in campo".
Antonio Felici (TeleRadioStereo - 92.7): "A caldo mi ha stupito che Juric facesse tanto il pompiere. Questo stride molto con l'idea che mi ero fatto di lui, uno sanguigno e se necessario molto polemico. Riflettendo qualche minuto mi sono venute in mente altre cose: il fatto che non abbia nascosto quello che è successo. Non ha citato i dirigenti, anche perché non ci sono: probabilmente si è reso conto di essere assolutamente da solo con la squadra e, nonostante le divergenze di vedute, a questo punto o te ne vai o provi ad andare avanti: lui ha scelto la seconda".
Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino - 104.5): "I giocatori non giocano mai contro l'allenatore. Se vuoi perdere una partita non ti fai fare il torello dopo 30 minuti. A forza di avere alibi questi calciatori si adattano a tutto, salvo poi rendersene conto e magari avere una reazione. Vediamo cosa succede giovedì. In questa squadra nessuno riesce a portarsi avanti da solo".
Nando Orsi (Radio Radio Mattino - 104.5): "Abbiamo parlato solo dell'allenatore, ma se andiamo a guardare i gol presi, sembra che la squadra stia giocando contro di lui. Io alle squadre che giocano contro non ci ho mai creduto. La Roma ha giocato veramente male e Juric si è trovato in una situazione più grande di lui, con calciatori che non possono giocare come vuole".
Mario Mattioli (Radio Radio Mattino - 104.5): "La società sta dimostrando la sua incapacità di gestire un club sportivo italiano Avranno pure i miliardi ma in un momento così delicato come questo qui non c'è nessuno che stia gestendo il tutto. Loro sono negli Stati Uniti. Come viene fuori da questa situazione. Neanche una società dilettantistica si gestisce così".
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