radio pensieri 2

‘RADIO PENSIERI’, FERRAJOLO: “Mettere fuori rosa Zalewski non è una scelta giusta”

‘RADIO PENSIERI’, FERRAJOLO: “Mettere fuori rosa Zalewski non è una scelta giusta” - immagine 1
Le opinioni di giornalisti ed ex calciatori sulla Roma
Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d'Italia. Una pluralità di stazioni che fungono da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:

Federico Nisii (Radio Manà Manà Sport – 90,9): “La vicenda di Zalewski ha del surreale e tra l’altro, per certi aspetti, è incomprensibile: il giocatore è di medio-altro livello e in Turchia avrebbe avuto una buona chance; tra l’altro aveva già rifiutato il PSV, che giocava pure la Champions. Zalewski sta andando in scadenza con la Roma e perderlo a 0 sarebbe un danno importante. La società ha reagito nel modo migliore mettendolo fuori rosa. Oltretutto ti limita in sede di mercato a gennaio: ci sarà meno possibilità di muoversi per cercare un’alternativa come esterno sinistro e va detto che non si sta parlando di un giocatore che ha fornito prestazioni perfette ma che spesso ha lasciato a desiderare sul suo rendimento. Capitolo Danso: in Italia i parametri sono molto più severi e alla luce dei fatti la Roma ha avuto ragione sui suoi guai fisici, al contrario di altri”.

Alessandro Vocalelli (Radio Radio pomeriggio 104.5): “Se Mourinho avesse fatto male con un mercato come questo che ha fatto la Roma, lo avremmo fatto a fette. Se la Roma non dovesse vincere a Genova rischia di mettere a rischio la stagione. Il clima che c’è intorno alla squadra non è quello di una società che ha speso 100 milioni sul mercato e che dovrebbe avere il motore a mille". 

Luigi Ferrajolo (Radio Radio pomeriggio 104.5): “Mi sembra sospetto che tutte le trattative della Roma quest’anno siano così sofferte. Forse c’è qualcosa che non va per il meglio. Mi sembrano strane tutte queste trattative saltate o molto difficoltose come quella per Soulé. Zalewski sta sta muovendo nell’ambito di un suo diritto, metterlo fuori rosa non mi sembra una scelta giusta. Baldanzi è un trequartista, a centrocampo non so quanto può rendere. Il mercato non lo deve spiegare De Rossi ma la società. Lui deve pensare a fare l’allenatore". 

Ugo Trani (Teleradiostereo / Te la do io Tokyo - 92.7): "Il problema per la cessione di Zalewski sono state le commissioni che chiedevano i suoi procuratori. Bisogna capire se la squadra la fa l’allenatore o la società perché De Rossi aveva messo fuori Dybala proprio per far giocare Zalewski. Ci sono pochi dubbi sulla formazione e sul 3-5-2 che ci sarà a Genova: uno riguarda sicuramente la mezz'ala sinistra, l’altro invece l’attaccante. Bisogna vedere se recupera Dovbyk. Io vedo bene la tenacia di Baldanzi: è una delle poche note positive di questo inizio di stagione”.

Antonio Felici (Teleradiostereo / Te la do io Tokyo - 92.7): “Una squadra che è arrivata sesta per 3 anni andava rifondata ed è stato fatto. Non si poteva continuare a giocare con gli stessi. Se si opta per la difesa a 3 bisogna comunque stare attenti a chi gioca sulle fasce e poi Koné diventa insostituibile a questo punto. Non mi convince del tutto Baldanzi in mezzo al campo”.

Lorenzo Pes (Tele Radio Stereo - 92,7): “Questo mercato è stato il più lungo della storia per quanto riguarda la Roma. Per Zalewski al Galatasaray siamo ancora in ballo. Oggi in un modo o nell’altro si arriverà a una conclusione. Totti? Ogni cosa che dice diventa un problema. Lui è stato un po’ più pungente di altre volte, forse si aspettava che con De Rossi fosse più probabile un riavvicinamento. L’unica cosa che leggo oltre le righe è il rammarico di non essere stato chiamato dalla Roma, c’è una delusione forte nelle sue parole”

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino - 104,5): "La trasferta a Marassi è pericolosa. Io non sono ancora convinto che la Roma sia migliorata rispetto a l'anno scorso, ha fatto un mercato che solo negli ultimi giorni ha preso una direzione importante, ma non so quanto possa cambiare le cose da subito. Sembra che gli ultimi 6 mesi di De Rossi siano passati sotto traccia. Non so cosa ci sia stato durante il mercato perché il primo acquisto è stato Le Fée che è stato pagato una cifra molto alta. Da lì si è innescato un meccanismo che ci porta adesso ad avere delle perplessità sulla squadra. Gli ultimi due acquisti sono poi stati due giocatori svincolati di cui uno di 36 anni che non trovava squadra". 

Mario Mattioli (Radio Radio Mattino - 104,5): "Dovbyk è ideale per De Rossi, ma bisogna dargli tempo anche vista la stazza fisica. Sono sicuro inizierà a segnare, magari tra 1 o due partite. La Roma si è rinforzata ben, ha messo in piedi un'ottima squadra facendo eccellenti acquisti. Forse non se ne accorgeremo già da domenica, però vedrete che tra un paio di partite De Rossi raccoglierà i frutti".

Nando Orsi (Radio Radio Mattino - 104,5): "De Rossi deve trovare il modo di mettere a disposizione dell'attaccante più palloni buoni. Questa è una squadra di qualità sia sugli esterni che a centrocampo. Il problema delle prime tre partite è stato quello che Dovbyk ha avuto poche occasioni da gol. Su questo il tecnico deve lavorare di più".

Stefano Agresti (Radio Radio Mattino - 104,5): “Se uno è stato un grande campione, non significa per forza che sarà un grande dirigente. Totti è andato via dalla Roma perchè non lo facevano decidere, ma il confine è quello: se vuoi essere un dirigente importante con potere decisionale, allora devi essere preparato. Lui come comunicatore? Ma ragazzi, quello è sempre stato il suo punto debole. Fatico a vederlo in quel ruolo. E’ troppo poco smaliziato, troppo puro per fare il comunicatore nel mondo del calcio di oggi. Lui dovrebbe essere quello che magari ti sceglie il calciatore, ma non puoi affidargli il ruolo di diplomatico. Lui dovrebbe avere un ruolo tecnico”.