Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d'Italia. Una pluralità di stazioni che fungono da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:
radio pensieri 2
‘RADIO PENSIERI’, LENGUA: “Spero che De Rossi non venga attaccato come Mourinho”
Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "De Rossi è un allenatore che tranquillamente può allenare anche la Roma. Spero che non venga attaccato violentemente come successo con Mourinho quando sbaglierà. Mi aspetto che venga compreso. È un allenatore alle prime armi, che è venuto alla Roma per aiutarla. Nessun altro allenatore avrebbe accettato una situazione del genere. Sa bene che rischia di bruciarsi, ma per amore per questo club ha detto di si".
Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "A De Rossi direi di rafforzare il suo legame che ha già in partenza con i giocatori. Vorrei una Roma che non ci siano giocatori messi in difficoltà. Questo lui può farlo. Deve rimanere nella sua semplicità e fidarsi delle sue sensazioni".
Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "Quello di De Rossi è un atto d'amore. Non bisogna dimenticare da dove parte, con una squadra devastata nei suoi equilibri. Quello che lascia la vecchia gestione non è solo una Roma al nono posto in classifica, ma di una squadra che a giugno dovrà essere rivoluzionata. Questa è la situazione peggiore che possa capitare ad un allenatore".
Ugo Trani (Teladoiotokyo - 101,5): "Per me la Roma non arriva quarta. Il miracolo è arrivare quinti. Se arriva quinta con De Rossi e la Roma prende Conte fai arrabbiare la gente perché porti uno juventino. La colpa è solo della proprietà. Ormai i Friedkin hanno sfasciato tutto. Possono fare solo danni. Devono andare via il prima possibile".
Antonio Felici (Teladoiotokyo - 101,5): "Io considero De Rossi ancora nella categoria degli aspiranti allenatori. Non sarà mai una responsabilità sua. È in una botte di ferro. Dopo quello che è successo ieri, i Friedkin hanno il 100% della responsabilità. Da questo momento in poi il mio punto di riferimento critico saranno loro".
Francesco Balzani (Teladoiotokyo - 101,5): "Qualsiasi cosa accada ora è tutta colpa di Dan Friedkin. Si deve prendere la responsabilità di questa mossa. De Rossi non è un parafulmine. Qualsiasi risultato otterrà non deve essere contestato. De Rossi deve portare la Roma in Europa, che non significa qualificarsi per la Champions League. La rosa è da Europa o Conference League. Fare meglio di Mourinho significa portare un trofeo a Roma e non so chi potrà riuscirci".
Furio Focolari (Radio Radio Mattino – 104,5): “I Friedkin non avrebbero rinnovato il contratto a Mourinho, lo sapevamo. Non lo hanno mai voluto incontrare. Mourinho è un’icona, ma per loro era un fardello. De Rossi non è obbligato a fare meglio di Mourinho, ci proverà ma se non riuscirà a sistemare la situazione non sarà colpa sua. Le colpe tecniche sappiamo di chi sono, non ci inventiamo niente".
Stefano Agresti (Radio Radio Mattino – 104,5): "La Roma ha cambiato strada, provando a prenderne una più vicina alle idee della proprietà. Penso sia una scelta giusta, assolutamente condivisibile. Se non la fai ora quando la la fai? Ora c’è l’emozione, ma Mourinho è nono in classifica con il terzo monte ingaggi della Serie A. Un imprenditore perché deve accettarlo? Voi al posto dei Friedkin sareste contenti? Non posso non capirli. In tre anni non si è mai lottato per entrare in Champions e tutti i giorni mi devo sentir dire che ti ho dato una squadra scarsa. Mourinho è un grande allenatore, storico, ma a tutto c’è un limite. Se si è arrivati al quinto esonero di fila magari l’epopea di Mourinho forse è un po’ finita. Ora vediamo se lo prende lo United o altri".
Mario Mattioli (Radio Radio Mattino – 104,5): “So che i Friedkin non avrebbero mai rinnovato il contratto a Mourinho, in nessun caso. Ieri Mourinho salutava da solo la squadra, ma perché contro il Milan a vedere la partita quanti dirigenti c’erano? Nessuno. Lui avrebbe potuto forse mitigare i suoi interventi semi-isterici nelle ultime 4-5 partite. Probabile che siano state la motivazione finale di questa decisione. A giugno si era già deciso che sarebbe stata la sua ultima stagione. La scelta di De Rossi è stata la più corretta, qualsiasi altro avrebbe scatenato il caos tra i tifosi. L’esperienza alla Spal è stata fallimentare, non ha avuto scontri con la società ma non è riuscito a trovare il bandolo della matassa".
Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “Discorso Friedkin alla squadra? Era ora. Mourinho è stato fino ad ora il parafulmine di tutti i calciatori. Ora è interessante capire se è ‘alzati e cammina’ o c’è il fuggi fuggi. Inizialmente c’è sempre una reazione emotiva per cercare di dimostrare di essere attaccanti alla maglia, alla gente e ai tifosi che ti hanno supportato anche nelle brutte prestazioni. Io ho molti dubbi, per come è la situazione dei calciatori tra prestiti, svincolati e altri con la testa altrove. Bisognerà mettere De Rossi nelle condizioni migliori. Mourinho era parafulmine, mi rifiuto di credere che lui abbia avallato l’acquisto di certi giocatori. Ora però voltiamo pagina. Gli alibi sono davvero finiti".
Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “Ci saranno difficoltà, ma la situazione non è drammatica. De Rossi giocarsela se la squadra si metterà a disposizione. La scelta dei Friedkin è giusta per queste tre partite sulla carta più semplici. Mourinho non ha salutato la proprietà sui social, ma a fine mese deve ricordarsi che lo pagavano loro e lo hanno scelto loro. Tanti grandi sono stati esonerati, stavolta è toccato a lui. Mourinho esce come fosse senza colpe, invece gran parte di questo momento della Roma è colpa sua. Secondo me non si mettono tutti a piangere quando va via".
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Roma senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Forzaroma per scoprire tutte le news di giornata sui giallorossi in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA