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‘RADIO PENSIERI’, FERRAJOLO: “Quello che ha fatto Pinto è straordinario”

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Le opinioni di giornalisti ed ex calciatori sulla Roma
Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d'Italia. Una pluralità di stazioni che fungono da piattaforma, una schiera di giornalistiex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:

Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “Carles Perez vuole andare al Celta Vigo e il club spagnolo sta abbassando l’offerta. La società ha fatto un ottimo lavoro sul settore giovanile e a capo c’è Vergine. Fare 18 milioni di euro con tre ragazzini è stato un ottimo colpo. Con Frattesi il centrocampo della Roma sarebbe molto forte, ma non da scudetto. Nella passata stagione ci sono state alcune variabili negative come l’infortunio di Wijnaldum e i pochi gol di Abraham. Spero che il prossimo anno non succedano cose simili. Servirà fare qualcosa sulla fascia sinistra, Spinazzola piace in Arabia. Difficile cedere Karsdorp a 12 milioni".

Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "La Roma sta lavorando bene e ci è riuscita prima del 30 giugno. Se dovesse venire Frattesi la Roma avrebbe un ottimo centrocampo, ma serve anche il centravanti. I giallorossi devono prendere un attaccante importante".

Luigi Ferrajolo (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “I tifosi si entusiasmano quando si compra e non quando si vende, ma quello che ha fatto Pinto è stato straordinario. Ha ceduto giocatori non titolari e se riuscirà a vendere altri calciatori potrà investire ancora di più. La Roma dovrà lottare per arrivare tra le prime 4".

Ugo Trani (Centro Suono Sport - 101,5/Te la do io Tokyo): “Vorrei giocare per lo scudetto non per il quarto posto. Morata e Scamacca non verranno insieme. A Trigoria c’è ancora gente di Pallotta, Sabatini e Baldissoni. Le cose che si leggono su Mourinho sono gravi, è stato anche attaccato dal ministro Abodi. Intanto alla Juventus hanno fatto i complimenti per il patteggiamento...".

Francesco Balzani (Centro Suono Sport - 101,5/Te la do io Tokyo): “Frattesi e Scamacca vogliono tornare alla Roma e i giallorossi sono in attesa. L’Inter al momento non ha la cifra che vuole il Sassuolo. I nerazzurri sono in vantaggio, ma di poco. Ad oggi c’è un testa a testa”.

Antonio Felici (Centro Suono Sport - 101,5/Te la do io Tokyo): “Con Frattesi e Scamacca puoi arrivare tra le prime 4, ma non lotti per lo Scudetto. Per vincere il campionato servono dei giocatori più forti sulle fasce”.

Gianni Visnadi (Radio Radio Mattino – 104,5): "Scamacca oltre a dei buchi realizzativi ne ha anche diversi nelle presenze. E non parliamo dell’atteggiamento. Non credo ci siano squadre italiane disposte a spendere 30 milioni per lui. Non lo vedo come primo attaccante di una squadra importante come il Milan o la Roma".

Stefano Agresti (Radio Radio Mattino – 104,5): “Scamacca non è una garanzia dal punto di vista dei gol, dal punto di vista fisico perché viene da un infortunio, così come caratterialmente va verificato in una grande squadra. Se tu hai Scamacca e Belotti non sei messo benissimo, perché non hai una certezza. Dovrebbe essere lui l’alternativa al titolare, non partire come tale".

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): La Roma si è mossa bene. Bisogna trovare combinazioni, convincere giocatori. Io farei i contratti annuali, ma non ci siamo ancora arrivati. Smalling è stata la cosa migliore di tutto il mercato, vedremo se riuscirà a concretizzare altro per poi dedicarsi a trovare alcune soluzioni in attacco. Il rinnovo di Belotti fa capire quanto sia complicato il mercato. Ho saputo che lui si stava anche adoperando per ridursi l’ingaggio e restare, poi con l’infortunio di Abraham la Roma lo ha rinnovato altrimenti non so se lo avrebbe fatto. Frattesi? No, la Roma non lo vuole ma vuole i soldi del 30%. Carnevali ha sul tavolo 40 milioni cash da una squadra inglese, secondo te lo va a dare alla Roma?"

Tony Damascelli (Radio Radio Mattino – 104,5): "Ci sono persone che non riescono mai a dire scusa e tra queste c’è Mourinho. Ammettere un errore è una questione di rispetto, anche per la propria storia e carriera personale. Che verrà poi letta per i risultati sportivi, ma anche per gli atteggiamenti. E questo non lo merita per la sua intelligenza e capacità, eppure verrà ricordato tra 150 anni per quello che fa il segno delle manette, quello che mette un dito nell’occhio di un avversario, quello che offende un arbitro nel garage, per gli zeru tituli. Perché? Perché il suo ego supera la sua intelligenza. Ritengo che un minimo di dignità e rispetto in questa vicenda sarebbe stato opportuno da parte sua. È un grande sotto alcuni punti di vista, un fuggitivo sotto altri".

Mario Mattioli (Radio Radio Mattino – 104,5): "Mourinho doveva chiudere scusa nella questione Chiffi. Non è per sottomettersi o umiliarsi, ma era una questione di dignità personale, a livello sociale. Non ha voluto far vedere tutto questo, dispiace. Lui ha valori importanti dentro di sé, stupisce questa sua presa di posizione non logica. Dispiace per la sua esperienza e cultura. Ora magari può darsi che paghi la società, anche perché sembra che i suoi collaboratori abbiano messo il carico da 11 e non aiuta. Mi sarei aspettato delle scuse fiorite a modo suo, ma delle scuse".