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‘RADIO PENSIERI’, LENGUA: “A gennaio si dovrà completare quanto iniziato in estate”

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Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Mario Sconcerti (Teleradiostereo – 92,7): "Forse solo la Roma ha un centravanti di riserva. Sulle 7 famose ci sono solo 3 che hanno avuto confronti diretti: due la Juve, due il Milan e uno Lazio e Napoli. Roma-Fiorentina non vale come scontro diretto. E' rimasto lo stesso centrocampo dello scorso anno e quando ha il pallone funziona straordinariamente, con un Pellegrini molto cresciuto. Bisogna rivedere Veretout che però era partito benissimo nelle prime due partite. Ma ha lo stesso problema dello scorso anno: Zaniolo non sta portando quella differenza fisica che avrebbe equilibrato Pedro dello scorso anno. In fase di non possesso hai molte linee di passaggio scoperte. Arrivano spesso alla porta con discreta facilità. Quando la palla ce l'ha la Roma arriva altrettanto spesso a tirare e fare gol. Sta segnando molto". 

Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “A gennaio si dovrà completare quanto iniziato in estate. Lo scorso anno è stata una catastrofe perché c’erano dei giocatori da quarto posto e invece sono arrivati settimi. La squadra si è rinforzata in campo e in panchina. La sconfitta di Verona ha ricordato quelle dello scorso anno, ma i giallorossi possono tranquillamente arrivare in Champions, anche se la rosa non è completa”.

Stefano Agresti (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “In estate la Roma ha speso più di tutti in Italia. Può fare qualcosa anche a gennaio, curioso però che già torni sul mercato nonostante i grandi investimenti”.

Francesco Balzani (Te la do io Tokyo - Centro Suono Sport 101.5): “Una sconfitta non può cambiare radicalmente il giudizio sulla Roma. La squadra non è da scudetto, ma il quarto posto è tranquillamente raggiungibile. Se arrivasse al di sotto avrebbe fallito l’obiettivo. Se fossi Mourinho insisterei più sui giovani che sulle riserve. La prossima di Conference la giocherei con Darboe-Bove e non con Diawara-Villar".

Antonio Felici (Te la do io Tokyo – Centro Suono Sport 101.5): “Una sconfitta non cambia nulla. Il problema della Roma è che concede troppe occasioni in difesa. Mourinho deve essere un acceleratore di risultati, se la Roma non arriva quarta significa che qualcosa non ha funzionato".

Ugo Trani (Te la do io Tokyo - Centro Suono Sport 101,5): “La Roma è in bilico per arrivare al quarto posto, ci sono squadre più forti. Come rosa non è al livello di Napoli, Inter e Milan. Poi c’è sempre la Juventus. Al momento la difesa non è all’altezza. Zaniolo non ha ancora recuperato completamente, non si può passare da niente a troppo. Alla Roma non serve solo un centrocampista, ma anche un terzino destro. La squadra è rimasta colpita dal risultato. Sarà peggio Roma-udinese del derby, nella stracittadina può succedere di tutto, ma non dobbiamo pensare che l’Udinese sia quella vista ieri sera. A Roma verranno a fare una partita più semplice e sarà una rogna”.

Alessandro Austini (Teleradiostereo – 92,7): “Fino a che vinci tutte le partite si può credere nella stagione magica. La storia della Roma però insegna che difficilmente la squadra riesce a fare più di quello che vale. Negli ultimi anni tante volte la Roma è partita bene per poi perdersi durante la stagione. Se la Roma non dovesse vincere contro l’Udinese partirebbe il dramma. C’è uno studio dietro ai modi di fare di Mourinho. Zaniolo? Sta giocando tutte le partite, è sempre disponibile e non ha riportato infortuni. È evidente che lo Zaniolo che stiamo vedendo non è lo stesso di prima ma è normale, ci vuole del tempo. Zaniolo resta il talento più puro del calcio italiano e uno dei giocatori più forti al momento. La Roma adesso deve dimostrare di saper reagire alle difficoltà. Contro l’Udinese sarà una partita complessa dove tutti i giocatori devono alzare l’asticella rispetto alla sfida del Bentegodi. Campo Testaccio? Ci sono tanti problemi dietro, ma c’è la voglia di riqualificare una zona storica di Roma e della Roma. Mourinho ha preso il posto di Totti e De Rossi, l’addio dei due capitani aveva lasciato un vuoto nel cuore dei tifosi giallorossi, colmato ora dal portoghese".