Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d'Italia. Una pluralità di stazioni che fungono da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:
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‘RADIO PENSIERI’, LENGUA: “Pellegrini giocatore umorale, ma bravissimo De Rossi”
Gianluca Lengua (Radio Radio Mattino – 104,5): "Pellegrini ora è il cardine di questa squadra. La posizione in campo è migliorata, si sente più libero di spaziare e affondare, l’aspetto mentale è fondamentale. De Rossi è stato molto bravo, nell’ultimo anno e mezzo Mourinho non ci era riuscito. Evidentemente è un giocatore umorale, ha bisogno di sentirsi al centro, invincibile, DDR lo sapeva e ha sfruttato questa cosa a suo favore. Bravissimo il tecnico a rivitalizzarlo. Pinto? È un’intervista che lascia il tempo che trova, mi è sembrato più uno spot per se stesso. Pinto è il passato della Roma, non sufficiente, ed è stato aiutato molto sia da Mourinho che dalla proprietà. E non è riuscito a fare quello che serviva alla Roma, ma le responsabilità sono soprattutto di chi l’ha scelto. Nel calcio servono persone molto preparate ed è stato lasciato in balia degli eventi, portando risultati discutibili. Svilar? Ha tutte le caratteristiche per essere il titolare della Roma, che quindi dovrebbe prendere il secondo. Anzi bisogna anche stare attenti a non farsi strappare il serbo".
Paolo Marcacci (Radio Radio Mattino – 104,5): "Pinto penso fosse molto più ricco di contenuti rispetto al dirigente che faceva sempre zero a zero ad esempio prima e dopo le partite. Lui era un direttore generale al Benfica, con un’operatività diversa rispetto a quella che ha avuto alla Roma. Da un certo punto di vista troppo bene è andata, ma dall’altra ha avuto poche sponde e poco supporto. Trovo cavalleresco il passaggio nei confronti di Mourinho e questo fa onore all’uomo. Svilar un po’ come De Rossi, partito come soluzione temporanea che invece ti dà affidabilità assoluta da subito con i presupposti anche per il futuro. Oltre al momento di forma, la completezza del portiere è indiscutibile. L’anno scorso aveva la stessa disponibilità verso tifosi e ragazzini, quando non giocava, e questo denota la serenità dell’individuo".
Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “C’è tempo per valutare le situazioni, il calendario gli ha dato una mano ma De Rossi è stato bravo a dare una scossa emotiva e le cose stanno andando bene ancora, a livello di rapporti e di partecipazione di tutti. Non so se la Roma vorrà prendere Klopp, per fare un esempio, o un profilo più basso, ma uno deve anche vedere cosa ha dentro casa. Abraham ha sbagliato gol impossibili, i pali, però mi dà l’idea di poterci stare alla grande".
Sandro Sabatini (Radio Radio Mattino – 104,5): “De Rossi è stato bravo a riportare serenità e anche allanamenti più intensi, che a quanto mi risulta sono migliorati. Ha riportato la squadra con sé dopo che si era staccata da Mourinho. E questo ha migliorato anche l’atteggiamento in campo. Dybala ha avuto più continuità. Pellegrini era passato di moda, con De Rossi è tornato al centro. Belotti? La Fiorentina non lo riscatta".
Stefano Agresti (Radio Radio Mattino – 104,5): “Mettersi in mano a un calciatore che è stato fuori un anno come Abraham non è il massimo. Per lui il prossimo sarà un anno di transizione, dovrà ritrovare la migliore condizione, la ripresa dopo un infortunio così grave è sempre abbastanza faticosa. Se avessi Abraham in buone condizioni non avrei dubbi tra lui e Lukaku. Invece la Roma deve ragionare, ci sta anche non tenere Lukaku ma deve prendere un attaccante affidabile se vuole essere competitiva. Mettersi nelle mani di Abraham è pericoloso".
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