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‘RADIO PENSIERI’, LENGUA: “Con Mourinho ci sono meno infortuni, non è un caso”

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Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d'Italia. Una pluralità di stazioni che fungono da piattaforma, una schiera di giornalistiex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:

Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “Mourinho ha portato ambizione nella Roma. Non è stata una stagione memorabile però è stato un anno di costruzione. L’intuizione di Zalewski è stata importante. Da ai tifosi della Roma l’idea che il prossimo anno si può fare qualcosa e mette preoccupazione alle altre squadre. Negli altri club non c’è la convinzione che si possa crescere. Il giocatore più forte del Leicester è Maddison che nella Roma non giocherebbe mai".

Luigi Ferrajolo (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “Non è una stagione trionfale, la Roma è quinta. Anche negli anni scorsi era andata bene in Europa. Al di là delle capacità mediatiche di Mourinho vedendo i risultati siamo ancora alle premesse. I 70mila allo stadio vengono perché la società ha scelto un’ottima politica dei prezzi. Il Leicester è una buona squadra ma la Roma parte favorita.

Stefano Agresti (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “L’impatto mediatico di Mourinho è stato impressionante. La Roma da la sensazione che possa crescere ma non solo perché c’è lui. Il tecnico è l’immagine di questa squadra, ha avuto il merito insieme alla società di portare la gente allo stadio. Il giudizio sull’anno è appeso alla partita di domani sera. La gara può cambiare la storia della stagione".

Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “La partita di domani è importante anche perché per la prima volta la gara di ritorno non è compromessa dal risultato dell’andata. La differenza con prima è che tutti hanno riconosciuto che è stato fatto qualcosa di diverso. All’epoca era stato preso Luis Enrique, mentre i Friedkin hanno preso uno degli allenatori più vincenti della storia. Il mister sta ricostruendo tutto, a partire da quello che fa all’interno del centro sportivo. Non è un caso se i giocatori della Roma hanno subito meno infortuni rispetto agli ultimi 10 anni. Lui ha avuto il coraggio di dire che questa squadra non ha la forza di arrivare tra le prime 4. Mkhitaryan viene sostituto da Oliveira che giocherà a centrocampo con Cristante. Non vedo alternative in nessun reparto. Togliere Zaniolo per mettere Felix o Shomurodov non è una mossa che ritengo valida. L’importante è l’approccio che avrà la Roma, il Leicester non è imbattibile".

Ugo Trani (Centro Suono Sport - 101,5/Te la do io Tokyo): “Non ne vale la pena sacrificare Zaniolo per una gara così importante. Nicolò deve sfruttare il fisico per partire ma non può fare la punta centrale. Un difensore forte come Skriniar non lo fa mai girare. Può giocare da 9 in caso di emergenza. Il colpo di Mourinho in conferenza può sempre partire. Dirà sicuramente che è la Roma è l’unica italiana rimasta in Europa. In partenza i giallorossi sono la sesta squadra della Serie A. L’Atalanta a gennaio ha preso Boga noi Maitland-Niles. La Juventus ha comprato Vlahovic".

Francesco Balzani (Centro Suono Sport - 101,5/Te la do io Tokyo): “La formazione è decisa giocheranno Zaniolo e Oliveira. Nicolò avrebbe giocato anche con la presenza di Mkhitaryan, queste sono le sue partite. L’assenza dell’armeno peserà. Per come è sviluppato fisicamente il 22 non è un errore metterlo punta. Mourinho oggi parlerà solo della partita di coppa senza rispondere a Lotito".

Antonio Felici (Centro Suono Sport - 101,5/Te la do io Tokyo): “Non so cosa farà Mourinho, lui conosce lo stato di forma dei calciatori. Penso che la cosa migliore sia cambiare il meno possibile. Sulle fasce non ci sono alternative a Karsdorp e Zalewski. A Zaniolo serve un allenatore che gli scopra il ruolo come era successo con Pirlo".

Alessandro Austini (TeleRadioStereo - 92,7): "Ci sta celebrare il 4 maggio, il primo anno, l'arrivo di Mourinho. La frase a margine del derby di andata è stata la prima mourignata, ma la frase più bella nel pezzo non l'ho scritta, ed era 'Ti sei ca***o addosso', era troppo personale, non era per la Roma".

Furio Focolari (Radio Radio Mattino - 104,5): "Oliveira è un giocatore che non ti esalta, non ti leva e non ti aggiunge nulla. Domani sera questa difesa può bastare ma per fare il salto di qualità bisogna cambiarne due su tre. Chi deve fare la differenza domani è Abraham. La Roma deve avere tutta la pazienza del mondo, si può vincere anche all’ultimo".

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino - 104,5): "Domani non serve la partita perfetta ma una buona gara dove la Roma dovrà cercare di limitare al massimo gli errori e quelle sbavature che spesso commette e deve farlo per tutti e 90 i minuti. Spero che Smalling potrà chiudere tutto in difesa, il pacchetto arretrato deve tenere e non voglio tremare in ogni attacco dell'avversario. Resto dell'idea che la possibilità di qualificazione è al 50%. Il prossimo anno se vuoi combattere per grandi traguardi Karsdorp, Mancini, Ibanez, Oliveira e Cristante non possono fare i titolari".

Stefano Agresti (Radio Radio Mattino - 104,5): "La Roma domani ha il vantaggio di giocare in casa, e non è poco. Deve essere la partita di qualcuno? Mi aspetto tanto da Pellegrini, ma anche da Abraham e se, giocherà dall'inizio, Zaniolo. In queste partite deve emergere anche il fattore Mourinho uno che ha giocato tante semifinali europee. Per me la Roma ha il 55% di andare in finale".

Nando Orsi (Radio Radio Mattino - 104,5): "Domani sarà una partita con grandi insidie, la Roma dovrà stare attenta. E' come se non si fosse giocato all'andata, visto il risultato, e le due squadre più o meno si equivalgono. Forse la Roma ha qualche individualità in più. Arrivando in finale la Roma avrebbe fatto il suo".

Mario Mattioli (Radio Radio Mattino - 104,5): "Domani si affrontano due buone squadre, non fortissime. Secondo me la Roma avrà il vantaggio di giocare davanti al suo pubblico in uno stadio pieno. Io dico che i giallorossi hanno il 55% di andare in finale. La Roma è superiore alle squadre incontrate fino ad ora. Ma per competere ad un livello più alto e scavallare la quinta posizione avrà bisogno di altri giocatori. C’è necessità di rinforzare la squadra in alcuni settori".