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‘RADIO PENSIERI’, FELICI: “Mourinho è un vincente, non è venuto a svernare”

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Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Antonio Felici (Centro Suono Sport -101,5): “Mourinho non è venuto a svernare, sa bene che si possono raggiungere risultati. La sua idea è che dal secondo anno si può e si deve puntare allo scudetto. È un vincente, quando scende in campo lo fa per vincere. Sono sicuro che a gennaio ci sarà almeno un altro arrivo dal mercato".

Ugo Trani (Centro Suono Sport/Te la do io Tokyo - 101,5): "Non penso che Mourinho stia facendo un calcolo sul quarto posto, già ci siamo sbagliati per anni perché si puntava sempre al quarto posto. La Roma prima degli americani giocava per vincere, così si sta tornando con Mourinho: primo, secondo o terzo poi si vedrà alla fine. Sul fatto che metta sempre titolari sono molto d'accordo perché il turnover è un grande limite del calcio italiano. E' stato fatto per motivare le rose lunghe, la panchina doveva essere migliore di quella in campo. Il riposo non serve ai giovani, devono stare sempre sul pezzo, agonisticamente pronti alla battaglia. L'equilibrio è la cosa più importante di tutte. La squadra equilibrata Mourinho la mette al primo posto".

Alessandro Austini (Tele Radio Stereo - 92,7): "Sono convinto che si possano cambiare determinate cose solo quando qualcuno le prende di petto e cerca di immergersi in un lavoro complesso e che ha visto cadere uno dopo l'altro una miriade di allenatori, giocatori e dirigenti. L'importanza di avere Mourinho, al di là di come possa impostare tatticamente la squadra, ti fa stare sull'attenti. E' impossibile contrapporsi. 

Stefano Agresti (Radio Radio Mattino - 104,5): "E' normale e giusto che Mourinho faccia giocare tutti i migliori domani perché per la Roma deve contare di più il campionato che la Coppa".