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Verona-Roma 1-1 LE PAGELLE: Florenzi terzino di ruolo, attaccante nell’animo. Salah: più sfinge che faraone 

Finisce come l’anno scorso, e i dubbi sembrano gli stessi. Questa Roma ha veramente un gioco? Di sicuro può contare sul solito sacrificio di Florenzi e sulle parate di Szczesny

Francesco Balzani

Finisce come l’anno scorso, e i dubbi sembrano gli stessi. Questa Roma ha veramente un gioco? Di sicuro può contare sul solito sacrificio di Florenzi e sulle parate di Szczesny. E sulla discontinuità di Pjanic. Ancora in cerca d’identità Salah, confuso anche Nainggolan. Davanti si salva solo Dzeko.

SZCZESNY 6,5: Rassicurante coi piedi (a volte troppo), pronto quando c’è da sfoderare il guantone. E’ costretto a farlo tre volte. Tutte decisive, tutte spettacolari, tutte tengono a galla una Roma ancora in cantiere. La conclusione di Jankovic è sul primo palo, ma è troppo forte anche per lui.

FLORENZI 7: Volente o nolente sarà lui il terzino destro della Roma. Del presente, e forse del futuro. La cosa migliore però la fa vedere quando s’affaccia in avanti: destro da fuori e palla in rete. Buone anche un paio di diagonali difensive. Sulla copertina del match c’è ancora lui.

MANOLAS 6,5: Manolas vs Toni può entrare tra quei titoli di dubbio gusto tipo Godzilla vs King Kong. Un duello tra giganti che impegna l’ex capocannoniere della serie A e fa uscire il greco con un pacca sulla spalla.

CASTAN 6: Quarantotto settimane dopo rigioca una partita ufficiale. Dire che è già tornato il guerriero di due anni fa è esagerato, ma i modi rudi e il senso della posizione sembrano quello di un tempo. Il rodaggio è quasi finito.

TOROSIDIS 5: Si impegna, e ci mancherebbe pure. Dopo 3 mesi di calciomercato Garcia si ritrova il greco tutto fare sulla fascia sinistra. Senza alternative, e quindi senza poter pretendere troppo dal povero Torosidis. Poca spinta e una discreta copertura fino al buco su Jankovic. Dopo aver portato un nuovo Batistuta, sarebbe ora dopo anni di portare un nuovo Candela. E magari era il caso di pensarci prima.

NAINGGOLAN 5,5: Da giocatore a metà non ne aveva sbagliata (quasi) una. Nella prima da romanista al 100% inizialmente è andato in confusione. Al 22’ cerca il piazzato ma trova la parata centrale di Rafael, poi cicca due triangoli con Pjanic e Gervinho. Si riprende nella ripresa, ma la tuta da Ninja è ancora nell’armadietto.

DE ROSSI 6: Un po’ Castan e Manolas quando frena Hallfredsson e Toni, un po’ Pjanic quando prova a salire in regia, un po’ Szczesny quando salva sulla linea evitando lo svantaggio nel primo tempo. Cala nella ripresa anche per un problema fisico. (21’st Keita 6: c’è la classe, ma serviva la garra)

PJANIC 6: Il solito Pjanic, nel bene e nel male. Oggi nel male visto che va a corrente alternata e nonostante la fronte alta riesce con difficoltà a leggere il futuro del gioco offensivo della Roma. Tre lampi nell’ultimo quarto d’ora dalla fine quando prova prima la prodezza dal limite poi il gol sul primo palo dentro l’area piccola trovando le mani di Rafael e il palo della porta e rischiando di far cadere Giulietta dal balcone. Aspettando Godot, ci si stanca prima o poi

SALAH 5: Più sfinge che faraone. Movimenti enigmatici, un ruolo ancora non definito e un paio di sgusciate che lasciano intravedere mezzi incredibili. (20’st Iago Falque 6,5: tatticamente vale una fortuna, tecnicamente è puntiglioso e ispido. Perché tenerlo in panchina?)

DZEKO 6: Le porte non le spacca solamente, ma cerca di aprirle con dolcezza per far entrare i compagni in area. Il primo e unico tiro in porta arriva a venti dalla fine quando si gira in un fazzoletto, fa passare la palla sotto le gambe di Marquez e trova i guanti di Rafael.

GERVINHO 5,5: A sorpresa al posto di Iago l’ivoriano toglie dal campo quella punta di equilibrio che aveva dato lo spagnolo nelle ultime uscite, ma aggiunge quel poco di sapidità. Lo schema è il solito: palla a Gervinho e vediamo che succede.Le sue treccine vanno negli occhi dei tifosi del Verona dopo 37 minuti quando prova col destro a far venire il mal di pancia a Rafael. Nella ripresa Garcia lo tiene in campo e lui cerca di ripagare la fiducia, con la solita confusione. (38’st Ibarbo ng)

GARCIA 5,5: Il suo peggior esordio italiano. Non solo per il risultato. La sua Roma sta meglio fisicamente, ma per larghi tratti sembra molto simile alla squadra prevedibile e disorientata della scorsa stagione. Insiste con Gervinho, tiene fuori Iago Falque e si arrangia sulle fasce con quello che ha. Per accorciare il gap ci vogliono anche idee nuove.