Sofferta, ma meritatissima la sesta vittoria di fila della Roma di Garcia. Nel giorno della festa di Totti i doni più belli li portano Florenzi e Destro, ma fanno una gran figura anche Keita, Manolas e Maicon. Uno stanco Nainggolan non molla un centimetro e stavolta anche Ljajic brilla.
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Roma-Verona 2-0 LE PAGELLE Totti: che regali da Florenzi e Destro! Keita è il professor White. Manolas: Benatia chi?
Il maliano si prende il centrocampo, Destro e Florenzi scardinano il bunker di Mandorlini.
DE SANCTIS 6,5: Un sabato tutt’altro che tranquillo per il Pirata che nel primo tempo deve dire due volte no a Gomez e ricorrere a più di una pastiglia Ricola per farsi sentire dalla difesa. Meno lavoro nella ripresa, ma deve sempre tenere la guardia alta per non finire ko.
MAICON 7: Più ala che terzino, nel primo tempo prova in tutti i modi a sfruttare i centimetri di Destro. Nella ripresa scende come una treno, sbaraglia tutte le fermate e va oltre il capolinea. Dunga, grazie di lasciarcelo qui. Altrochè rescissione, dategli il rinnovo.
MANOLAS 7,5: Protegge l’aerea, e pure Mbiwa quando il francese svirgola. Lascia la sua postazione senza una macchia, senza un foglio fuori posto. Maniaco della perfezione, finora non è riuscito a sbagliare nulla. Solo Toni lo costringe ad alzare l’asticella di difficoltà. Nessun problema. Benatia chi?
MBIWA 6,5: La sfida a Street Fighter con Nenè finisce per fargli perdere un paio di volte la posizione nel primo tempo e per un momento sale alto il rimpianto di non avere Castan e Astori. Nella ripresa però riprende la lancia e fa valere fisico e gomiti. La troppa irruenza lo porta di nuovo a qualche svarione, per fortuna c’è Manolas. Sfiora di testa il gol del vantaggio.
COLE 6: Sulla mediana contiene con esperienza Gomez, ma i tagli dell’ala veronese in attacco lo mandano in difficoltà. Quando Juanito lo lascia in pace, prova timidamente a farsi vedere davanti e fa valere il suo piede sinistro, ma nel secondo tempo è addirittura Nainggolan a cercare di dargli la scossa. Non è ancora Coca Cole, ma almeno una Sprite se la merita.
NAINGGOLAN 6: Non ha saltato un minuto di partita, e un po’ si vede. Sopperisce finchè può con la tecnica alla mancanza di fiato, ma la vista si annebbia quando spara verso la porta da 30 metri senza la minima speranza di trovare il gol e quando lo si vede incredibilmente sbagliare due passaggi di fila. Anche in mediana Obbadi lo fa dannare. Lui però non molla mai e si prende pure il primo coro della Sud. (82’ Paredes ng: esordio, fortunato)
KEITA 7,5: Sembra il dottor White di Breaking Bad: non sbaglia una formula e rende brillante ogni pallone che tocca.Se Strootman è la lavatrice, lui è la lucidatrice. Per non scomodare una divinità evitiamo di dire il nome, ma il suo gioco ricorda quello di un fenomeno della Roma anni ’80. Anche lui, umanamente, soffre la stanchezza ma ha una testa grossa così.
PJANIC 6,5: Quando si scambia il pallone con Totti all’Olimpico si sente il profumo del bucato. Il re e il Principe si trovano alla perfezione, ma stavolta dal cilindro non esce la magia giusta per abbattere il muro veronese. Ci pensa Florenzi. Resta il suo odore inebriante per tutto il campo. Miraleader.
DESTRO 7,5: Un capolavoro da centrocampo alla Totti che alza la sua media gol e fa alzare in piedi l’Olimpico. Poi quella corsa, l’abbraccio a Garcia, la vena che scoppia. Prima era funzionato l’asse con Maicon anche se si divora un gol dopo un quarto d’ora, poi ingaggia un duello tutto fisico con Moras. E’ più cattivo, è più stronzo. Questo ci voleva.
TOTTI 6,5: Sorensen e Gollini fanno di tutto per rovinargli la festa negandogli due volte il gol e intrappolando i palloni che il capitano prova a regalare ai compagni. Prova come al solito di gran classe, ma la torta messa in campo gli mette troppa fame e il capitano finisce per incaponirsi perdendo la pazienza. Auguri capitano, avrai tempo e modo di festeggiare. (65’ FLORENZI 7,5: solo un romano poteva fare il regalo più bello a Totti. La magia esce da Frodo, ancora una volta. E chi se ne frega se prende i cazzotti da tutta la squadra dopo il gol. Non sarà cool, ma è fottutamente bello. Sfiora pure il raddoppio)
LJAJIC 6,5: Quando il gioco si chiude in un fazzoletto è uno dei migliori, quando invece la Roma prova ad allungarsi resta un po’ all’oscuro. Stavolta ci prova con tutte le forze però, e spesso ci riesce in quella che finora è stata la sua migliore gara stagionale. Applausi quando esce senza polemizzare. Sta crescendo, si sta sgrezzando. (57’ GERVINHO 6,5: E’ il Tomba nero. I suoi slalom fanno ammattire la difesa veronese. E se sente il fomento del pubblico può fare di tutto)
GARCIA 7: Trova un osso veramente duro in Mandorlini e le prova tutte per non incappare nel primo pareggio stagionale. Indovina il cambio Florenzi, e si prende la sesta gioia compreso l’abbraccio di Destro. A Roma serve un sindaco, si candidi.
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