(di Francesco Balzani - ForzaRoma.info)Ottava vittoria nel big match: dura, sofferta, meritata. Ancora imbattuta la difesa e stavolta De Sanctis salva il risultato, Maicon è un trattore e a centrocampo si sogna con un super De Rossi e un Pjanic da favola. Attacco a secco, ma tanta corsa
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Roma-Napoli 2-0 LE PAGELLE De Rossi da finale dei Mondiali, Pjanic manda baci a Maradona, Maicon spacca tutto
(di Francesco Balzani – ForzaRoma.info) Ottava vittoria nel big match: dura, sofferta, meritata. Ancora imbattuta la difesa e stavolta De Sanctis salva il risultato,
DE SANCTIS 7: Volevate una parata da portierone? Eccola, su Pandev. Morgan resta in piedi fino all’ultimo e sporca il pallone. Poi non sbaglia un’uscita, una chiamata e chiude la porta a 495’ minuti. Napoli lo rimpiange, Roma se lo gode.
MAICON 7: Quando spinge il triangolino verde lascia le sgommate sul campo e sul petto degli avversari come al 67’ quando serve a Florenzi un pallone solo da spingere in porta. Non può farlo per tutta la partita però. In difesa regala sicurezza, muscoli e polmoni. E’ Maicon spacca tutto.
BENATIA 6,5: Il Napoli provò a soffiarlo alla Roma, lui soffia sulle volate di Insigne con qualche difficoltà in più rispetto alle ultime uscite. Il gigante marocchino però non si scoraggia, serra le mascelle e traccia la linea oltre la quale non si passa. Da applausi un recupero di tacco al volo.
CASTAN 7: Bastardo dentro, nel senso buono. Non bada allo stile, predilige la sostanza e contro Pandev ha la meglio. Fino alla mezz’ora quando tiene in gioco il macedone, e prega San Daniele per il gol sventato. Nel secondo tempo tiene alto il fortino
DODO’ 6: Parte carico a pallettoni a 152 giorni dall’ultima volta da titolare. Riccioli bagnati e gamba lunga ad attaccare gli spazi con Strootman a fargli da guardiano. In difesa però si vede meno di un controllore sulla metro e Garcia si sgola per tutto il primo tempo. Nella ripresa migliora e ripaga la fiducia del tecnico. Esame superato.
STROOTMAN 7: Si fa un mazzo così anche per coprire le intrepide discese di Dodò, ma non perde mai ago e filo per ricamare gioco con Totti, Pjanic e De Rossi. E’ la definizione perfetta di “uomo squadra”. Il compagno ideale che tutti vorrebbero avere. Vuole ripagare la Roma spicciolo per spicciolo? E’ già a buon punto.
DE ROSSI 8: Mastodontico, a tratti surreale, da finale mondiale. Il primo pericolo per Reina arriva da Capitan Futuro, ma lo stadio esplode quando recupera sulla linea un tiro di Pandev sporcato da De Sanctis. Tutto qui? Macché: porta la bandiera in trincea, abbatte avversari da cecchino implacabile, chiama i compagni sull’attenti. E intanto a Roma sono spariti tutti quelli che fantasticavano su barba o cazzate varie.
PJANIC 8,5: Lama bollente sulla tosta pastiera napoletana. La buca su punizione con una punizione alla Maradona, poi la tormenta bucherellando i pochi punti deboli di un centrocampo d’acciaio. Poi affonda col rigore e la prima doppietta in giallorosso. E’ lui che da armonia, è lui che suona la base. E’ lui l’uomo partita. Momento d’oro. L’urlo della Sud si sente anche Bosnia.
FLORENZI 6,5: Sembra che i suoi polmoni stiano per cedere da un momento all’altro, sembra che stia per cedere. Poi prende gli spinaci, come braccio di ferro e le suona anche Bruto Albiol. Da vecchie maniere la scivolata verso i fotografi al 75’. (80’Marquinho ng: partecipa alla festa)
TOTTI 6,5: Nella mezz’ora in cui ha giocato ha fatto brillare gli occhi anche a Maradona: colpi di tacco, aperture geniali, recuperi. Insomma tutto il meglio di Totti. Forse in troppi ne hanno parlato bene in settimana, anche chi non gli ha sempre voluto bene. (32’ Borriello 6,5: fa il gioco sporco nel primo tempo, ma gli mancano i lampi di Totti e il fiato di Gervinho. Nel secondo tempo si guarda l’avversario e si becca gli urli di Garcia. Poi si prende il rigore e riprende fiducia)
GERVINHO 7: Torna dall’Africa con qualche problema muscolare, ma all’inizio non se ne accorge nessuno. Appena prende il pallone l’Olimpico si esalta, gli avversari arretrano, la palla vola. Avvolge il gioco nelle sue trecce color carbone come una piovra. Poi usa la furbizia: entra Cannavaro, lo punta, gli fa prendere un giallo pesantissimo e si prende la punizione del vantaggio. Si arrende nella ripresa. (56’ Ljajic 6,5: Niente di fantasmagorico, ma si mette il coltello tra i denti e combatte coi compagni mettendo da parte la tristezza per l’ennesima esclusione)
GARCIA 9: “La fortuna è femmina, va presa”, diceva Machiavelli. Rudi un po’ fortunato nel primo tempo lo è, poi però mette la benzina turbo alla sua macchina perfetta che vola oltre i confini dell’immaginabile. L’exploit è riuscito. Va oltre gli infortuni, azzecca i cambi. Ottava vittoria, magia pura. Roma ti ama.
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