(di Francesco Balzani - ForzaRoma.info)Ancora una vittoria, senza sudare e con lo sguardo all’orizzonte verso la Juventus. Ljajic ritrova il gol, Strootman ribadisce la sua superiorità, Torosidis la sua duttilità, Benatia la sua sana ignoranza. Bene anche Dodò e De Rossi, troppo fumo da Gervinho.
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Roma-Livorno 3-0 LE PAGELLE Strootman alla Freddy Kruger, Destro ha trovato la cattiveria nel cassetto. Ljajic: finalmente il gol!
(di Francesco Balzani – ForzaRoma.info) Ancora una vittoria, senza sudare e con lo sguardo all’orizzonte verso la Juventus.
DE SANCTIS 6: E con questa siamo a sei giornate di riposo all’Olimpico se togliamo un riflesso da gatto su deviazione di De Rossi che lo costringe a dare lavare con un po’ d’acqua i guanti. Bravo anche coi piedi. Il Pirata non ammaina mai bandiera.
TOROSIDIS 6,5: L’usato sicuro, il classico titolare da panchina che hanno solo le grandi squadre. Il greco ripete la prestazione pulita, aggressiva ma garbata vista in coppa Italia con la Samp. Bravo nei tagli, razionale nelle discese. Gli manca solo di calibrare il cross e poi siamo a posto. Se Maicon non è al top, Garcia non è costretto a mettersi le mani tra i capelli.
BENATIA 7: Zero notizie di Paulinho all’andata, meno zero al ritorno. Il marocchino tratta la punta livornese come il manichino d’allenamento riducendone movimento e intenzioni al minimo. Ora fareste a scambio con Marquinhos? Paradossi del calcio.
CASTAN: 6,5 Sembra uno dei personaggi del film Guerrieri nella notte. Sguardo “ignorante”, maniere da duro e voce grossa. Insieme a Benatia forma una diga che solo il maremoto Juve è riuscito ad abbattere. Tra tre giorni gli si presenta l’occasione giusta per far capire che era solo un granello di sabbia nell’occhio. Peccato per l’ammonizione a 10’ dalla fine.
DODO’ 6,5: L’ombra di Bastos non lo spaventa e anche i tratti somatici sembrano indurirsi insieme ai tacchetti dei suoi scarpini. Comincia a crederci davvero ed ha eliminato dal suo repertorio quei fastidiosi passi di samba sostituendoli con uno spartito più lineare, più adulto.
STROOTMAN 7,5: Neanche Freddy Kruger mette così paura. Il povero Livorno finisce tra gli artigli del gigante olandese e ne esci straziato, distrutto. Dopo un inizio soft, Kevin decide di fare sul serio, realizza il suo primo gol in casa e con una bomba dai 25 metri mette a repentaglio l’incolumità dei raccattapalle dietro la porta. Nel secondo tempo concede ai livornesi di mettersi sotto le coperte per il terrore. Alta categoria e poi: non ride mai!
DE ROSSI 6,5: All’andata diede il via alla cavalcata giallorossa, al ritorno si accontenta di dirigere l’ennesima puntata vincente di Garcia con saggezza e serenità. C’è chi dirà: facile contro Greco e Mbaye. Ma è lui che la rende così facile. Neon partecipa all’ola finale, ma se la meriterebbe.
PJANIC 6: Scarica la versione 2.0 negli spogliatoi e dopo un primo tempo buonino fa vedere di cosa è capace andando vicino al gol in tre occasioni e alzando il tasso tecnico tra le linee. Gli manca ancora quella punta di acido che hanno i campioni. (69’ Nainggolan 6,5: Non butta un pallone, serve a Ljajic un paio d’assist, recupera e fa ripartire. L’avevano sequestrato in Sardegna, ma questo è uno da grande squadra)
LJAJIC 7: Fa il Florenzi con un quartino di classe in più e un po’ di corsa in meno. Gara complessa sua con l’onere di non sbagliare e l’onore di essere ancora titolare. Convince anche i più scettici con sacrificio e umiltà e coronando il tutto con il ritorno al gol che lo fa sbottare.
DESTRO 7,5: Quattro gol in sei partite, e sarebbero cinque se Castan non si fosse materializzato di fronte a Bardi. Ha trovato la cattiveria del bomber, ce l’aveva nascosta nel cassetto del comodino. Ma sarebbe ingeneroso parlare di lui come di un centravanti rozzo. Mattia fa vedere anche le sue doti di manovratore, assist man. Insomma un attaccante completo che ora ha ritrovato anche la forma. Il crack sta esplodendo. (79’ Totti 6: Gli bastano 10 minuti per far vedere chi è. Va pure vicino al gol)
GERVINHO 6: Prepara una gran cena, apparecchia pure bene, si veste elegante ma poi quando è il momento di sedersi a tavola gli si blocca la fame e lascia lì sul tavolo tre gol. Giocatore strano, a tratti affascinante, a volte irritante. Quando prende il pallone ci si chiede sempre cosa ne può uscire fuori. Stavolta solo tanto fumo. (65’ Florenzi 6: Anche con la vittima a terra, non smette di saltare sul ring)
GARCIA 7: Da quanto tempo non si andava allo stadio convinti di non perdere? Questa la vera dote del francese più amato della capitale. Dopo aver illuso, ha fatto i calcoli in vista della Juve risparmiando Totti e Florenzi. Scelta giustissima che ha permesso di rivitalizzare Ljajic e concedere ulteriore gloria a Destro. Giusti anche i cambi.
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