(di Francesco Balzani - ForzaRoma.info)Finalmente il derby, e ancora primo posto. I nomi dei migliori? Quelli dei romani Totti e De Rossi, poi l’eroe per caso Balzaretti che ci fa venire i brividi. Le discese di Maicon, i colpi di testa di Benatia, la verve di Ljajic, i dribbling di Gervinho. Oggi non ci sono peggiori in campo.
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Roma-Lazio 2-0 LE PAGELLE Totti: serve un altro rinnovo. Balzaretti giornata da eroe. De Rossi: lacrime e sudore
(di Francesco Balzani – ForzaRoma.info) Finalmente il derby, e ancora primo posto. I nomi dei migliori? Quelli dei romani Totti e De Rossi, poi l’eroe per caso Balzaretti che ci fa venire i brividi.
DE SANCTIS 6: Un’uscita così così nella ripresa e una preghiera quando Klose sbaglia da pochi centimetri. Negli ultimi minuti qualcuno gli passa una Halls strong per quanta voce ha perso. Ancora una volta porta inviolata.
MAICON 7: Deve sorvegliare Lulic e lo fa decisamente meglio dei suoi predecessori, nella ripresa accende il reattore e a quale punto è il bosniaco a doversi preoccupare. Sale e scende dalla fascia creando scompiglio e aizzando i compagni. Giocatore di un’altra stoffa, cuce attorno alla Roma quell’armatura che da tempo gli mancava.
BENATIA 7: Ha la faccia di uno che si è appena svegliato, ma è lui ad addormentare Hernanes e a far fare sogni tranquilli ai tifosi. Di testa è imbattile e quando c’è da uscire palla al piede non si lascia pregare. Personalità da vendere quella del marocchino.
CASTAN 6: Klose lo frega per la prima volta al 55’ e per fortuna della Roma il tedesco ha la mira fallata. Un’occasione a partita la concede sempre, ma per il resto è lucido e puntuale.
BALZARETTI 8: Spesso il derby ha protagonisti improbabili, quelli che magari non ti sogneresti mai. Ma Federico questo gol lo merita, lo desiderava, lo ha avuto. Una bomba che deflagra e fa esplodere le amarezze di un anno, che lo fa esplodere di lacrime. Fino a quel momento con Candreva era stato duello alla pari, in quel momento il suo nome è entrato nella storia dei derby come Cassetti, forse anche di più.
STROOTMAN 6,5: Garcia gli chiede di aiutare De Rossi in regia e questo gli toglie spocchia e brillantezza a centrocampo. Si vede meno rispetto al solito, ma è solido come una quercia.
DE ROSSI 8: Ha sofferto tanto da quel 26 maggio, ma stavolta in campo è freddo, glaciale. Resta dietro in trincea, alza il filo spinato su Hernanes e ad inizio secondo tempo prova anche a fare male a Marchetti di testa. Anche lui corre sotto la Sud con le lacrime agli occhi. Al 90’ segna il suo gol: un salvataggio da brividi su Ederson con un tacke all’inglese. Era da anni che sognava un giorno così.
PJANIC 7: Niente acuti, ma melodia semplice ed essenziale per gli equilibri di un centrocampo ben assortito. Calibra passaggi, indirizza palloni, tiene calmo il gruppo. Sapiente a soli 23 anni, brillante come pochi in serie A. (84’ Taddei ng)
FLORENZI 5,5 : Prova a emulare Totti ma i piedi non sono gli stessi. Quando torna a essere Florenzi la Roma ne guadagna un po’ in corsa, ma troppo in nervosismo. Si fa ammonire, sbaglia passaggi elementari. Insomma non è il solito e se ne accorge anche Garcia che lo cambia dopo 5 minuti dall’inizio della ripresa. (50’ Ljajic 7,5: Il suo ingresso cambia la partita. L’intesa con Totti è perfetta e coi piedi parla 5 lingue. Peccato per un paio di errori sotto porta, ma si rifà col rigore e il quarto gol alla Lazio)
TOTTI 9: Come festeggiare al meglio il rinnovo? Con un derby così: assist (anche quello del gol di Balzaretti), colpi di tacco, tanti colpi alle caviglie presi e tanti litri di sudore versati. Provoca anche l’espulsione di Dias poi offre caviale a volontà. Tre anni fa un telecronista inglese urlava: “il Re di Roma non è morto”. Oggi che direbbe? Ha quasi 37 anni, ma nessuno se ne accorge. Leggenda, forse altri due anni di contratto non bastano. (88’ Borriello 6,5: si becca il rigore e sfiora il gol)
GERVINHO 6,5: Parte titolare contro tutti i pronostici, e contro tutti i pronostici è concreto sia nel far ripartire la manovra che nell’attaccare gli spazi. Al 30’ riveste i panni del mangia gol e sbaglia di testa da pochi passi, si ripete nella ripresa ma è un contropiedista nato e se invece di tirare servisse i compagni può diventare arma micidiale.
GARCIA 8: Nel primo tempo trova una Lazio costantemente sotto palla e questo non facilita il suo gioco, nella ripresa il solito Bompard scende negli spogliatoi e da quel momento è tutta un’altra Roma. Azzecca i cambi e i tempi in cui chiedere alla squadra di salire. Era da 50 anni che un allenatore giallorosso non vinceva le prime 4 di campionato. Viva la Francia.
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