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Roma-Lazio 2-0 LE PAGELLE: Nainggolan a cresta dura. L’amore è Dzeko. Gervinho balla su Formello

Il derby resta nella Roma che conta e la Roma resta in scia chiudendo il ciclo terribile con la vittoria nel derby di plastica, quello senza curve e senza romani in campo (fino all’ingresso di Florenzi)

Francesco Balzani

Il derby resta nella Roma che conta e la Roma resta in scia chiudendo il ciclo terribile con la vittoria nel derby di plastica, quello senza curve e senza romani in campo (fino all’ingresso di Florenzi) ma con un Gervinho spaziale e un Dzeko decisamente presentabile. Da scorticarsi le mani anche la gara di Manolas e Nainggolan, bene pure Vainqueur e Falque. Unico in ombra Salah uscito per un pestone killer di Lulic.

SZCZESNY 6,5: Esce a basso ventre dopo un quarto d’ora su Candreva, poi bacia la traversa colpita da Anderson e fa salire l’ansia ai pochi presente coi soliti giochini coi piedi. Nella ripresa sorveglia l’area con un paio di uscite d’alta qualità e tanta tranquillità. La Roma non subisce gol, era da Frosinone. Ora strappino pure quel fotogramma dentro gli spogliatoi di Formello.

TOROSIDIS 6,5: Sarà che ad Atene era abituato a giocarne tre, ma il vecchio Toro al derby non tradisce mai. Ha di fronte a sè il cliente più duro (Anderson) e sa perciò di dover restare basso e guardingo. Ci riesce per buona parte dei novanta minuti anche se con Keita Balde prende un paio di spaventi evitabili.

MANOLAS 7,5: E’ Leonida nelle Termopili. Lontano da casa, con negli occhi il verde dei giardini di Naxos e l’azzurro del mare greco, senza tifosi alle sue spalle e con tante assenze davanti. Davanti non ha di certo Re Serse, ma una schiera di brutti e cattivi ceffi. Si batte come un leone sia contro Djordejevic sia contro Klose. Sempre in campo, sempre tra i migliori e quando recupera su Anderson senza commettere rigore ci riviene in mente Benatia.

RÜDIGER 7: Molto più chiara che scura stavolta la prova di Antonio da Berlino. Salvataggio su Djordjevic a parte, il difensore si cala alla perfezione nei panni dell’uomo nero e fa scappare . Non è stato eroe per caso come Mbiwa, ma non più un caso che giochi lui al posto di Castan.

DIGNE 6: Unico piede delicato in mezzo a tante face poco raccomandabili è più impegnato a frenare Candreva che a scodellare cioccolatini per Dzeko. Sbaglia qualcosa, ma nel complesso sono più le cose positive. CI prova pure su punizione.

NAINGGOLAN 7,5: Capitano per caso, guerriero per vocazione. Nel giorno in cui restano fuori Totti, De Rossi, Florenzi e Keita è lui a guidare la Roma nel derby più freddo della storia. Rischia di entrarci lui, nella storia dei derby, quando colpisce un palo dai 25 metri. Si fomenta e trasforma una sgangherata banda di esordienti in una gang di harleysti mettendoci dentro pure l’assist per Gervinho. A cresta dura.

VAINQUEUR 6,5: Le sensazioni toscane erano azzeccate. Lo sconosciuto venuto da Mosca prende la cabina di De Rossi e sfodera una prestazione pulita, di sostanza e sacrificio al cospetto di Biglia, uno dei migliori nel ruolo. Se lo aspettavano in pochi, di sicuro Garcia che forse poteva schierarlo anche a San Siro. (72’ Keita 6: venti minuti di valeriana utili ad addormentare il risultato)

IAGO FALQUE 7: Ago della bilancia e pendolo inesauribile, basti controllare il contachilometri a fine partita. E’ lo spagnolo a portare cibo agli affamati e sostegno ai bisognosi senza curarsi del successo personale. Tutta quella corsa non gli toglie lucidità: percentuale altissima di passaggi riusciti e un bell’assist per Gervinho.

SALAH 5,5: Nel primo tempo è il meno ispirato del tridente, nella ripresa esce quasi subito per un pestone sulla caviglia da rosso di Lulic che gli impedisce di mettere la dose di spezie su una gara abbastanza sciapa e preoccupa non poco. Allah sia con lui. (57’ Florenzi 6,5: Unico italiano tra i giallorossi gioie e sofferenze in panchina, poi entra col polpaccio pulsante al posto dello sfortunato Salah. Sa di non poter spingere troppo, ma quando lo fa Lulic si fa il segno della croce. E che finezze nel finale)

GERVINHO 8: Balliamo sul mondo con Gervais. Oggi, tra i due esterni, è lui di turno. L’ivoriano mette sulla spalla lo stereo e col solito ritmo mette in confusione mezza Formello. Anche Tagliavento che evita a Gentiletti un secondo giallo grosso come una casa e Dzeko che si divora due gol su due assist da cavallo pazzo di Gervais. (80’ Iturbe ng: dieci minuti di scivolate in mezzo al campo)

DZEKO 7: L’amore è Dzeko, anche per Tagliavento che vede il rigore sul bosniaco dentro l’area. Il bosniaco non si commuove e mette il timbro sul suo primo derby italiano rompendo un digiuno che in campionato durava dal 31 agosto. Edin non è sazio e si mette a rosicchiare minuto dopo minuto la porzione di campo divisa da Gentiletti e Mauricio. Peccato inforchi male a mezzo metro da Marchetti e a porta vuota sul finire del primo tempo. Nella ripresa resta a guardare le sgroppate di Gervinho.

GARCIA 7,5: Chiude un ciclo terribile col saldo in attivo. Imbattuto nei derby, non ha bisogno di riportare la chiesa al centro del villaggio ma riporta la Roma in scia dell’Inter nel giorno in cui manca mezza squadra. Vincente lo schieramento con Iago Falque a fare il “tutto” e Vainqueur davanti alla difesa. Nella ripresa un po’ perché obbigato (vedi Salah), un po’ per bravura indovina tutti i cambi. Il derby è roba sua.