(di Francesco Balzani - ForzaRoma.info)Ultima in casa con beffa finale per la squadra di Garcia. Dietro la lavagna Bastos, per il resto gara con tanto furore e sudore. Bene il debuttante Skorupsky e Pjanic, fresco di rinnovo. Totti si perde nel duello con Chiellini mentre De Rossi esce dopo 54’.
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Roma-Juventus 0-1 LE PAGELLE Skorupski: bravo e bello. Totti casca nella trappola di Chiellini. Pjanic: prima firma, poi disegna.
(di Francesco Balzani – ForzaRoma.info) Ultima in casa con beffa finale per la squadra di Garcia. Dietro la lavagna Bastos, per il resto gara con tanto furore e sudore.
SKORUPSKI 7: Esordio in campionato davanti a 60mila spettatori contro la squadra più forte, niente male. Ma al polacco non tremano le gambe. Prima si oppone a Llorente, poi esce con tempismo e senza sbavare mai il foglio, infine si oppone con un prodigio su Lichsteiner. Sul gol non può nulla. E’ bravo oltreché bello.
TOROSIDIS 5,5: Protagonista silenzioso il greco. Uno che suda, lotta, si adatta e quando può prova pure a fare male. Ci prova anche oggi ma quando il pallone entra in rete, aveva già sbattuto contro il braccio di Toro. Nella ripresa invece è Storari a negargli la gioia del gol. Tanta sfrontatezza non gli costa grandi errori in difesa anche se Asamoah lo mette in difficoltà. Poi il pasticcio nel finale quando si perde Osvaldo, proprio lui no.
BENATIA 6,5: Sfida tra giganti con Llorente che finisce con lividi, ferite e la porta giallorossa inviolata. Il marocchino torna titolare dopo un mese e fa capire perché mezza Europa lo segue. Concede le briciole allo spagnolo e quando può sale palla al piede in cerca di gloria. I due colossi si sfidano nel secondo tempo anche in un testa a testa senza conseguenze. Esce stremato. (70’ Toloi 5,5: entra lui e la difesa balla, e la Juve segna)
CASTAN 6: Quando vede bianconero di solito gli si appanna la vista, ma stavolta usa le lenti a contatto per guardare da vicino i movimenti di Tevez. Il talento argentino gli sfugge un paio di volte (sfuggirebbe a chiunque) e quando decide di tenere palla bisogna chiamare la Nato, ma nel bilancio finale del match è in attivo. La domanda nasce spontanea: perché Henrique sì e lui no al mondiale?
BASTOS 5: Terzino non è, e questo lo avevamo capito da un po’. Garcia però ci riprova e concede forse l’ultima vetrina casalinga al brasiliano che dimostra di avere qualità, ma poca adattabilità a un ruolo che non gli appartiene più. In difesa balla e anche quando prova a scendere gli manca lucidità e spara alle stelle un paio di palloni che meritavano ben altri trattamento. Nel finale si fa male, ma sembra non sia convinto nemmeno di questo. Proprio dalla sua parte arriva il cross per il gol. Bocciato.
NAINGGOLAN 6: Doveva trovarsi di fronte Vidal, gli capita Padoin e la vita diventa più facile. Solito dinamismo unito alla giusta dose di cattiveria agonistica e il belga mette in cassaforte un’altra prestazione sufficiente anche se nel finale molla il freno pure lui. Cerca anche il gol ma il solito Storari si fa bello sotto la Sud dopo un anno di panchina.
DE ROSSI 6: Onora l’ultima uscita casalinga con discrezione e saggezza tattica senza farsi prendere dalle emozioni e concedendo poche sgroppate a Pogba. A dire il vero Daniele si vede poco, ma visti i precedenti con la Juve va bene così. Si arrende nel secondo tempo per un problema fisico, piccolo per fortuna. (54’ Taddei: si è parlato tanto di Zanetti ma ieri probabilmente all’Olimpico si è consumato un altro piccolo dramma sportivo. Rodrigo, infatti, potrebbe non restare e Garcia gli concede l’ultimo inchino. Solita classe, solito sacralità)
PJANIC 6,5: Scende in campo con la penna usata per il rinnovo ancora in mano e ne approfitta per scrivere un paio di poesie nel silenzio inquietante dell’Olimpico. Chi non è abituato all’arte come Chiellini risponde con la volgarità del turpiloquio, m ail bosniaco non è nato nella bambagia e restituisce pan per focaccia. Bravo anche in fase di copertura dopo l’uscita di De Rossi.
GERVINHO 6,5: Il mondiale è vicino, il suo lo ha fatto abbondantemente in questa stagione ma la freccia nera non è mai sazia e decide di mandare ai matti di nuovo la difesa dei campioni d’Italia soprattutto nel primo tempo quando con due folate partorisce le due azioni più pericolose della Roma in questa partita. Una la spreca Destra, una la butta via lui. Nella ripresa cala.
DESTRO 5,5: Torna dopo 4 turni di stop e ha talmente fame che gli cade dalle mani il primo dolce fornito da Gervinho. Poi vaga per il campo rimediando qualche botta da Chiellini e compagni e tanti palloni sfiorati. Poteva andare meglio, ma dopo un mese ai box non è facile ritrovare il ritmo partita. Merita il mondiale, sia chiaro. (80’ Florenzi 5,5: impegna Storari, prova ad esaltare lo stadio, cerca di frenare il pallone che arriva sui piedi di Osvaldo. Tanti buoni propositi)
TOTTI 5,5: Chiellini lo stuzzica e lo legna senza rispetto. Il capitano tiene la calma, si adatta al clima da battaglia e pur senza le solite magie tiene alta la squadra e prova a far male a Storari da fuori area. Nel finale si vendica e rifila un calcione al difensore che poteva essere punito col rosso. Peccato, si rovina una festa che meritava.
GARCIA 6: Ci teneva tanto e in campo si è vista anche la sua verve, ma il risultato finale è impietoso e fa capire ancora una volta la differenza tra una squadra vincente e una che lo deve diventare. La beffa non oscura una grande stagione e una partita giocata alla pari col nemico Conte, ma non si molla mai. Nemmeno a tempo scaduto
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