(di Francesco Balzani - ForzaRoma.info)Nella partita più bella della stagione non poteva non brillare la stella di Totti, ma a disegnare magie è anche Pjanic mentre Bradley e Piris ripagano la fiducia di Zeman che lascia di nuovo fuori De Rossi e ripropone un Tachtsidis appena sufficiente. In attacco Destro si sbatte, ma sbaglia anche tanto.
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Roma-Fiorentina 4-2 LE PAGELLE Totti e Pjanic che magìe. Bradley non molla un centimetro
(di Francesco Balzani – ForzaRoma.info) Nella partita più bella della stagione non poteva non brillare la stella di Totti,
GOICOECHEA 6: Bocciatura definitiva per Stekelenburg e promozione per questo ragazzo uruguaiano che non demerita, né stramerita. In occasione del primo gol si ritrova quattro avversari a tu per tu, poi è bravo a smanacciare su Roncaglia. Nella ripresa dopo il gol imparabile di El Hamadoui soffre più il freddo che gli attacchi viola fino al 87’ quando prima salva su Seferovic poi sbaglia un’uscita che mette l’ansia a tutto lo stadio.
PIRIS 6,5: La sua migliore partita da quando è in Italia. Sarà il gelo da Transilvania, ma il vampiro addenta qualsiasi avversario gli si presenti davanti che sia Pasqual, Cuadrado o Toni e strappa i primi e convinti applausi della Sud.
MARQUINHOS 6,5: Il gelo dell’Olimpico non lo spaventa, nè la fama di Toni che davanti a questo ragazzino di 18 che potrebbe essere il figlio deve sudare 7 camicie prima di toccare un pallone. Banti gli annulla anche un gol. Meno appariscente di altre volte, ma sempre presente.
CASTAN 6,5: Pronti via mette a segno il primo gol di un difensore della Roma in questa stagione, non è altrettanto spietato in difesa in occasione dei due della Fiorentina ma in una partita a mille all’ora ci sta. A 5’ dalla fine si oppone a un tiro a botta sicura di Cuadrado.
BALZARETTI 6: Contro l’amico Cassani non ha troppo lavora da fare, ma lo svolge senza patemi. L’errore sul gol di El Hamadaoui però è evidente e in fase di spinta è spesso confusionario.
BRADLEY 7: Primo tempo da Capitan America: lotta su ogni pallone e nella sfida tra teste lucide con Borja Valero la spunta lui. Nella ripresa cala leggermente, ma mantiene comunque il controllo della posizione e crea anche un paio di grattacapi alla difesa viola.
TACHTSIDIS 6: Il primo gol è suo per tre quarti e fa bene a festeggiare. Poi lotta, combatte ma sbaglia anche parecchi appoggi e in alcune occasioni fa rimpiangere De Rossi. Comunque in crescita. (65’ DE ROSSI 6: In ritardo, ma eccolo di nuovo in campo. Fa legna e non si tira indietro anche se fa venire i brividi all’Olimpico con un colpo di testa che serve involontariamente Borja Valero)
FLORENZI 6: Lavoro oscuro e dispendioso per il centrocampista fin qui più utilizzato da Zeman. Stavolta si inserisce meno, ma solo perché ha il suo bel da fare con Aquilani e Borja Valero. La fatica si fa sentire e Zeman lo capisce. (65’ PERROTTA 6: L’eco degli applausi di Siena è ancora forte. SuperSimo dà il solito apporto anche oggi e dà il via all’azione del 4-2)
PJANIC 7,5: I suoi piedi decantano poesie maledette come i fiori di Baudelaire tanto che Olivera (sempre lui) cerca di romperglieli con la prosa scarna del centrocampista mediocre. Il ruolo di esterno d’attacco comincia a piacergli e tutti i pericoli per la porta viola arrivano dalle sue magie.
DESTRO 6: L’ennesima promozione gli dà forza e sicurezza. Destroyer prende a sportellate gli avversari, incita i compagni e dialoga con Totti come se si conoscessero da anni. Sotto porta però tutta quella cattiveria si trasforma in paura e non riesce a trovare la zampata vincente. In alcuni frangenti pare il DelVecchio di 14 anni fa. (73’ OSVALDO 6,5: Fa quello che non ha fatto Destro. Venti minuti, un gol facile ma pesante. Mica male come media)
TOTTI 8: Nella festa dell’Immacolata bisognerebbe ringraziare mamma Fiorella. Duecentoventuno gol (l’ultimo da 35 metri con partecipazione di Viviano), la media più alta della serie A, il record di assist e tiri in porta. Ma non basta: corre più di tutti, prende calci, regala due gol ai compagni e fa salire la squadra. A 36 anni. Le parole sono finite, ora fategli una statua.
ZEMAN 7,5: Firma il poker di vittorie consecutive e risolleva definitivamente una Roma che sembrava finita sotto la cenere. Scelte coraggiose nella partita più importante. Fuori De Rossi e Osvaldo, la sua Roma non lo tradisce e disputa una partita dai ritmi altissimi. Se Destro sfruttasse tutte le occasioni, il risultato sarebbe ancora più pesante. La mano del boemo, ora, è evidente
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