Terza di fila, con fatica e qualche paura visto il primo tempo orribile della squadra di Garcia. Nella ripresa ci pensano i piedi buoni di Pjanic a colorare l’aperitivo offerto da De Rossi: 500 gare con la Roma e un gol di testa che fa rilassare tutti. Al tris ci pensa Salah autore di una gara intelligente e faticosa. Ancora conferme da Digne, un po’ sottotono Florenzi e Iago Falque. Gervinho si divide: primo tempo da dimenticare, secondo con le trecce al vento.
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Roma-Empoli LE PAGELLE: Pjanic, arrendetevi tanto è sempre gol. De Rossi: bella festa, ma ridategli la Sud
Terza di fila, con fatica e qualche paura visto il primo tempo orribile della squadra di Garcia. Nella ripresa ci pensano i piedi buoni di Pjanic a colorare l’aperitivo offerto da De Rossi: 500 gare con la Roma e un gol di testa che fa rilassare...
SZCZESNY 5,5: Sicuro a sfiorare il pericoloso coi piedi, praticamente inoperoso con le mani se si escludono un paio di uscite di rappresentanza. Sul gol della bandiera di Buchel poteva indurire un po’ di più i guantoni. E poi per la nostra salute eviti certe uscite fuori dall’area.
TOROSIDIS 6: Un decaffeinato bevuto dopo una notte di lavoro. Ti da il sapore, ma non risolve la situazione. Resta basso, fa il suo contro Mario Rui ma ruba raramente l’occhio. Comunque salutare.
MANOLAS 6: Parte con un errore di impostazione, recupera sfoggiando il fisico e prendendo a spallate Maccarone. Non balla il sirtaki come a Palermo, ma non sembra nemmeno il colosso di Rodi visto col Barcellona. Sul gol dell’Empoli permette a Pucciarelli di girarsi con troppa facilità e nel finale pare troppo rilassato.
CASTAN 6: Contro Toni aveva sofferto le pene dell’inferno, contro Maccarone torna a guardare il cielo con maggiore speranza. Un paio di anticipi da amarcord e qualche disattenzione fisiologica che non grava troppa sul bilancio. Il secondo ritorno è più convincente, ma nessuna illusione: c’è ancora da lavorare.
DIGNE 6,5: La fascia sinistra ormai ha l’accento francese anche se oggi non era difficile zittire Zambelli. Fa tutto quello che un terzino moderno deve saper fare: punta il fondo senza scoprirsi le spalle, cross tesi e buon lavoro in diagonale. Cominciamo a pensare al riscatto.
FLORENZI 6: Il totoruolo stavolta dice centrocampo. Come a Palermo, ma senza trovare subito il lampo. Prova così gradualmente a brontolare al limite dell’area creando gli unici pericoli di un primo tempo moscio. Nella ripresa dosa le energie tra le linee e assicura a Torosidis una vita facile ma resta sulle sue. (79’ Vainqueurng)
DE ROSSI 7: Cinquecento partite, una delle tante giocate a fronte alta da Capitan Futuro davanti a una difesa ballerina. Una delle poche senza la sua Curva alle spalle. La onora come solo i campioni sanno fare: col gol di testa che chiude la partita e non può essere festeggiato sotto la Sud. Altre cinquecento di queste partite, alla faccia di chi ti vuole male.
PJANIC 7,5: E’ più infallibile lui su punizione che un qualsiasi attaccante della serie A su calcio di rigore. Una sentenza senza appello che sblocca una partita più brutta delle maglie di Salvini. Non contento confeziona l’ennesimo assist, stavolta da angolo. Prima della solita Mirabilia un ragazzino di colore di nome Diousse e l’ex Paredes gli avevano reso la partita più dura del previsto. Comunque decisivo, ancora una volta. Consacrato. (68’ Uçan 6: la sensazione è sempre buona anche se sbaglia due appoggi facili. Speriamo diventi realtà)
FALQUE 5,5: Stasera è sembrato come uno di quei cantanti dei talent: è ordinato, ha la voce ma gli manca l’originalità, la follia. Esce dopo essersi guadagnato la punizione sblocca match, una delle poche cose belle di questa sera. (55’ Nainggolan 6,5: entra per dare una scossa rock, ma pochi secondi dopo arriva l’assolo di Pjanic e si limita a rollare le bacchette sulla batteria alzando il ritmo della gara)
GERVINHO 6: Resta mezz’ora in fuorigioco prima di divorarsi un gol a due passi da Skorupski. Ogni manovra offensiva della Roma punta a far alzare le treccine dell’ivoriano che cerca continuamente la profondità senza trovare però la giusta intensità. Nella ripresa si aprono le praterie e lui corre che un piacere regalando a Salah un pallone solo da spingere dentro.
SALAH 6,5: Meno violino e più tamburo per l’egiziano che mette da parte per una serata la voglia di stupire sostituendola con un lavoro tattico che permette a Gervinho di avere più terreno fertile. L’ivoriano ricambia il mazzo con l’assist per il 3-0. Quarto gol di Salah in giallorosso, un poker niente male.
GARCIA 6: Deve ringraziare ancora una volta i colpi dei singoli. Prima della magia di Pjanic infatti la sua Roma aveva balbettato contro un Empoli ordinato ma decimato dalle assenze. Sbloccato il risultato, come capitato con Carpi e Palermo, si va sul velluto sfruttando le ripartenze e la velocità di quei due là davanti. Terza vittoria di fila, conta questo.
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