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Roma-Chievo 3-0, LE PAGELLE Totti: 60 minuti da orgasmo. Ljajic e Destro: gol e sacrificio. Nainggolan Iron Man

In difesa funziona anche la coppia Mbiwa-Astori mentre davanti c'è Totti che illumina Destro e Ljajic

Francesco Balzani

Dopo la beffa torinese, la Roma di Garcia torna a vincere e convincere. E lo fa chiudendo la gara dopo appena trenta minuti. In difesa funziona anche la coppia Mbiwa-Astori, a centrocampo Nainggolan non si risparmia mentre davanti è Totti illumina Destro e Ljajic.

DE SANCTIS 6,5: Il pirata per 25 minuti diventa Capitano. Meritatamente, per quello che dice e per quello che fa in campo. Anche oggi chiude la porta a tre mandate e pur non rischiando molto, non sbaglia una virgola. Ce ne fossero come Morgan.

MAICON 6: Se Sardo e Biraghi si mettessero uno sulle spalle dell’altro forse potrebbero infastidirlo, ma presi singolarmente gli producono meno problemi di una zanzara cieca. Il colosso non infierisce, fa il suo entrando come al solito in più di un’azione offensiva della squadra di Garcia.

MBIWA 6,5: Quando è arrivato c’è chi scherzava su cognome e pettinatura. Ora tutti si ricordano come si chiama, e rischia pure di lanciare una moda. Annulla le velleità anonime di Maxi Lopez e Paloschi usando fisico e senso della posizione. Ricordate Wesley Snipes in Dredd? La differenza è che alla fine vince Yanga.

ASTORI 7: Riparte da dove aveva terminato. Gara lucida, senso dell’anticipo e niente fenomenate inutili. Dei quattro dietro è forse il meno affascinante, ma uno dei più affidabili. Ora chi gioca al fianco di Manolas contro il Bayern?

COLE 6,5: E’ come quegli amici che si fanno sentire meno di altri, che magari non parlano a voce alta, ma che quando servono c’è sempre. Gara all’inglese, con tazza di the in mano e vestaglia di raso indosso. Qualcuno preferiva Dodò, paradossi di questa città.

NAINGGOLAN 6,5: Visti i chilometri percorsi in questi primi 50 giorni, potrebbe partecipare all’Iron Man. Il belga sembra giocare con la musica dei Race against the Machine e in meno di mezz’ora butta fuori dal saloon Cofie e Radovanovic. (88’ Uçan ng: finalmente, anche se poverino aspetta 10 minuti per entrare)

DE ROSSI 6,5: Il vessillo numero 16 torna a sventolare in trincea e basta per spaventare i timidi attaccanti veronesi. Capitan Futuro, seppur ancora non al top della condizione, è sempre al posto giusto nel momento giusto. Quella di oggi è solo un’esercitazione prima della grande sfida ai tedeschi di martedì quando non basterà alzare lo stendardo.

PJANIC 6,5: Il Principino si alza il bavero dopo 5 minuti e mette sulla testa di Destro il primo gioiello della partita. Occhio però a pensare che sia delicato e gentile come quello delle fiabe Disney. Mire sa anche usare le maniere forti quando serve . (69’ Paredes 6: entra a giochi finiti, ma l’impegno non manca. La tecnica neppure)

LJAJIC 7: Il gol è una delizia, ma i veri applausi Adem li merita per il gran lavoro di copertura che non manca neanche nella ripresa sul 3-0 per la Roma. Un diamante che sa essere anche pietra. Garcia sta riuscendo a far sbocciare anche lui.

TOTTI 7,5: Pavel Nedved alla sua età era in fila davanti Vinovo per consegnare il curriculum e chiedere un posto da dirigente. Aveva smesso già da tre anni di giocare, due anni prima sfidava il Rimini e l’Albinoleffe in serie B. Totti, a 38 anni e una manciata di giorni, segna il suo terzo gol consecutivo e lontano dalle nebbie becere del Piemonte, ritrova il sorriso perso alla Juventus Stadium e sfodera colpi di classe e doti fisiche extra terrestre. Se i bambini credono agli Avengers e ai super eroi, è solo merito suo. (60’ Florenzi 6: quando entri al posto di sua Maestà, riesce difficile rubare l’occhio)

DESTRO 7: Conte si prenda Zaza e tenga Mattia ancora in panchina se questi sono gli effetti. Segna un gol ogni volta che si allaccia gli scarpini. Stavolta lo fa con una torsione di testa dopo un movimento a liberarsi degno del miglior Vieri. Una volta timbrato il cartellino non fa come i ministeriali. Lavora, suda e lotta per i compagni. Nella ripresa si arrabbia anche con Ljajic per un assist mancato, segno che non si accontenta.

GARCIA 7,5: Uno dei pochi che alle parole spesso fa seguire i fatti. Il suo branco di lupi sbrana la preda in meno di mezz’ora. Non facile dopo i 15 giorni di fuoco appena passati. L’attacco “pesante” fa registrare il sold out di gol, il centrocampo non tradisce e in difesa cambiano le coppie ma non il risultato. Unico appunto? Forse poteva risparmiare a Nainggolan un po’ di minuti in più. Inezie.