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Roma-Bologna 5-0 LE PAGELLE Gervinho porta il sole all’Olimpico. Benatia venditore di tappeti volanti

(di Francesco Balzani – ForzaRoma.info) Applausi, solo applausi per la sesta vittoria della straripante Roma di Garcia. Il successo ha il volto sorridente dell’Africa: di Gervinho e Benatia.

Redazione

(di Francesco Balzani - ForzaRoma.info) Applausi, solo applausi per la sesta vittoria della straripante Roma di Garcia. Il successo ha il volto sorridente dell’Africa: di Gervinho e Benatia.E quello dei ritrovati Balzaretti e De Rossi. Poi Totti, ma lui lo conosciamo bene.

DE SANCTIS 6,5: Il primo brivido arriva dopo 37 minuti, ma soffre più i brividi della pioggia che quelli dell’attacco bolognese. Ancora una volta serranda abbassata in faccia all’avversario e tonsille usurate dalle urla.

TOROSIDIS 7: Prende per i riccioli Diamanti, si beve Laxalt come fosse un tranquillante, insomma non sbaglia nulla. Al ritorno in campo dopo 4 mesi non era facile mantenere alta la concentrazione e non far rimpiangere Maicon. Il greco ci è riuscito.

BENATIA 8: Vende tappeti sì, ma sono volanti per chiunque si avvicini alla sua area e per lui che prende il volo in quella bolognese e in spaccata realizza il secondo gol di fila umiliando il povero Curci. .

CASTAN 6,5: Con un compagno di reparto così sembra tutto più facile, ma il brasiliano non si culla sugli allori e usa le tenaglie per arginare Cristaldo e chiunque passi dalle sue parti. Nel secondo tempo non si scompone neanche davanti all’acquazzone.

BALZARETTI 7,5: Ci ha preso gusto e dopo 10 minuti prova a bissare la gioia del derby senza fortuna, poi si piazza su Konè e non sbaglia una virgola. Nel secondo tempo si prende anche gli applausi di Totti per un lancio calibrato da 30 metri. Ha ripreso coraggio, ora è quel terzino ammirato agli Europei. Ora è tutta un’altra storia.

PJANIC 7: Ha una sacca piena di armi. Usa l’ascia dopo 7 minuti su punizione, poi passa al fioretto per torturare i centrocampisti del Bologna che appena 4 giorni fa avevano avuto vita facile sui colleghi del Milan. E’ questo che il centrocampista che tutta Europa vuole e che la Roma non deve mai e poi mai lasciarsi scappare.

DE ROSSI 7: Sotto lampi, tuoni e fulmini sembra Leonida, il guerriero spartano, la realtà è che stasera è sembrato tutto fin troppo facile per uno dei migliori centrocampisti del mondo che davanti alla difesa non concede spazio neanche per uno spillo e che fa ripartire l’azione come un regista consumato. Si concede lui la libertà di un paio di uscite oltre il centrocampo nel secondo tempo, ma non è fortunato.

STROOTMAN 7: Fisico da buttafuori, piede da artista. L’olandese dipinge calcio come Van Gogh: pennellate forti, decise, mai banali. Vuole ripagare la Roma per i soldi spesi? Il salvadanaio già comincia a pesare. (22’st Taddei 6: sempre prezioso)

FLORENZI 7: Giusto il tempo di rifiatare una partita, ed eccoli qui: affamato, inesauribile e stavolta anche lesto Sandrino. Il primo gol stagionale nei primi 45’ della Roma ha la sua firma. Per il resto della partite torna a portare borracce piene d’acqua fresca ai reparti. Cala un po’ alla distanza, e ci mancherebbe pure.  (33’st Borriello ng: Ha una voglia di gol che se lo divora)

TOTTI 7: Semplicemente stupefacente. Immaginate un tifoso inglese o giapponese che accende la tv e vede la partita. Chi è quel dieci? Totti? A 37 anni? Sì, lui. Gli manca solo il gol, ma il resto del repertorio lo sfodera tutto in meno di mezz’ora. Dovrebbe diventare il testimonial di prodotti contro l’invecchiamento: ne venderebbero a milioni.

GERVINHO 8: Alla faccia di chi lo prendeva in giro (e che oggi in attacco aveva solo Floccari), l’ivoriano non solo crea scompiglio appena agita i suoi pochi capelli al vento ma sotto porta stavolta è un cecchino implacabile. Dopo il gol si diverte a far ammonire mezzo Bologna, poi la perla che riporta il sole all’Olimpico e fa esplodere la Sud. Altra vittoria di Garcia (19’st Ljajic 6,5: Un gran bel dessert a fine pasto. Peccato vederlo così poco, ma chi togliere?)

GARCIA 9: Ha infranto l’ultimo tabù, la sua Roma ha segnato un gol nel primo tempo. Poi è diventato ingordo e ne ha voluti altri due. Scherzi a parte, ha costruito una macchina fin qui perfetta. Sesta vittoria di fila e un primo posto che ora comincia a diventare un’abitudine. Dopo aver rimesso la chiesa al centro del villaggio, ha riportato anche tanti tifosi allo stadio. Applausi.