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Roma-Bayern Monaco 1-7 LE PAGELLE, De Rossi e Manolas travolti dai Panzer, Totti rivive l’Old Trafford. Garcia, che umiliazione

La notte dei 70 mila si trasforma in un incubo che si materializza dopo appena 36 minuti e annichilisce una squadra incapace di reagire.

Francesco Balzani

Il buio all’Olimpico. La notte dei 70 mila si trasforma in un incubo che si materializza dopo appena 36 minuti e annichilisce una squadra incapace di reagire. Tutti male, si salva solo Gervinho. Niente altro da dire, sarebbero solo parolacce.

DE SANCTIS 4,5: Bucato da tutte le parti. Non è solo colpa sua, ma se si merita i complimenti quando la Roma non subisce gol oggi non può che essere criticato. Il Pirata ammaina la bandiera, la nave affonda e ora bisognerà reagire.

TOROSIDIS 4: Scelto all’ultimo per il forfait di Maicon. La differenza tra il brasiliano e il greco si capisce dopo soli 8 minuti quando Toro manda in angolo un pallone innocuo. Ma in generale a mancare è quel senso del rischio che spesso ha fatto la differenza sulla fascia destra con Maicon in campo. Dalle sue parti non piove, grandina. Nella ripresa prova a salire, e picchia pure.

MANOLAS 4: Il greco vive una notte da incubo contro Muller e Lewandowski. La lama tedesca affonda nel feta della difesa giallorossa, e Kostas procura pure il rigore dello 0-5. Una tragedia greca che neanche Sofocle saprebbe scrivere meglio. Per fortuna non sarà sempre così, o almeno finora non lo è mai stato.

MBIWA 4: Django viene calpestato dai panzer tedeschi. Il francese prova inizialmente ad opporre una timida resistenza, ma quando il Bayern decide di far male gli fa girare il pallone intorno alle orecchie costringendolo ad alzare le mani e consegnarsi al nemico. Nella ripresa

COLE 3: Robben lo fulmina con lo sguardo, e poi col sinistro. Il passo dell’olandese è anacronistico rispetto all’inglese. Sembra di vedere una Lamborghini moderna contro una Duna. Forse l’umiliazione più grande della sua carriera. Altrochè che Coca Cole, sembra una limonata acida. Senza Maicon Garcia doveva mettere un giocatore più offensivo. Come Cholevas. (46’ Cholevas 5,5: con il greco in campo magari non sarebbe cambiato nulla. Ma nella ripresa dà la sensazione di avere maggiore rabbia e anche Robben deve sudare un po’)

NAINGGOLAN 4,5: Il Ninja è stretto nella morsa di Lahm e Alonso. Non riesce neanche a respirare, si abbassa e sbaglia anche gli appoggi più elementari. Quando la morsa si allenta, è l’unico che a centrocampo prova a dare il la all’azione ma spesso è costretto a ripiegare sulla controffensiva del Bayern. Nella ripresa ci prova da fuori, senza successo prima di servire la palla del gol della bandiera.

DE ROSSI 3,5: I quattro fenomeni del Bayern lo spingono così indietro che per poco Capitan Futuro non finisce al fianco di De Sanctis. Quando sale cicca l’occasione che poteva lenire il passivo. Nella ripresa l’umiliazione diventa oppressiva. Alla vigilia si sarebbe accontentato di un pareggio, ma nemmeno lui pensava a una batosta simile.

PJANIC 4: Il principe si trasforma in ranocchio, e finisce per gracchiare alla luna imprecazioni e insulti in bosniaco. Il centrocampo del Bayern manda la sua stella in un buco nero, dal quale Mire non esce più. Due passaggi in verticale sono l’unico motivo per accorgersi di lui. (75’ Ljajicng)

ITURBE 4,5: Corre tanto, corre a vuoto. Benatia non gli concede centimetri per fare male e l’argentino si ritrova sfiancato e col sacco vuoto. Non vedeva l’ora di giocarla, a un certo punto non vedeva l’ora che finisse.

TOTTI 4: Il capitano vive un’altra notte terribile dopo la tragedia di Manchester nel 2007. Come allora non riesce a illuminare la lampadina e la sua Roma finisce nelle tenebre di un Olimpico degno di ben altro risultato. Esce a fine primo tempo. (46’ Florenzi 5: entra a lutto compiuto e prova a spaccare i guanti di Neuer, ma il portiere teutonico è un mostro. Un po’ di brio li davanti lo regala, prima di abbassare la testa anche lui).

GERVINHO 5: Testa la mostruosa forza di Neuer dopo 10 minuti quando il portiere tedesco gli respinge in angolo un guizzo dei suoi. E’ l’unico lì davanti che crea o prova a creare qualcosa riuscendo ad entrare tra le maglie di Boateng e Benatia. Nella ripresa coglie il palo, prende calci e ritrova di nuovo Neuer sul suo cammino. Alla fine trova il varco giusto e regala ai giallorossi il gol della bandiera. Ultimo dei Mohicani.

GARCIA 2: Aveva già affrontato il Bayern a viso aperto, e aveva preso 6 schiaffi. Ci riprova e ne prende 7. Peggio di allora. Forse è il caso di affrontare i tedeschi in un altro modo. Guardiola lo annienta su tutti i fronti. Peggio di una Waterloo. Anche la scelta di Cole, vista l’assenza di Maicon, poteva essere diversa.

CURVA SUD 10: Non la può scalfire Robben, né Guardiola. E’ lì compatta, e non molla mai. In Europa, almeno in questo campo, la Roma è sempre sul podio.