pagelle as roma
Livorno-Roma 0-2 LE PAGELLE De Rossi in formato azzurro, Florenzi è una furia. Maicon: che sicurezza
(di Francesco Balzani – ForzaRoma.info) Finalmente i tre punti all’esordio.
(di Francesco Balzani - ForzaRoma.info)Finalmente i tre punti all’esordio. La vittoria arriva dopo un primo tempo opaco grazie ai gol di De Rossi e Florenzi e alla personalità dei nuovi come Benatia, De Sanctis e Maicon. Bene anche Totti mentre Pjanic e Balzaretti ricominciano da dove avevano finito.
Borriello ancora in letargo.
DE SANCTIS 6: Più urla che parate contro un Livorno che difficilmente riuscirà a restare in serie A. Ma un portiere non si vede solo da ciò che para. Se la difesa non sbaglia un colpo il merito è anche e soprattutto suo.
MAICON 7: Tutta un’altra pasta rispetto a Piris sia quando ha il pallone tra i piedi, sia quando si tratta di redarguire compagni e avversari. I tempi del Triplete sono ancora lontani, ma dà più tranquillità di una boccia di Lexotan bevuta tutta di un fiato. Nel finale sfiora pure il gol. Finalmente un terzino con gli attributi.
BENATIA 6,5: Quando Paulinho sbatte contro il petto del marocchino capisce che la serie A è tutta un’altra storia. Di testa le prende tutte, coi piedi ci sa fare e ha quel ringhio giusto. Bene la prima.
CASTAN 6,5: Poco da aggiungere rispetto alla pagella di Benatia, il brasiliano ha anche il merito di lanciare Florenzi per il gol che chiude il match. La coppia comincia a funzionare ma aspettiamo esami più probanti.
BALZARETTI 5,5: Lo saltano, sbaglia appoggi, corre a vuoto. Insomma l’alter ego di Maicon. Lui affronta tutto con la solita calma Zen. Ci vuole un po’ più di verve anche perché il tempo delle chance è finito.
BRADLEY 6,5: Difficilmente sbaglia tema. Non mette mai la quarta, ma coi suoi tempi permette a Pjanic di accelerare e agli esterni di salire. Il giocatore che ogni allenatore vorrebbe, oscuro e indispensabile.
DE ROSSI 7: C’era mancato vederlo correre con quella vena gonfia e gli occhi lucidi (col Cesena nel maggio del 2012). Dopo un tempo quasi anonimo - tutto impegnato a far da scudo alla difesa – sale in cattedra e sfodera un bolide degno di Capitan Futuro. Da quel momento sembra di rivedere il De Rossi ammirato in nazionale. La sensazione è che questo gol possa aver dato quella scossa che aspettava da tempo.
PJANIC 5,5: Ancora un po’ loffia la sinfonia del direttore d’orchestra designato da Garcia. Il piede è delicato e le note che suona non sono mai banali, ma troppo spesso perde la bacchetta e soffre la fisicità di Duncan. Ancora pollice giù, ma c’è tempo. (37’st Taddei ng: forse l’ultima con la Roma, proprio il Livorno ha chiesto di lui)
FLORENZI 7,5: Impegna Bardi, prende il palo e al terzo tentativo può finalmente correre verso il settore occupato dai tifosi della Roma (rimediando anche una botta al braccio). C’è chi diceva che giocava bene solo con Zeman, Sandrino ha zittito tutti. Ancora una partenza sprint, speriamo che quest’anno abbia allargato il serbatoio. Se continua così il Brasile sarà suo. (26’st Marquinho ng: entra a partita virtualmente chiusa)
BORRIELLO 5: Paradossale iniziare la stagione con “il problema” Borriello al centro dell’attacco. L’ex- bomber di Milan e Genoa esce dal letargo estivo al 48’ e si fa notare per un bel movimento in area e un cross in area non sfruttato. Poco, troppo poco contro l’anonima difesa del Livorno anche se uno col fisico come il suo entra in forma più tardi degli altri. Sul più bello (si fa per dire) Garcia lo fa uscire. (15’st Gervinho 6: Esteticamente è piuttosto Kitsch. L’uomo tanto voluto da Garcia però restituisce profondità all’attacco. Sarà un caso, ma entra lui e la Roma segna)
TOTTI 6,5: Altro paradosso che il calciatore più forte della storia della Roma inizi il campionato col contratto in scadenza. Francesco se ne frega e nel primo tempo per poco non gela il Picchi con due proiettili. Poi si rimette in mezzo al campo a scrivere ancora una volta il manuale d’uso di una Roma che dopo 2 anni di guasti e malfunzionamenti sembra avere la giusta personalità. Cala nel finale.
GARCIA 7: Al diavolo le partenze soft anche se il primo tempo della Roma è piuttosto deprimente. Negli spogliatoio Rudi striglia la squadra, nella ripresa azzecca i cambi (soprattutto tattici) e si becca tre punti d’oro in un momento piuttosto opaco della storia giallorossa. Chapeau.
© RIPRODUZIONE RISERVATA