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Fiorentina-Roma, LE PAGELLE: Totti nella storia, Menez nell'oblio

(di Daniele Petroselli) Occasione persa dalla squadra di Montella, che soffre per un tempo e non spinge per agguantare una vittoria fondamentale per la lotta alla Champions. Il capitano fa 201, il francese è inguardabile. Partita da dimenticare...

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(di Daniele Petroselli) Occasione persa dalla squadra di Montella, che soffre per un tempo e non spinge per agguantare una vittoria fondamentale per la lotta alla Champions. Il capitano fa 201, il francese è inguardabile. Partita da dimenticare anche per Doni e gran parte della difesa.

Doni 4,5: Va bene il vento che mette in difficoltà chiunque, ma dopo un inizio buono il brasiliano va in bambola. Prima viene trafitto sotto le gambe da Mutu, poi sul secondo gol sembra poco reattivo e fuori posizione. Infine qualche altro brivido in un paio di occasioni.

Riise 5,5: Ancora non è il massimo, ma oggi sfigura di meno di fronte ai suoi compagni di reparto. Soffre Behrami e Santana, che passano spesso dalle sue parti, ma non troppo. Ha il merito comunque di entrare in entrambi i gol con il rigore procurato e il cross sul raddoppio del capitano.

Juan 5: Parte in sordina ma poi perde il confronto con Gilardino, che in un paio di volte lo anticipa pericolosamente. Per non parlare di Mutu, che lo supera con molta facilità in occasione del primo vantaggio.

Mexes 5: Sembra ancora troppo nervoso il francese, che ingaggia prima un duello fisico e verbale con Natali e poi nella ripresa con Behrami. E quest’ultimo gli costa un’ammonizione davvero evitabile. In mezzo una prestazione tutt’altro che da ricordare, visto che sbaglia l’anticipo che porta al gol di Mutu e in qualche altra occasione si fa trovare in ritardo. Migliora nella ripresa ma non basta.

N.Burdisso 5,5: Dalle sue parti Vargas passa spesso e fa male. Lui fa quello che può ma non è sufficiente. Nel secondo tempo prende le misure all’avversario e prova anche qualche sortita senza successo in avanti.

Pizarro 5,5: Prova a far ragionare i suoi nel primo tempo, quando le cose sembrano non andare. Poi cala nella ripresa, quando sbaglia qualche pallone di troppo e si perde in qualche gesto di stizza di troppo nei confronti dell’arbitro. Proprio nel momento in cui bisognava mettere più testa per tentare di vincere la partita.

De Rossi 5,5: Primo tempo davvero sottotono, dove fatica soprattutto in fase di copertura. Gli avversari arrivano sempre prima di lui, soprattutto Behrami e Montolivo. Migliora solo dopo il 2-2, ma ancora sembra non essere al top.

Taddei  5: Poco incisivo sia davanti che in fase di copertura. Si vede molto a sprazzi e anche male, come quando permette a Boruc di salvare un angolo senza opporgli resistenza.

Rosi 6: Entra nella ripresa e in poco tempo si mette in evidenza. Prova spesso a puntare Pasqual, riuscendo a metterlo almeno in apprensione ed evitando che venga in avanti. Ci mette la voglia ma spesso non è preciso e scaltro come dovrebbe.

Perrotta 6: Tanta corsa per lui, sia in fase di copertura che in quella di proposizione dell’azione. Non ha molta fortuna ma almeno ci mette la voglia. Cosa che è mancata ad altri.

Brighi sv

Greco sv

Menez 4,5: O lo ami o lo odi. Con il francese non ci sono mezze misure. E oggi rientra pienamente nel secondo sentimento. Poco lucido, svogliato in qualche occasione. Persino scorretto, quando in due occasioni si lascia cadere in area, meritando almeno un giallo. Ancora un occasione persa.

Totti 7: Il Franchi non gli ha mai sorriso in carriera. Lo scorso anno durò solo un tempo, mentre oggi ecco la rivincita. Nel primo tempo fa poco se non un assist a Menez e il rigore. Nella ripresa ha una sola occasione ma la concretizza a suo modo. E da quel momento sale in cattedra, svariando molto sulla trequarti e cercando di far ragionare i suoi. E sono 201, con le prime reti a Firenze e la seconda doppietta consecutiva. Ma è finito, giusto?

Montella 5,5: Sperava di aver trasmesso ai suoi le stesse motivazioni del derby e così non è stato. Roma poco lucida nel primo tempo, che rischia di crollare ad inizio ripresa ma che si riprende solo grazie al capitano. Insiste con Menez, incitandolo molto ma senza successo. Forse in questo caso bisogna pensare più alla squadra che al singolo.