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Inter-Roma 0-3 LE PAGELLE Gervinho: anche la Regina lo rimpiange. San Francesco non è di Assisi

(di Francesco Balzani – ForzaRoma.info) Non è un colpo gobbo a Milano. La vittoria della Roma è talmente chiara, limpida da non trovare colpe.

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(di Francesco Balzani - ForzaRoma.info)Non è un colpo gobbo a Milano. La vittoria della Roma è talmente chiara, limpida da non trovare colpe. In cima alla Piramide Gervinho, Totti e Florenzi, subito sotto De Rossi, Strootman e Benatia. Bene anche Torosidis e Castan, peccato per il rosso di Balzaretti.

DE SANCTIS 6,5: Rende facile anche ciò non lo è, come al 10’ quando blocca un tiro insidioso di Taider. Poi gli ballano gli occhi sul palo colpito da Guarin, ma Morgan non è uno che si spaventa per così poco e sprigiona tutta la sua grinta davanti a una difesa impenetrabile. Al 20’ della ripresa si prende prima il gomito di Ranocchia poi un giallo evitabile.

TOROSIDIS 7: E’ nato dalle parti di Spartaco, in Tracia. Il temperamento è lo stesso sia contro l’anonimo Pereira, sia contro lo spento Alvarez. Bravo anche in un paio di diagonali. Il suo merito più grande è non aver fatto rimpiangere Maicon. Impresa ardua per chiunque.

BENATIA 7,5:  In panchina per l’Inter c’è The Wall, ma il muro marocchino oggi lo ricorda molto. Dopo 60 secondi dall’inizio del secondo tempo fa un intervento su Icardi che vale un gol, prima e dopo non tradisce mai. Ma proprio mai. Così è troppo facile non rimpiangere Marquinhos.

CASTAN 7: Dalla difesa giallorossa si aspettava solo l’esame di maturità. Superato a pieni voti. Contro Palacio il brasiliano non trema mai e nei primi minuti sbroglia due insidie che avrebbero potuto mettere la partita in cattive acque. Ormai gli manca solo il gol.

BALZARETTI 6,5: Torna l’odore di azzurro per un uomo trasformato dal gol nel derby. Sale e scende dalla fascia senza inciampare mai, con lo sguardo fiero di chi crede in sé stesso e nei compagni. Nagatomo si sfila il kimono e fa l’inchino. Male nel finale: prima piccolo brivido per un retropassaggio di testa, poi la giusta espulsione.

STROOTMAN 7,5: I tulipani tornano a fiorire sul prato di San Siro quando passa l’olandese. Una prestazione maiuscola suggellata dalla discesa vincente per il terzo gol, dai mille palloni arpionati tra mediana e trequarti e dal corridoio per Gervinho alla mezz’ora dalla ripresa. Un buttafuori con un elevato livello di selezione all’ingresso, dalle sue parti infatti non passa nessuno.

DE ROSSI 8: Alla Scala porta in scena una prestazione da Oscar. Spadroneggia davanti alla difesa, spazza via Alvarez, sbuffa col sorriso ironico davanti a Palacio. Guardiano senza macchia. Bravo Garcia a trattenerlo, immenso lui a non abbattersi dopo mesi di calunnie e paragoni blasfemi. Salghino signori salghino, sul carro c’è posto.

PJANIC 6,5: Guarin stasera è più ostico di una zanzara tigre in pieno agosto, ma il bosniaco lo studia, gli prende le misure e col passare dei minuti lo rende inoffensivo. Qualche errorino nella ripresa e una brutta botta alla schiena che lo costringe a uscire. (11’st Taddei 6: ridà fiato, scaccia via un paio di palloni dall’area. Prezioso e mai sazio)

FLORENZI 8: Basta minimizzare, non è un motorino. E’ una moto da Gran Premio che asfalta tutto ciò che gli capiti incontro, anche Handanovic. Arriva così il terzo gol di Sandrino all’Inter, il quarto in campionato che lo laurea capocannoniere della Roma e gli fa prenotare di diritto un posto sull’areo per il Brasile. Cerca di ripetersi nella ripresa con una girata spettacolare, ma lo sloveno si supera. Finito di stupire??? (31’st Marquinho ng)

TOTTI 9: Si celebra oggi San Francesco, non ieri. Perla numero 230, dodicesima contro l’Inter, quindicesima a San Siro (nazionale inclusa). Ma i gol sono solo l’acuto di una sinfonia avvolgente, inebriante. Il doppio tocco con il quale da il la al terzo gol è da consegnare ai musei di tutto il mondo, poi prende calci e aiuta De Rossi in regia.  Bonolis lo aveva visto indolente nel recupero palla? Torni ai pacchi, qui non si danno sòle. (35’st Dodò ng: si allena per Napoli, se si gioca)

GERVINHO 8:  A Londra lo rimpiange anche la Regina. Gli dai la palla e sai che esce qualcosa di importante, qualcosa di magico: assist per Totti, rigore guadagnato e e porta su la squadra anche in occasione del terzo gol. Nel secondo tempo tiene alto il gioco con una concretezza inedita e con una velocità impressionante. Sembra avere il tasto Over Bost, come Supercar. Fuori concorso. Il profeta ideale del Dio Totti.

GARCIA 9: A Trastevere e dintorni si comincia a cantare la Marsigliese. Non ha solo rivitalizzato un gruppo alla deriva, ha fatto della Roma una grandissima squadra. Nel gioco, nei nervi, nella mente. Stasera ha annullato l’Inter tanto che la partita coi nerazzurri è sembrata l’amichevole indonesiana. Bravo anche a tenere la calma nella ripresa.  Tutti in pellegrinaggio a Nemours.