pagelle as roma

IL PAGELLONE di fine stagione: Totti il pi? anziano, ma il pi? forte di sempre. De Rossi un contratto che pesa, ma non fa la differenza

(di Francesco Balzani – FozaRoma.info) – Ecco il pagellone di quella che ? stata una pessima stagione da parte della Roma, con tutti i voti dei calciatori impiegati, Zeman e Andreazzoli compresi i due tecnici che si sono alternati...

finconsadmin

(di Francesco Balzani - FozaRoma.info)- Ecco il pagellone di quella che ? stata una pessima stagione da parte della Roma, con tutti i voti dei calciatori impiegati, Zeman e Andreazzoli compresi i due tecnici che si sono alternati sulla panchina giallorossa.?

7 TOTTI: Il pi? vecchio, per qualcuno il pi? pigro, per i posteri il pi? forte di sempre. Anche in questa stagione vergognosa a dare uno spicchio di sole e aria ad un condannato in cella d'isolamento ? stato il capitano. Non ci soffermiamo sui record personali, ma sui punti che Totti ? tra assist e gol - ha dato alla Roma da solo: 24. Il numero dieci ha sudato in ritiro, si ? adattato a un ruolo difficile nelle prime giornate, ha portato la croce con Zeman, si ? stretto intorno ad Andrezzoli, ha regalato l'unica gioia dell'anno (la vittoria sulla Juve con quel bolide da vedere e rivedere), ha digerito l'incapacit? di dirigenti e compagni senza fiatare e si ? preso le prime pagine dei giornali di mezza Europa. Vent'anni di Roma, tutti vissuti col cuore. Un momento pi? di altri ci ? rimasto nella memoria: quello sfogo dopo il gol al Cagliari con il solo Florenzi ad abbracciarlo con convinzione. Ci ha fatto tenerezza, rabbia, dolore. Ci ha riportati alla Vecchia Roma che ? come cantava Gabriella Ferri - ?sotto la luna non canta pi??.

6,5 MARQUINHOS: Dal pi? vecchio al pi? giovane, senza vie di mezzo. Il brasiliano ? arrivato con in tasca un cognome semi sconosciuto in Europa e la promessa di stupire. E ci ? riuscito. In poche settimane ha fatto brillare gli occhi a Zeman e scippato il posto a Burdisso diventando uno dei migliori difensori del campionato in una difesa per? da colabrodo. Pochi errori e tanta malizia alla faccia dei suoi 18 anni. Le sue prestazioni hanno attirato le attenzioni di mezza Europa e da quando si ? sparsa la voce di una sua possibile cessione le sue prestazioni sono calate un po'. Tuttavia resta il fiore all'occhiello di un mercato che ha regalato molti pi? dolori che gioie. Bravo Marcos.

6,5 LAMELA: Se si guarda solo ai numeri e alla matematica, la stagione del Coco sarebbe da 8 in pagella. Quindici in gol in campionato, meglio di lui alla sua et? con la maglia della Roma ha fatto solo Amadei. Pochi per?, come lui, aveva avuto la fortuna (per gli attaccanti si intende) di giocare con Zeman, ancora meno avevano il peso di un cartellino da quasi 20 milioni di euro. La matematica ? scienza esatta, ma il calcio ? anche prosa e il racconto di Lamela di questa stagione narra di momenti epici (vedi la doppietta al Milan) ma anche di troppi tempi morti. Lamela ? di certo pi? matura rispetto all'anno scorso, ma ancora un po' acerba.

6 PERROTTA: Il gol contro il Siena e quella corsa sotto il settore ci hanno riportato ai tempi belli e hanno fatto urlare e rabbrividire anche coloro che Super Simo lo hanno criticato in passato. In quel momento si ? vista tutta la carriera di un grande giocatore e di un grande uomo squadra che a fine giugno potrebbe salutare. Ha giocato poco, ma quando lo ha fatto ha dimostrato quella professionalit? che a molti giocatori moderni manca. Onore a te Super Simo e in bocca al lupo.

6 FLORENZI: Irruente, come ? il modo di giocare di Sandrino. Cos? pu? definirsi in una parola sola l'inizio di stagione di Florenzi. Uno dei migliori in assoluto del girone d'andata: 2 gol nelle prime 3 partite, la convocazione di Prandelli, il record di presenze con Zeman. Insomma: quei soldi regalati al Crotone per riprendere un giocatore gi? della Roma erano stati comunque spesi bene. Poi per? il fiato ? mancato, la confusione ? aumentata e le prestazioni sono peggiorate fino al finale di stagione che lo ha visto spesso e volentieri in panchina e fuori dalla lista della nazionale A.

6 TOROSIDIS: L'ultimo arrivato, di certo uno dei meno colpevoli. Sabatini ha pensato al greco per rinforzare le fasce, uno dei settori endemicamente fragili di questa squadra. Lui ci ha messo tutto quello che aveva: corsa, cattiveria e grinta. Non la tecnica, quella appartiene ad altri terzini. Da ricordare il gol all'Atalanta all'ultimo respiro e quello a San Siro che ha sigillato la semifinale di Coppa Italia. Da tenere? S?, ma per la panchina.

6 ROMAGNOLI: Il primo gol in serie A e due prestazioni niente male gli valgono il voto in pagella. I mezzi per diventare grande li ha, ora non si monti la testa come accaduto a tanti altri giovani cresciuti a Trigoria. Segua Marquinhos.

5,5 DESTRO: E' stato il re della Coppa Italia, almeno fino alla finale derby in cui ha perso scettro e corona in un solo colpo. Un po' poco per mister 16 milioni, per l'acquisto pi? costoso di tutta la serie A. In campionato, infatti, Mattia ha alternato un paio di pezzi da hit parade (a Siena e Pescara) e tanti fiaschi sotto porta. Alla fine il ruolino di marcia conta 6 gol in campionato e 5 in coppa. Gli vanno per? riconosciute due attenuanti: 1) l'infortunio che lo ha tenuto fuori pi? di due mesi 2) la tanta panchina causata dalla concorrenza con Osvaldo. Rimandato al prossimo anno.

5,5 CASTAN: Non ? Piqu?, ma questo lo sapevano (quasi) tutti sin dall'inizio. Il brasiliano dai modi rudi (in campo) per? non si ? rivelato un bidone, ma solo un difensore normale, costante. Il che non sarebbe un male in un sistema di gioco ?normale?, ma in quello ultra offensivo di Zeman ? in cui demerit? anche Aldair - e in quello inesistente di Andreazzoli, Castan ha pagato qualche conto salato di troppo. Anche lui ci ha messo del suo con errori a volte pacchiani (vedi il gol di Thearau o quelli di Cavani) e un paio di dichiarazioni anti Zeman che poteva risparmiarsi. Rimandato anche lui, magari a un allenatore finalmente normale.

5,5 BRADLEY: Capitan America, Marine, Iron Man: i soprannomi per il primo giocatore americano della storia della Roma si sono sprecati. Michael in realt? ? un centrocampista qualunque che non ruba l'occhio e non demerita. Uno alla Brighi, ma col cognome pi? affascinante e l'accento yankee. C'? da dire che col passare delle giornate ? migliorato e ha terminato la stagione meritando la sufficienza. I suoi errori sotto porta (quello a Napoli da codice rosso) per? ne restituiscono la dimensione: un gregario che in altri club farebbe la panchina.

5,5 LOBONT: Il migliore dei peggiori, ovvero dei portieri della Roma. Il ?gatto? romeno era partito in fondo alla fila e ha terminato il Gran Premio delle papere da titolare. L'infortunio (presunto) di Stekelenburg e l'abisso in cui ? caduto Goicoechea lo hanno riportato alla ribalta. Lui, il pi? rispettato dai compagni. Le sue urla in campo si sentivano fino in tribuna e hanno cercato di restituire coraggio a una difesa troppe volte umiliate. In campionato con lui in porta, la Roma ha subito solo 2 gol. L'errore al derby che non lo fa dormire la notte per? lo ha condannato all'insufficienza. Peccato.

5,5 MARQUINHO: Rispetto al suo compagno pi? giovane difetta di una ?S? e di tanta classe. Anche lui, come Bradley, difficilmente esce tra i fischi ma ancora pi? raramente fa alzare il pubblico dai seggiolini. Siamo alle solite: la corsa, la grinta, la tenacia. E poi? Nulla se si esclude un bel gol con l'Inter alla seconda giornata e uno al Napoli a campionato finito, anzi aggiungiamoci anche qualche sputo deprecabile all'indirizzo della panchina. Destinato a diventare una meteora.

5,5 NICO LOPEZ: Voto basso, cos? si impara ad illuderci con quella perla al Catania nella prima di campionato. Scherzi a parte: El Conejo deve mangiare ancora qualche carota prima di imporsi. Nel Verona si far? le ossa.

5,5 TADDEI: Altro veterano sul piede d'addio. Peccato lasciare cos?: 4 presenze e quella brutta figura con la Juve a Torino.

5 OSVALDO: Ma come, ? il bomber della Roma? Meriterebbe almeno 6. No e vi spieghiamo il perch?. Chi ha giocato a calcio sa quanto contano determinati equilibri. Quelli di spogliatoio (rubare e poi sbagliare un rigore al tuo capitano rischia di indebolirli) e quelli che determinano i rapporti con societ? e tifosi. Ecco questi ultimi Osvaldo li ha distrutti fino all'ultima briciola. Alcuni esempi? I viaggi non autorizzati (uno nel giorno del derby), i vaffa ai dirigenti, gli insulti agli allenatori, le espulsioni senza senso, le bugie per non partecipare alla tourn?e invernale. Bastano? Alla Roma s? visto che lo ha praticamente ceduto nonostante i 28 gol in 56 partite. Il suo rock era diventato troppo metal.

5 BURDISSO: Fa male bocciare il Bandito. Chi lo conosce di persona sa quanto vale, sa quanto soffre, sa quanto vorrebbe dare di pi?. Ma gli errori, soprattutto a met? girone di ritorno, sono davanti gli occhi di tutti. Da Klose a Miccoli passando per Cavani e Palacio sono in molti ad aver beffato il Bandito come un ragazzino alle prime armi. Colpa anche di un lungo periodo di inattivit? dovuto a un infortunio terribile. Cederlo? Sinceramente no.

5 GOICOECHEA: Portiere quasi per caso, ? arrivato a Roma con una domanda che lo ha accompagnato per tutta la sue esperienza in giallorosso: a che cavolo serviva? La risposta non ? mai arrivata e la domanda ? diventata pi? ingombrante dopo le papere con Lazio e Cagliari. Zeman lo ha difeso, lo ha preferito a Stekelenburg. Una scelta che sembrava blasfema poi viste le prestazioni dell'olandese ? sembrata quasi normale. Una cosa non ? normale: la Roma non ha un gran portiere dai tempi di Konsel. Perch??

4,5 DE ROSSI: Lacrime e pozzolana mal si sposano col calcio moderno. E questo Daniele dovrebbe saperlo pi? di tutti. Il contratto da 6 milioni gli ? pesato come un macigno su spalle gi? messe a dura prova da due anni cos? cos?. Capitan Futuro ne ? uscito fuori malissimo, e quel futuro rischia di diventare passato portandosi dietro tanti rimpianti e critiche a volte esasperate. Ha giocato spesso quasi da difensore, spesso in condizioni menomate e ha condotto una guerra di nervi di Zeman da cui sono usciti sconfitti entrambi. Resta evidente un fatto: altri centrocampisti col suo ingaggio in Europa fanno la differenza (vedi Iniesta, Xavi, Gerrard), lui no. Non pi?, se non in Nazionale.

4,5 TACHTDSIDIS: Una tragedia pi? che un poema. Il gigante greco era partito col piede giusto, con un gran gol in America. Poi ha pagato molto il paragone con De Rossi finendo per dimostrarsi inadeguato alla Roma e forse alla Serie A e diventando l'emblema di un fallimento annunciato.

4,5 PIRIS: Non si doveva, non si poteva cercare di risolvere il problema terzino destro con l'ingaggio di un paraguayano anonimo, il cui unico video su youtube lo ritraeva ridicolizzato da Neymar. Il Vampiro ha provato a farsi valere, ma ? bastato un po' di aglio per annientarlo. Provato prima terzino, poi centrale, poi di nuovo terzino non ha mai dimostrato di essere all'altezza. Non sar? riscattato, non doveva essere preso.

4,5 PJANIC: Lui ? uno dei pochi con l'aggravante. Infatti i mezzi li ha e li ha fatti vedere in qualche occasione. Troppo poche per? per meritarsi gli aggettivi spesso eccessivi accostati al suo nome. Un difetto, l'incostanza, che condivide con molti altri colleghi slavi. Vincer? un milione di dollari chi riuscir? a definire il suo ruolo: regista? Ala? Trequartista? Un mistero. Poi quella frase su Lulic... da evitare.

4 STEKELENBURG : Ha vinto l'Oscar come miglior attore del film pi? grottesco della stagione: quel viaggio fugace a Londra e il ritorno a testa bassa nella capitale. E' arrivato con la nomina di miglior portiere del mondiale 2010, se ne va peggio di come era andato via dalla serie A Van Der Saar. Di parate decisive se ne ricordano poche, di errori madornali troppi. Poi quella fragilit? fisica spesso accentuata e troppo velocemente cicatrizzata dai suoi ritorni in patria.

4 BALZARETTI: Che delusione. Acclamato come il terzino che mancava da tempo, si ? rivelato il peggior giocatore della stagione. Troppo facile dare le colpe alle fatiche dell'Europeo (Balotelli o Barzagli allora?), meno facile ripercorrere la sua carriera e rilevare l'inadattabilit? a una grande piazza. Gi? con la Juve infatti aveva fallito il primo esame di maturit?.

Ng DODO': Per quel poco che si ? visto pi? un giocatore da calcio saponato o da partitella in spiaggia che un terzino pronto per la serie A. Ma ? veramente poco quello che si ? visto.

4,5 ZEMAN: Il fallimento di un'utopia, la fine di un sogno troppo lontano dalla realt? per realizzarsi. A Trigoria e Riscone in estate era stato accolto come un re, se ne ? andato da eretico per aver detto la verit? a una societ? che non ha mai creduto davvero in lui e a causa dei suoi soliti limiti tattici. Come 13 anni fa si contrappongono due squadre: quella spettacolare vista contro Milan e Fiorentina a quella imbarazzante vista contro Napoli e Juve. Non cambia mai.

4 ANDREAZZOLI: Se il progetto di Zeman ? fallito, il suo non ? neanche iniziato. La sua Roma ha raccolto qualche punto in pi?, ma non basta una media leggermente superiore a coprire il non gioco espresso dal suo lavoro e le figuracce contro Palermo, Pescara, Chievo e Lazio. Il finto buonismo con cui ha cercato di zittire i tanti spifferi di Trigoria ? crollato di fronte all'uragano Osvaldo. Era un collaboratore non per caso, continuer? a fare quello. Ci lascia con un dubbio: ma era veramente lui il tattico di Spalletti?