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Feyenoord-Roma 1-2 LE PAGELLE Torosidis pare Ulisse. De Rossi da Vecchie maniere. Gervinho: Banana Sprint. Totti affonda la Barcaccia dei mercanti olandesi

Bene anche Ljajic e Cholevas. Ancora in affanno Gervinho che però trova il gol qualificazione. Brutti, sporchi e cattivi contro chi si credeva cattivo

Francesco Balzani

Segnatevi questa data, potrebbe rappresentare la svolta della stagione. La Roma trova vittoria, qualificazione riscoprendo una cattiveria che sembrava perduta nella bolgia becera del De Kuip. In evidenza Torosidis (due assist), De Rossi e Totti. Bene anche Ljajic e Cholevas. Ancora in affanno Gervinho che però trova il gol qualificazione. Brutti, sporchi e cattivi contro chi si credeva cattivo. Bene così.

SKORUPSKI 6: Attento al 20’ in due tempi su Toornstra con una parata più difficile di quanto si possa immaginare, sul gol poteva uscire prima e non appare esente da colpe. Lo fa al 66’ quando mura proprio Manu. Per il resto della partita deve stare attento più agli oggetti lanciati dai tifosi che ai tiri in porta.

TOROSIDIS 7,5: Come a Verona è quello che ha più bava alla bocca e più corsa nelle gambe. Il greco si trasforma in Ulisse, non si fa ammaliare dalle sirene in tribuna e conclude un ottimo primo tempo col cross vincente per Ljajic. Il secondo lo inizia con un altro assist per Gervinho. Il Toro oggi è davvero tosto.

MANOLAS 6: Inizia con la paura dovuta anche al campo bagnato, ma col passare dei minuti acquisisce consapevolezza e ritrova la forza perduta. Bravo in anticipo, bene quando affronta in velocità Kazim e costringe al rosso Vrede. Finalmente il Kostas di inizio stagione anche se qualche spazio lo concede sempre.

MBIWA 6,5: Danza sul ring con Kazim non risparmiando colpi bassi. Quando il turco esce Mapou si sposta su Vrede, e se lo beve come un The che da verde diventa rosso. Prestazione di muscoli e tigna, con le solite sbavature.

CHOLEVAS 6,5: Con quella faccia potrebbe affrontare i tifosi del Feyenoord per vendicare la Barcaccia. Su e giù per la fascia lasciando pochi spazi e offrendo spesso una soluzione offensiva al gioco della Roma. Bravo anche in un paio di diagonali. Questa Grecia merita di restare in Europa.

KEITA 6,5: Preferito a sorpresa a Nainggolan, il maliano ha meno dinamismo ma un’esperienza da far impallidire tutti gli avversari. Preso a calci e a pallonate, il Professore mantiene gli occhiali sul naso e insegna le tabelline a Clasie. Sempre lucido. Cala alla distanza.

DE ROSSI 7: In quel clima, sotto quella pioggia. Servono maniere rudi, modi spicci e Capitan Futuro si adegua alzando anche il gomito su Kazim. Partita da vecchie maniere a cui abbina anche un discreto smistamento nel traffico. Con Keita al suo fianco gioca meglio, poi però arriva in ritardo su Manu, e gli apre la strada per il gol. Colpa anche del campo. Si riprende subito e torna in trincea.

PJANIC 6: Senza lui la Roma perde un po’ di verve, ma acquista tanta qualità. Anche errori però come al 20’ quando perde un pallone-mina che finisce tre secondi dopo sulle mani di Skorupski o come a fine primo tempo quando tira in faccia a Vermeer da pochi passi. In rialzo, ma ancora lontano dai suoi standard. (74’ Nainggolan 6: benzina verde in mezzo al campo)

LJAJIC 7: Il campo più infame per uno coi piedi di camoscio come lui. Le trame di gioco con Totti sono belle solo potenzialmente. Sbaglia due stop facili, si calcia l’altro piede quando entra in area. E allora usa la testa: prima per segnare il gol dello 0-1, poi per esultare con Gervinho sotto il settore da cui era arrivata la banana. Ripresa di gran sacrificio. (74’ Iturbe ng: sorprendente rivederlo in campo dopo così poco tempo. Un azzardo)

TOTTI 6,5: Il cucchiaio inzuppato dopo un quarto d’ora finisce a lato di un soffio e ci ha riportato indietro di 15 anni, quando sempre in Olanda segnò uno dei rigori più belli della storia. Passano cinque minuti e prende in mano il coltello scheggiando il palo su punizione, poi con un tacco brillante manda in porta Ljajic. A Rotterdam non c’è nulla di bello, è una città triste. Il monumento glielo abbiamo portato noi stavolta. Nel secondo tempo accusa la stanchezza, e lascia la scena ai colleghi più giovani. (82’ Paredes ng)

GERVINHO 6,5: Subito murato da Kongolo, entra purtroppo tra i protagonisti quando i beceri tifosi di Rotterdam tirano una banana gonfiabile in campo. Dopo un primo tempo opaco, trova il varco che alza il passaggio a livello per gli ottavi. E ora la banana dove va? A parte il gol comunque fa vedere poco.

GARCIA 7: Riscopre una Roma cattiva, folle e a tratti anche bella. Indovina la mossa Keita e fa bene ad affidarsi ancora a Totti. La svolta? Forse, lo scopriremo a breve. Per ora si gode ottavi e ritorno alla vittoria. La notte potrebbe essere passata anche se fisicamente si continua a soffire.