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Europa League, Fiorentina-Roma 1-1 LE PAGELLE Ljajic mangia gol e Nutella. De Rossi è rosso di vergogna. Keita ci rimette la testa

Brutta nel primo tempo, sfrontata e coraggiosa nella ripresa. Non sarà magari la gara della svolta ma la reazione della Roma in un momento di estrema difficoltà fa ben sperare

Francesco Balzani

Non vale un punto, vale di più questo ennesimo pareggio. Merito della costanza di Keita e del ritrovato smalto di Pjanic. Ljajic più dolori (rigori e gol mangiate) che gioie mentre Iturbe deve trovare maggiore dialogo con la squadra. In difesa gara dai due volti per Mbiwa e Cholevas. Disastroso De Rossi.

SKORUPSKI 6: Nel primo tempo non è chiamato a grandi interventi, ma sul gol di Ilicic poteva fare di più. Non rischia su un tiro da fuori di Aquilani nella ripresa. Comunque vada sembra dare meno ansia alla difesa di quanto non faccia De Sanctis.

TOROSIDIS 6: Con Alonso è duello alla pari e del reparto difensivo Toro si dimostra il meno svagato. Il greco usa forbici e martello per provare ad aggiustare i malfunzionamenti di una squadra in crisi. La sua voglia è premiata.

MANOLAS 5,5: Alza bandiera bianca dopo 25 minuti in cui si fa notare per un anticipo e due buchi su Salah. (25’ Astori 5,5: Se Kostas arranca lui barcolla e ci mette pure una infinità di lancioni anni 40’. Dei tre dietro è il peggiore, e ce ne vuole. Meglio nella ripresa quando spazza un pallone pericoloso di Alonso al centro dell’area. La Lazio starà tirando un sospiro di sollievo)

MBIWA 6: Nel primo tempo è un tronco in mezzo al campo che si muove solo quando arrivano le onde viola. Di testa è nullo, coi piedi prova solo a spazzare. Nella ripresa suona la sveglia, e il francese a fatica apre gli occhi e si alza dal letto. Fondamentali due salvataggi in area.

CHOLEVAS 6: Joaquin è stato il suo incubo in campionato. Stasera nonostante i buoni propositi lo spagnolo torna come Freddy Krueger nei sogni del greco che si sveglia giusto in tempo.

NAINGGOLAN 6: La verve di inizio stagione la trasforma in rabbia che si tramuta a sua volta in interventi al limite e improperi verso i compagni. Dopo il giallo che gli costerà la gara di ritorno prova il tiro in porta e cerca di rialzare una cresta rimasta schiacciata da troppo tempo. Ci riesce in parte nella ripresa quando la rabbia torna a essere spinta fondamentale.

DE ROSSI 4: Porta un regalo e un bacio a Firenze con un passaggio killer che manda in porta Salah e poi Ilicic. Capitan Futuro va in bambola e dopo 5 minuti ne combina un’altra prima di uscire per infortunio. Venti minuti orribili. Stavolta fa male anche come difensore. (22’ Pjanic 6,5: Nella culla del Rinascimento i suoi piedi delicati ci stanno bene e risvegliano una Roma stordita dall’1-0 viola. Il bosniaco finalmente ha dato un segnale di risveglio)

KEITA 7: La classe è svogliata, lui prova a tenerla attenta e mantiene la calma nei momenti peggiori. Buon lavoro di palleggio, la solita tecnica e un paio di tagli in area avversari. Poi quando torna la normalità, si alza in piedi e fornisce un’altra lezione. Esempio di come, in condizioni fisiche non ottimali, bisogna saper usare la testa. E non solo in senso letterale quando trafigge Neto e rimette in corsa la Roma. Se tra i migliori c’è quasi sempre un 35enne però c’è da preoccuparsi.

FLORENZI 6: Di nuovo esterno, ma forse si era abituato troppo al ruolo di terzino. Quando arriva davanti alla porta viola, infatti, spara su Neto nel primo tiro in porta della Roma del match. Il sound non cambia nella ripresa, ma a 15’ dalla fine Frodo tira di nuovo fuori l’anello quando pennella su corner il pallone dell’1-1 per la testa di Keita. Vuoi vedere che la Roma ha trovato chi sa battere i calci d’angolo?

LJAJIC 5: Nel suo vecchio stadio Adem preferisce mangiarsi gol che Nutella, e quel rigore pesa come un macigno. Il lavoro che fa tra mediana e attacco tiene in vita il gioco in apnea dei giallorossi, ma il suo errore pesa troppo. Se poi solo provasse a usare il piattone in area anziché cercare sempre la giocata a effetto… (75’ Gervinho sv: Se non altro mette apprensione)

ITURBE 6: Nel branco è il lupo solitario. Ci mette grinta e rabbia ma non cerca il dialogo con i compagni e raramente trova il movimento giusto ignorando spesso la giocata più utile. Poi il lampo: il rigore guadagnato e poi sprecato da Ljajic. L’argentino va anche vicino al gol ma la mira è sballata.

GARCIA 6,5: Brutta nel primo tempo, sfrontata e coraggiosa nella ripresa. Non sarà magari la gara della svolta ma la reazione della Roma in un momento di estrema difficoltà fa ben sperare. A rovinare i piani di equilibrio di Garcia ci ha pensato De Rossi. L’ingresso di Pjanic però ha ridato leggerezza alla manovra e permesso alla Roma di fare la partita nel secondo tempo. Stavolta il pareggio è d’oro.