La Roma torna alla vittoria, e lo fa soffrendo come al solito. Ma è proprio grazie al sacrificio di De Rossi e Florenzi (ah questi romani…) che strappa tre punti fondamentali per respingere il fiato laziale sul collo. Segnali di risveglio anche da Doumbia e Uçan, male Gervinho.
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Cesena-Roma 0-1 LE PAGELLE: Uçan esce dal sarcofago. Doumbia: segnali dall’abisso. De Rossi torna a ruggire
I giallorossi tornano alla vittoria e strappano tre punti fondamentali per respingere il fiato laziale sul collo
DE SANCTIS 6: Soffia sulla bordata di Giorgi, sbaglia come al solito coi piedi, frena due conclusioni dalla distanza. Finalmente torna ai vecchi tempi: para poco, subisce meno.
FLORENZI 7: Risbattuto in difesa con deleghe speciali in fase di spinta. E’ un ministro senza portafoglio ma fa sempre quadrare il bilancio e se c’è da sgobbare non timbra mai il cartellino in anticipo. Decisivo un salvataggio alla “Benatia” nel finale. Cambiano gli allenatori, ma lui gioca sempre per la maglia e se ne frega delle polemiche. Una mosca bianca.
MANOLAS 6: Due metri di Djuric lo mettono in apprensione e lo costringeranno a comprare qualche cerotto. Nel conto finale però la mancia va al greco che stringe i denti e resta in campo fino al 90’.
ASTORI 6,5: Tira fuori l’orgoglio e ritrova un po’ di sole dopo giorni di pioggia fitta. Attento di testa su Djuric, bravo a tappare il tubo di scappamento in anticipo su Defrel. Finalmente una Buona Domenica.
CHOLEVAS 5,5: Fino al cross per il gol di De Rossi sbaglia anche a infilarsi la maglietta. Nel secondo tempo il greco migliora lo standard ma resta l’uomo da puntare per i giocatori del Cesena. Il traghetto a fine anno lo aspetta.
UCAN 6: Garcia lo tira fuori dal sarcofago nel momento più brutto della stagione, e da sosia di Ninetto Davoli il turco tira fuori una prestazione dignitosa anche se l’emozione di giocare finalmente dal primo minuto, dopo mesi in cantina, si fa sentire. (22’st Pellegrini 6: esordio a sorpresa di un giovane a cui di certo non manca la personalità richiesta da Garcia. Se la cava)
DE ROSSI 7: Il clima è teso come in Livorno-Roma dello scorso anno, e come allora l’ha sbloccata Capitan Futuro che avrà perso la nazionale ma ha riconquistato almeno per qualche minuto l’affetto dei suoi tifosi. Daniele torna a ruggire anche in difesa e sbriglia le matasse più intricate.
NAINGGOLAN 5,5: Fino a due mesi fa viaggiava con il finestrino abbassato, il braccio tatuato fuori e lo stereo a tutto volume. Oggi osserva confuso la fermata del tram con le braccia dietro la schiena. Ci prova nel finale, ma il suo destro viene deviato in angolo.
LJAJIC 6: Il primo pericolo (o spreco) è il suo e anche quelli successivi. Si crea sempre l’occasione per abbordare, ma al momento di concludere si dimentica di chiedere il numero. Senza Totti e Pjanic comunque un minimo di poesia in campo la porta lui. (33’st Mbiwa ng: terzino improvvisato, si vede)
DOUMBIA 6: Esperto del sintetico, l’ivoriano finalmente sembra un giocatore di calcio e non il signor Mc Dowell del film “un principe cerca moglie”. Prezioso il lavoro di sponda Seydou rimedia anche un rigore non visto dall’arbitro. Non sembra uno che spacca le porte, ma almeno stavolta esce dal campo a testa alta.
GERVINHO 5: Uno contro uno senza un fine, qualche tiro sbilenco e un anomalo aiuto in fase difensiva. Non ha ancora la brillantina sulle treccine, e stavolta viene addirittura sostituito. (40’st Ibarbo ng: stavolta è uscito integro)
GARCIA 6: Porta in guerra solo chi ha voglia di lottare, e tra questi ci sono a sorpresa Uçan, Doumbia e Pellegrini. La Roma continua a essere bruttina, ma i tre punti di Cesena pesano come un macigno e se non altro hanno riconsegnato alla scena qualche protagonista che si era perso per strada. Scelte rischiose, che stavolta hanno premiato nonostante il solito spavento finale.
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