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Un Carnevale GialloRosso. La mascotte Romolo nella sede dell'UTR

(di Carmen La Gatta)–  Quando entri nella sede dell’Unione Tifosi Romanisti, piccola ma accogliente, è come entrare in una parte importante del mondo dell’As Roma.

Redazione

(di Carmen La Gatta)-  Quando entri nella sede dell’Unione Tifosi Romanisti, piccola ma accogliente, è come entrare in una parte importante del mondo dell’As Roma.

Poster di calciatori, formazioni che hanno fatto la storia della squadra giallorossa, sciarpe e gagliardetti a testimonianza di centinaia di trasferte in Italia e in Europa. Articoli di giornali che immortalano periodi semplicemente indimenticabili. Ogni stanza con un proprio nome: Sala dei tifosi, Sala dei Campioni, Sala delle formazioni, Campo Testaccio.

Tutta la storia racchiusa tra quattro mura. Poi c’è lei. Una minuscola “fragolina”. Troppo piccola ed innocente  per capire cosa sta accadendo fuori dalla sua “maschera”. Eppure…va proprio lì. A toccare quella foto : l’ex Mister Claudio Ranieri. Involontariamente rischia di farla cadere a terra. Potrebbe rompersi e non resterebbero che mille pezzi di vetro sparsi in un secondo. In realtà la magia “Ranieri” si è rotta già da un bel po’. Viene da sorridere al solo pensiero che nella più totale spontaneità ed ingenuità la piccina sia andata a colpire proprio colui che da qualche giorno è sul banco degli imputati. Ma la festa continua: tra un dolcetto e una pizzetta i piccoli tifosi giallorossi giocano con addosso i loro costumi di Carnevale.

Spensierati e felici gli occhi di questi “tifosi in erba” si illuminano alla vista di Romolo: il lupo mascotte della Roma che accoglie la squadra sul terreno dell’Olimpico. Tutti a fare le foto. Quando ricapita un’occasione simile! In molti lo considerano “la Roma”. Una sorta di istituzione nel mondo giallorosso. Dulcis in fundo gadgets per tutti.

Infine due parole scambiate con Fabrizio Grassetti, Presidente dell’Unione Tifosi Romanisti.

Oggi è un giorno di festa. Qual è l’insegnamento che date ai vostri figli e nipoti?

L’insegnamento è che lo sport è amicizia. La squadra della controparte è un avversario e non un nemico. L’esempio è la cosa più importante. Quello che nella struttura calcistica manca. Si fanno tanti discorsi che spesso vengono da coloro che non hanno credibilità.

Il vostro è un gruppo coeso. Come vi comportate visto il difficile momento della squadra?

E’ facile fare il tifoso quando le cose vanno bene. Il tifoso della Roma si distingue perché anche nei momenti più difficili è, di solito, compatto attorno alla squadra. Si pretende un impegno massimo da parte dei calciatori, a prescindere dal risultato che può essere positivo o negativo. Quando c’è il sospetto che questo impegno non c’è allora c’è un po’ di disaffezione. E’ una fase intermedia, perché qualcuno (libero di farlo) critica l’attaccamento dei giocatori alla maglia; qualcun altro no. Però l’essere vicino alla Roma non si discute. Si Ama. Se una persona cara è sofferente è quello il momento per raddoppiare gli sforzi, volerle bene, farla guarire e farla tornare bellissima. Anzi mantenerla bellissima com’è sempre stata e come sempre sarà agli occhi di noi tifosi.

Quali sono i comportamenti dei tifosi che secondo lei vanno arginati?

Tutto ciò che è prevaricazione, mancanza di senso civico, va condannato.  Il mondo del calcio dovrebbe essere diverso, ma rispecchia quella che è la società , quindi ci sono i violenti, purtroppo. Fermo restando che la repressione ci vuole, quello che è più importante è dare l’esempio con i comportamenti. È fondamentale. Poi naturalmente l’insegnamento, le scuole, la pratica sportiva. Chi fa sport è difficile che diventi prevaricatore nei confronti dell’ altro perché appunto è abituato a vedere la controparte come un avversario e non come un nemico. Ci vuole rispetto.

Qual è stata la vostra organizzazione per la trasferta di Donetsk?

L’Unione Tifosi Romanisti ha il vanto che, da quando è nata, la Roma non è mai scesa in campo, in nessuno stadio d’Italia e in Europa, senza che sugli spalti non ci fossero membri dell’Utr. Sempre presenti. I motti simbolo dell’Utr sono : “Unico grande amore” e “Roma mai sola”. Le trasferte internazionali sono sempre state seguite. La stessa Utr ha ideato un riconoscimento per quei tifosi, a prescindere se fanno  parte o meno dell’associazione, che nell’anno precedente hanno partecipato a tutte le trasferte della Roma. Con l’attestato di “Lupo Internazionale”. Per Donetsk ci saranno circa  70 membri. Suddivisi in vari gruppi: 1 farà la trasferta partendo col charter della Roma. Parte lunedì e rientra mercoledì. Un altro parte col charter organizzato da Spagna Mania. E 1 gruppo invece si è organizzato per conto proprio. Un primo contingente è già partito oggi. Non è una città turistica che offre particolari attrazioni. Sarà interessante il nuovo stadio avveniristico Dobass.