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Roma Club Grecia: da Atene a San Lorenzo viaggia la passione giallorossa (FOTO)

(di Lamberto Rinaldi) A quanti erano domenica in Curva Sud non sarà potuto di certo sfuggire un particolare.

Redazione

(di Lamberto Rinaldi) A quanti erano domenica in Curva Sud non sarà potuto di certo sfuggire un particolare.

Al derby oltre ai tanti tifosi scandinavi, addirittura 150, c’era tra le gradinate della curva anche un piccolo gruppo di amici della Grecia, e se il monito era quello di riempire il settore di bandiere, loro non potevano essere da meno. Un trifoglio, simbolo del Panathinaikos, e una lupa, insieme ad un pallone di cuoio, vecchio stile, e una corona di alloro, questa la bandiera ideata dai ragazzi del Gate13, la curva di Atene, a sancire un’amicizia che dura da secoli.

 

Roma e Atene. Roma e la Grecia. Storie di cultura, di imitazione, di guerre, di filosofia, di calcio. E poteva forse mancare nell’Ellade, nella culla della civiltà occidentale, un avamposto giallorosso? Un tempio di fede romanista? Ci ha pensato Antonio, greco solamente sulla carta d’identità, romano e romanista nel cuore, a crearlo.

Cosa ti ha fatto innamorare di Roma e della Roma?Seguivo il calcio italiano tramite le trasmissioni sportive e i giornali qui in Grecia che però dedicavano solo uno spazio limitato e soprattutto a squadre come Milan, Juve e Inter. Alla fine degli anni 70 sono arrivato a Roma, nel Quartiere San Lorenzo, per motivi di studio. Andavo sempre all’Olimpico, allora scoperto, tra una pausa e l’altra. Ben presto, come accade nei colpi di fulmine, vedere entrare in campo la Magica mi faceva battere forte il cuore, e tutto era unico: i colori giallorosso, la lupa, i cori dei ragazzi della Sud e la favolosa canzone di Lando Fiorini “Forza Roma Forza Lupi”. Ho avuto la possibilità di rimanere a Roma fino al 91, nel frattempo mi sono laureato, ho sposato una ragazza di Roma, ho avuto dei figli. Sono diventato grande con la Roma al mio fianco.

Quando nasce il Roma Club Grecia e da cosa nasce l'esigenza di crearlo?Dopo un lungo periodo di personale tifo “solitario” per la Roma qui in Grecia, a fine marzo del 2006 mi arriva, con grande sorpresa, l’informazione via radio da una trasmissione sportiva che alcuni ragazzi, simpatizzanti per la Roma, erano interessati a riunirsi per conoscersi e tifare la squadra della capitale. Sono andato al primo appuntamento e ho trovato persone di vario profilo. C’era chi ha vissuto a Roma come me ma anche chi aveva solo visto giocare la Roma in tv ed era rimasta estasiata da Totti e De Rossi. Così il 10 aprile 2006 abbiamo messo le fondamenta del Roma Club Grecia.

Qualcosa di più di un Roma Club.Si, oltre alle solite iniziative, come organizzazione di viaggi in Italia per seguire i nostri campioni, e l’accoglienza della Roma quando si trova ad Atene, il nostro Club svolge anche azioni per il sociale: donazione del sangue, raccolta abiti usati. C’abbiamo il cuore grosso! Mezzo giallo e mezzo rosso!

Quanti iscritti avete?Il Club conta 140 membri iscritti, quasi tutto Greci, e più di 400 simpatizzanti provenienti da tutta la Grecia. Il nucleo attivo conta 80 membri residenti soprattutto ad Atene dove si trova anche la sede del club.

Come seguite la Roma? Tv, radio, giornali ne parlano?Ci riuniamo sempre ogni partita dei giallorossi ma come dicevo prima i giornali dedicano spazio soprattutto alle squadre italiane che giocano in competizioni europee. Speriamo al più presto di rivedere anche la Roma tra l’Europa che conta!

Siete nati nel 2006, un anno segnato dalla vittoria dei Mondiali per l'Italia, ma anche dallo scandalo di Calciopoli. Secondo te, il calcio italiano è malato? In Grecia sono mai accaduti scandali sportivi?Il 2006 ha visto trionfare l’Italia ai Mondiali ed è un successo che non ci (vi) leva nessuno, ma calciopoli ha un po’ macchiato il tutto. I fatti di “Calcioscandalo” c’erano, ci sono e ci saranno sempre, e non solo in Italia. Non è il calcio ad essere malato, ma la società stessa, la quale non ha più valori morali ma solo materiali. Il calcio dagli anni 90 in poi è solo business. E le società per arrivare al risultato prefissato e quindi a grandi somme di guadagno adoperano mezzi impropri. In Grecia succede soprattutto nelle categorie minori ma la giustizia italiana è comunque molto forte, e sono riuscite a mandare in B la Juventus. Qui in Grecia a nessuno salterebbe in mente di far retrocedere l’Olympiakos o il Panathinaikos

Curva Sud e Gate 13. Dicci qualcosa di più su questo gemellaggio.Tutto è iniziato nel ottobre del 2006 quando la Roma venne nel Pireo per giocare contro l’Olympiakos. Considerata la forte rivalità, tanti tifosi del Panathinaikos sono andati allo stadio del Pireo e hanno tifato la Roma, che peraltro vinse per uno a zero. Da allora è nata una forte simpatia tra le due tifoserie che è stata confermata anche quando la Roma tornò nel 2010 per giocare proprio contro la squadra di Atene.

Siete nati durante la finale di Coppa Italia contro l'Inter, è stata quella la partita più emozionante?Forse proprio la prima partita che ho visto all’Olimpico. Era un Roma – Torino terminato per 1 a 1 nel lontano novembre del 1975. Ricordo anche la seconda partita, Roma – Sampdoria 1 a 0 il dicembre dello stesso anno. Era la Roma di “Kawasaki” Rocca, di Paolo Conti, di Pierino “la peste” Prati. Ma forse la partita più emozionante, nel significato più stretto del termine, fu quel nefasto Roma – Liverpool, finale di Coppa Campioni.

Un sogno nel cassettoAnche due! Uno stadio di proprietà, interamente giallorosso. E vincere la Coppa Campioni, anche come rivincita personale, con un ritardo di 30 anni!

 

INFO CLUB

Presidente : STRUZAS ANTOINE FRANCOIS Vice Presidente : PALMOS PERICLIS Sede : Via IOULIANOU, 60  - 10440 ATENE    GR e-mail : romaclub.grecia@yahoo.gr