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Heinze: “Sono qui per vincere. Orgoglioso di indossare la maglia della Roma”(FOTO e VIDEO)

Appena approdato in giallorosso, Gabriel Heinze si presenta in conferenza stampa nel primo giorno romanista

Redazione

Appena approdato in giallorosso, Gabriel Heinze si presenta in conferenza stampa nel primo giorno romanista

 

 

Hai giocato in grandi club, molte presenze con l'Argentina, cosa ti ha spinto a scegliere la Roma?

"Il passato è passato, ho avuto la fortuna di giocare in grandi club e ora mi è stata proposta questa sfida da un grande club. E' un onore e un piacere essere in questo paese, uno dei campionati più importanti, sono orgoglioso di vestire questa maglia."

Quale obiettivo hai?

"Sono voluto venire io, nessuno mi ha dovuto convincere. ho parlato con allenatore e dirigenza ed il progetto mi è piaciuto subito. E' facile dire di sì alla Roma"

La Roma ha puntato molto sui giovani, sei un'eccezione. Che giudizio hai di Lamela?

"Il progetto punta molto sui giovani ma in una squadra servono sia quelli di esperienza che i talenti giovani. Bojan e Lamela hanno fame e vogliono scrivere la propria storia in un club blasonato come la Roma. ai veterani toccherà aiutarli a crescere, ma ci vuole il gruppo unito per fare bene."

Entro quanto si potrà vincere qualcosa?

"Sono appena arrivato, non ho affrontato nessun tema concreto con l'allenatore. E' un bel progetto, con Luis Enrique ho studiato la mia preparazione, spero che il progetto prenda piede, io voglio dare il meglio"

Hai parlato con Totti?

"Non ho avuto modo, sono qui da poche ore ed avremo tempo di farlo."

Preferisci giocare centrale o sterno? Ti affascina l'idea di formare un coppia con Burdisso?

"E' l'allenatore che decide la mia posizione, non ho problemi a ricoprire entrambi i ruoli. Con Burdisso? Perchè no, sarebbe bello a livello personale, mi sento molto argentino ma quello che conta è il collettivo"

Che idea ti sei fatto dei metodi di allenamento di Luis Enrique?

"Sono ai suoi ordini e non conosco ancora i suoi metodi di lavoro"

Il tuo cognome ha origini tedesche? Di che zona sei dell'Argentina? Hai mai incontrato Burdisso? E sul contratto annuale con opzione per il secondo cosa ne pensi?

"Sono argentino, mio padre è tedesco, mia madre è siciliana. Provengo dalla parte interna dell'Argentina, un paesino che si chiama Troina. Con Burdisso ho giocato in nazionale, abbiamo condiviso tanti ritiri. sul contratto non mi interessa, sono qui per rendermi utile e dare il mio contributo al club per vincere. Neanche ricordo le clausole del contratto, se andrà bene verrà rinnovato altrimenti no."

Hai scelto il 5, ha un significato particolare per te?

"Non è un numero speciale, è stata vestita da grandi giocatori e mi inorgoglisce."

Come ti hanno accolto i compagni? Conosci la passione dei tifosi?

"Oggi ho fatto il primo allenamento e mi hanno accolto bene. Un bell'atteggiamento ma ho bisogno di tempo. Sono stato a Roma 2 o 3 giorni con il Manchester, tutti conoscono la passionalità dei tifosi giallorossi, è nota in tutto il mondo. Quando sono stato con il Manchester ci sono stati episodi poco piacevoli, è una riprova della grande passione."

Eri in campo nel 7-1 contro il Manchester, come farai dimenticare l'episodio ai romanisti? Pensi di poter fare trenta presenze come lo scorso anno?

"Il passato non si può cancellare. Giocavo con la maglia del Manchester ed ero orgoglioso, lottavo per quella maglia. Ora gioco per la Roma e lo farò con la stessa determinazione. Il mio possibile impiego da titolare? Non so se sarò titolare o andrò in panchina, io voglio entrare in forma il prima possibile e poi vedremo"

Hai la fama del giocatore "duro", ti da fastidio?

"Assolutamente no, io mi concentro sul lavoro, il resto non mi interessa. Le etichette le danno gli altri, quello che mi interessa è eseguire gli ordini dell'allenatore e dare il massimo in campo, mi sta a cuore lo spogliatoio, i compagni e quello che vuole il pubblico"

Ti ha cercato la Lazio?

"No, nessuno mi ha contattato"