(di Tommaso Gregorio Cavallaro) “Basta con tutte queste polemiche. Da romanista vorrei che alla Roma iniziassero a pensare solo a giocare” Carlo Mazzone, il decano degli allenatori italiani, sembra essere molto
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Mazzone a ForzaRoma.info: “La Roma è forte. Basta polemiche e si pensi a giocare”
(di Tommaso Gregorio Cavallaro) “Basta con tutte queste polemiche. Da romanista vorrei che alla Roma iniziassero a pensare solo a giocare” Carlo Mazzone, il decano degli allenatori italiani, sembra essere molto
seccato da tutte queste diatribe che stanno avvelenando Trigoria e dintorni nell’approssimarsi del campionato. La principale, tra tutte queste contese, riguarda il suo pupillo, Francesco Totti, che, secondo il Macara pensiero, rimane: “La fortuna – queste le sue dichiarazioni a ForzaRoma.info – di ogni allenatore. E’ ovvio che un giocatore del suo livello, ma anche più scarso, s’arrabbi quando viene sostituito o messo in panchina. Vuol dire avere voglia di giocare ed essere attaccato alla maglia. Francesco, inoltre, è uno di quelli che giocherebbe a pallona 24 ore al giorno, perché ama il calcio e la Roma. In tutta questa vicenda, credo, sia il meno, perché non ha mai proferito parola. Fossi stato in chi di dovere, l’avrei gestita diversamente e avrei evitato di farlo tramite stampa. Quando ero ancora un allenatore e avevo da dire qualcosa a un mio calciatore, lo facevo nello spogliatoio lontano da occhi e orecchi indiscreti.”
La focosità del Mister si stempera, quando comincia a parlare della sua amata Roma dal punto di vista tecnico. Predica calma, perché per lui la squadra c’è ma bisogna darle tempo di assemblarsi: “La società – prosegue - ha fatto un buon lavoro e ha allestito una compagine di tutto rispetto. Ci sono molti giovani di prospettiva e ritengo sia giusto dargli tempo di diventare un gruppo compatto. So bene che a Roma la pazienza non è di casa, ma i tifosi devono capire che l’unico modo per aiutare la Roma è il non metterle pressione e non polemizzare se i risultati non dovessero arrivare subito.” Stessa cosa che Mazzone chiede nei confronti di Luis Enrique: “Anche con lui il popolo romanista dovrà essere paziente. Credo che il ragazzo abbia delle indubbie doti e possa divenire, con il tempo, un grande allenatore. Manca, evidentemente, dal lato dell’esperienza; perché, come sono solito dire, L’esperienza per un tecnico non è un difetto, ma una virtù. Anch’io ho commesso degli errori agli esordi come allenatore, ma ho avuto tempo e modo di migliorare. Spero che Luis Enrique abbia la stessa stoffa del mio amico Pep (Guardiola, ndr), che ha dimostrato di essere uno dei migliori del mondo.”
Un buon giudizio, quindi, sulla Roma, ma per lo scudetto vede in lotta altre squadre: “Il Milan – sentenzia Mazzone - è la stragrande favorita per il titolo. Dietro i rossoneri, metto il Napoli e la Juventus; mentre non penso che l’Inter quest’anno lotterà per il vertice, perché mi sembra una squadra ormai alla fine di un ciclo.”
Non si sbilancia, infine, su Roma-Cagliari, perché non ama fare il pronostico quando si tratta di una partita tra due formazioni che ha allenato: “Lo sapete – chiosa - che non mi piace parlare di un match quando ci sono in ballo due mie ex squadre. Mi avvalgo, anche in questo caso, della facoltà di non rispondere.” Non si può fare altro che concedergliela, Mister.
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