(di Luca Parmigiani) Le bandiere, come si sa, non si ammainano mai. E di bandiere, in questo calcio privo di sentimenti e sempre più legato al business e al danaro, i tifosi della Roma possono farne per fortuna tantissimi e gloriosi esempi.
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Giannini a ForzaRoma.info: “La Roma è ancora un cantiere aperto. Spero nel terzo posto”
(di Luca Parmigiani) Le bandiere, come si sa, non si ammainano mai. E di bandiere, in questo calcio privo di sentimenti e sempre più legato al business e al danaro, i tifosi della Roma possono farne per fortuna tantissimi e gloriosi esempi.
Partendo da Fulvio Bernardini per finire a Francesco Totti, sperando di proseguire con Daniele De Rossi questa romantica favola, oggi in esclusiva ai microfoni della nostra redazione abbiamo intervistato uno che di bandiere se ne intende, il PrincipeGiuseppe Giannini.
Una carriera vissuta con la maglia giallorossa cucita addosso, fascia di capitano, leader e numero 10, con le sue 436 presenze e 76 gol che lo hanno inserito di diritto nella Storia della Roma.
La Roma veniva da un periodo positivo con cinque vittorie consecutive, poi nell’ultima settimana sono arrivati due stop, contro Juventus e Bologna. Cosa non ha funzionato?
“Io credo che la Roma sia ancora un cantiere aperto, non è una squadra che può aver già trovato una continuità sia nei risultati che nelle prestazioni perché è una squadra giovane. E una squadra giovane è soggetta ad alternare grandi prestazioni a prestazioni meno brillanti quindi ci può stare questo altalenarsi di risultati e prestazioni”.
Qual è il tuo giudizio su Luis Enrique fino ad ora?
“Per quanto riguarda il progetto che è stato sempre detto e dichiarato dall’inizio va benissimo perché è uno che sì non ha molta esperienza ma ha lavorato con i giovani in Spagna e lo sta facendo qui a Roma. È chiaro che poi per vincere soprattutto in una piazza così c’è bisogno di altre caratteristiche, ma questo è un mio punto di vista”.
Tu sei stato una grande bandiera della Roma, passiamo a Totti e De Rossi. Totti ha superato Nordahl e si conferma sempre più indispensabile per questa squadra mentre De Rossi è vicino al rinnovo
“Francesco ha dimostrato che è ancora uno dei più bravi e quando sei bravo chiaramente poi quando non ci sei in campo la gente se ne accorge, gli stessi compagni si accorgono che se non c’è si fa fatica. Se ne è accorto anche l’allenatore e questa è una cosa importante. Riguardo De Rossi non credo ci siano grossi problemi, spero che rimanga perché è un giocatore importante e di livello internazionale”.
In questi casi l’amore per la propria maglia e città è superiore alle ambizioni personali?
“Personalmente non lo conosco, non posso quindi darti un giudizio. Che sia romanista è fuori di dubbio però poi giustamente anche lui deve vedere e valutare bene le sue cose, alla fine però lui è romano e vive qui, la famiglia più o meno è qui, il papà lavora nella Roma, non credo che abbia altre intenzioni, almeno questo è quello che si percepisce”.
Un pronostico per Cagliari-Roma?
“È una partita difficile perché la Roma arriva da due partite un po’ negative secondo me, incontri una squadra che corre, il Cagliari è una squadra che corre, bisogna stare attenti perché la Roma purtroppo concede un uno contro uno ai diretti avversari in fase difensiva. Se gioca Ibarbo potrebbe metterti in difficoltà. Sicuramente la Roma andrà lì a fare la partita, sperando che possa sbloccarla, allora sì in quel caso diventerebbe diversa”.
Realisticamente quindi dove può arrivare la Roma quest’anno?
Mi auguro al terzo posto ma non è facile perché ci sono altre tre-quattro squadre, l’Inter, il Napoli, l’Udinese e la Lazio che lottano per quella piazza.
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