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Civitarese (mental coach): “De Rossi? Mi sarei stupito se Luis Enrique avesse fatto un’eccezione”

(Di Andrea Corradetti) Il derby è sicuramente una partita diversa dalle altre. Novanta minuti di grande intensità in cui, al di là dell’aspetto tecnico, giocano emozioni, grinta e soprattutto testa.

Redazione

"(Di Andrea Corradetti) Il derby è sicuramente una partita diversa dalle altre. Novanta minuti di grande intensità in cui, al di là dell’aspetto tecnico, giocano emozioni, grinta e soprattutto testa.

In vista dell’imminente stracittadina di domani pomeriggio, la nostra redazione ha deciso di sentire Roberto Civitarese, uno tra i più stimati “mental coach” del panorama sportivo italiano.

Come si prepara dal punto di vista mentale una partita come il derby?

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"Quando si parla di derby si parla di partita "sentita" dal punto di vista emozionale. Il derby capitolino, in particolare, è il derby più sentito e "vissuto" in tutta Italia grazie al pubblico straordinario di entrambe le squadre. Questo porta a pensare che la preparazione di una gara come questa richieda un'attenzione particolare dal punto di vista mentale. Entrambe le squadre devono prendere coscienza della loro situazione, capire quali sono i propri punti di forza e i punti di debolezza. Devono pensare a come mettere in campo le proprie risorse dimenticandosi dell'avversario. Puntare a esprimere il proprio gioco al 100%. Il resto è da dimenticare.

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"Visti gli ultimi avvenimenti, chi arriva meglio al derby tra Roma e Lazio?

Dal punto di vista delle motivazioni credo arrivi molto meglio la Roma. Recupera il suo capitano e l'episodio dell'esclusione di De Rossi è stato metabolizzato. Credo che la squadra abbia ancora ben chiara la striscia di risultati positivi prima della sfida di Bergamo. La Lazio invece ha vissuto di recente situazioni negative come le dimissioni del mister e la sconfitta europea. È evidente come nella mente dei giocatori ci siano più ombre che luci. Tutto sta a come sapranno reagire a questo momento di difficoltà

Hai parlato della vicenda De Rossi. Cosa ne pensi della decisione di Luis Enrique?

Le regole sono regole e gli allenatori decidono all'interno del gruppo quelle utili per la gestione del collettivo. Luis Enrique ha semplicemente fatto rispettare le regole. La gente si stupisce perchè si trattava di De Rossi, io mi sarei stupito se il mister avesse fatto un'eccezione.

Mercoledì scorso il tuo Fabio Borini ha esordito in nazionale. Quanta soddisfazione hai avuto nel vederlo in azzurro? L'hai sentito carico prima del derby?

Borini è il primo ragazzo con il quale ho iniziato a svolgere il mio lavoro quando ancora militava nelle giovanili del Chelsea. Vederlo a distanza di 3 anni indossare la maglia azzurra è una soddisfazione immensa soprattutto per il ragazzo che lavora sempre al massimo per raggiungere gli obiettivi che si è prefissato. Mi chiedete se è carico prima del derby? Fabio Borini è sempre carico. E' nato per diventare un grandissimo calciatore.