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A. Rodriguèz (Cadena Cope e Sky Sport) a ForzaRoma.info: “Totti è un campione e Lucho un grande coach, l'importante è che si parlino”

(di Tommaso Gregorio cavallaro) “Totti sta alla Roma come Raul stava al Real.” In questa frase, che in matematica sarebbe una proporzionalità, si può racchiudere il pensiero di Arancha Rodriguèz

Redazione

(di Tommaso Gregorio cavallaro) “Totti sta alla Roma come Raul stava al Real.” In questa frase, che in matematica sarebbe una proporzionalità, si può racchiudere il pensiero di Arancha Rodriguèz

, giornalista dell'emittente 'Cadena Cope' e corrispondente in Spagna di Sky Sport, sul caso Totti che in questi giorni sta infiammando l’Urbe e i cui echi sono giunti fino in Spagna.

 

La nota giornalista iberica non ha dubbi sul fatto che il Capitano giallorosso sia un campione, che tanto ancora potrà dare alla Roma, e che con il tecnico asturiano si arriverà a un compromesso. E’, però, necessario che il recordman romanista capisca di essere entrato nella fase crepuscolare della sua straordinaria carriera: “Totti – queste le sue dichiarazioni a ForzaRoma.info – è uno dei più grandi fuoriclasse degli ultimi 30 anni e, senza timore di smentita, si può dire che nell’ultimo ventennio Roma, intesa come squadra, abbia avuto in Totti il suo simbolo più luminoso. La stessa cosa è avvenuta nel Real Madrid con Raul. Anche l’ex numero 7 delle merengues era il protagonista assoluto sulla scena del Bernabeu e, quando si è sentito messo in discussione durante la gestione Pellegrini, ha preferito andar via e dimostrare in Germania di essere ancora un calciatore d’altissimo livello. Raul, prima che arrivasse Mourinho, aveva già deciso di andarsene; fosse stato per il portoghese, il giocatore sarebbe rimasto a Madrid. Non penso che Totti debba lasciare Roma, cosa alquanto inimmaginabile, ma dovrebbe capire di poter essere ancora utilissimo alla Roma, anche se non dovesse giocare il 100% delle partite.”

Il problema Totti-Luis Enrique, secondo la Rodriguèz, potrebbe essere tranquillamente superato, se il tecnico e il giocatore si parlassero apertamente: “Luis Enrique, a mio modesto avviso, ha sbagliato nella gestione iniziale di Totti. Avrebbe fatto meglio a fargli giocare tutte e due le partite con lo Slovan dall’inizio, per valutare al meglio il suo stato di forma. Così da poterlo mettere in panchina nelle prossime partite senza problemi, in caso di scarso rendimento. Lucho ha peccato solo d’inesperienza, ma ha voluto far capire alla squadra che per lui sono tutti uguali; Totti compreso. Credo che Lucho non abbia problemi con Totti, sa bene che il giocatore rappresenta la Roma ed è uno dei più forti del mondo. Prima di firmare con la squadra giallorossa, infatti, l’ex blaugrana ha studiato approfonditamente tutta la storia della Roma e i filmati di tutti i giocatori in rosa. Sa perfettamente che Totti gli sarà utilissimo in questa stagione, ma, come del resto faceva al Barcà b, il suo credo gli impone di non fare differenze tra i giocatori. Penso che per superare i problemi, che sono nati tra i due, sia sufficiente una bella chiacchierata tra di loro, con annesso scambio di punti di vista. Sia Luis Enrique che Totti, in fondo, vogliono il bene della Roma.”

Non è sorpresa, comunque, dalle difficoltà che l’asturiano sta incontrando in questo suo primo periodo romano: “Non mi stupisce il fatto che Lucho stia avendo delle difficoltà. Una cosa è allenare il Barca b, dove non c’è pressione e sei circondato da ragazzi fortissimi ma giovani, altra è fare il tecnico di un grande club come la Roma, dove devi rapportarti con Campioni e con il martellamento incessante dei media. Sono sicura che ha le spalle larghe e forti per sopportare il peso delle responsabilità che gli sono piovute addosso, non dimentichiamoci che stiamo parlando di un uomo che ha giocato per anni al Camp Nou. Luis Enrique ha tutto per diventare un grandissimo tecnico, è fondamentale che gli sia dato tempo e che l’ambiente abbia la giusta dose di pazienza. La rosa a sua disposizione, anche se completata all’ultimo minuto, è molto forte e lotterà sicuramente per uno dei primi tre posti.”

A proposito di mercato, la Rodriguèz chiude con un giudizio sui giocatori – Osvaldo, Bojan e J. Angel – provenienti dalla Liga: “Ero certa – conclude - che Josè Angel avrebbe fatto bene; non scordiamoci, infatti, il grande campionato disputato con il Gijon e il fatto che il Barcà lo volesse prendere. Per quanto riguarada Bojàn, ritengo che stia pagando le pressioni di una piazza come Roma. Non si discute il suo valore, ma al Barcà era uno dei tanti, a Roma dovrà far vedere di poter essere una stella di prima grandezza. Osvaldo, a mio parere, è stato pagato un po’ troppo, se pensiamo che con 5 milioni in più il Chelsea ha preso Mata. Ha tutto per far bene in Italia, anche perché nell’Espanyol ha disputato due ottime stagioni, ma sul costo del cartellino si ottenere uno sconticino.”