(di Luca Parmigiani) Con il pallone della Serie A fermo per le partite di qualificazione ai Mondiali 2014 delle Nazionali, il tema dominante in Italia è stata la questione sulla discriminazione territoriale. L’ad del Milan Galliani aveva chiesto al Presidente della Figc Abete di rivedere la regola che secondo il suo punto di vista penalizzava eccessivamente i club. La Federazione ha recepito l’invito di Galliani cambiando la norma relativa alla discriminazione territoriale, introducendo il concetto della condizionale.
notizie rm
Avv.Rossetti (Federsupporter) a ForzaRoma.info: “La Figc ha peggiorato la norma sulla discriminazione territoriale. Penalizzati gli abbonati”
(di Luca Parmigiani) Con il pallone della Serie A fermo per le partite di qualificazione ai Mondiali 2014 delle Nazionali, il tema dominante in Italia è stata la questione sulla discriminazione territoriale.
La nuova norma non è piaciuta assolutamente a Federsupporter, che entro domani diramerà una nota per esprimere il proprio giudizio negativo. In esclusiva a ForzaRoma.info, l’avvocato Rossetti dà un’anticipazione del contenuto di questa nota: “Sto facendo un commento che non è positivo. La soluzione adottata non è quella che serve per risolvere il problema. La soluzione era togliere il riferimento alla discriminazione territoriale che francamente non si sa bene cosa voglia dire, è una definizione talmente ampia che ci si può mettere dentro di tutto e di più. Gli organi di Giustizia Sportiva chiamati a pronunciarsi dovrebbero valutare infatti la dimensione e la percezione del fenomeno, che sono due concetti talmente vaghi per cui ci sta di tutto. Così creiamo un’assoluta incertezza del diritto e disparità di trattamento. L’organo dovrà valutare se tal striscione o tal coro abbia avuto una dimensione tale da aver indotto una percezione reale da essere classificato come una manifestazione di discriminazione. Lascia il campo aperto a qualsiasi soluzione. Queste cose avvengono nel giro di qualche minuto o frazione di secondo, come si fa per dimensione a contare le persone che fanno questa cosa? Possono essere 10, 100,1000 ma poi chi è in grado di contarli? La percezione significa come gli altri hanno percepito questo fenomeno, o se viene colto come un’offesa; siamo in un campo della più totale astrazione. Anche la sospensione condizionale è relativa: chi fa queste cose sono gruppetti organizzati e cosa gliene importa a loro della recidiva. E’ chiaro che lo rifaranno. Quindi le società finiscono per rimanere sotto scacco di questi gruppetti. Secondo me è anche peggiorata la situazione. Chi ha fatto l’abbonamento rischia di pagare invano e di non andare allo stadio, anche perché neanche vengono rimborsati in questo caso. Chi si abbona a questo punto rischia di pagare a vuoto”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA